Jannik Sinner: "Sto bene, ma non ancora al 100%. Con Alcaraz ci confrontiamo sulle emozioni, Berrettini tornerà a vincere"

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Jannik Sinner: “Sto bene, ma non ancora al 100%. Con Alcaraz ci confrontiamo sulle emozioni, Berrettini tornerà a vincere”

“Ho cercato di stare vicino a Berrettini, ma non troppo per rispetto” – racconta Jannik Sinner, che esordirà venerdì a Miami. “Io e Spalletti siamo simili”

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Dopo un inizio di stagione superlativo, con i titoli a Melbourne e a Rotterdam, ad Indian Wells la striscia di vittorie consecutive di Jannik Sinner è giunta al capolinea. Merito di Carlos Alcaraz, il primo giocatore nel 2024 in grado di battere l’altoatesino: i due potrebbero ipoteticamente ritrovarsi in finale al Miami Open, ma il cammino verso un ultimo atto da sogno è lungo e deve ancora cominciare.

Nel frattempo, Sinner ha avuto modo di fare visita alla Nazionale Italiana di calcioricevendo diversi elogi da Spalletti e Buffon – impegnata in questi giorni proprio a Miami. Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, inoltre, pare che Jannik dovrebbe anche assistere dal vivo all’amichevole tra Italia e Venezuela, in programma alle 17 locali (le 22 italiane) al Chase Stadium di Fort Lauderdale.

Intervistato da Fabio Licari della Gazzetta dello Sport, il n°3 del mondo ha raccontato le sensazioni dell’incontro con la Nazionale: “È stato emozionante vederli in campo, ho ancora i brividi quando ripenso all’applauso che mi hanno dedicato. Sono molto giovane, mi ha fatto un po’ impressione” – ammette Jannik.

Impossibile poi non menzionare l’incontro con Gianluigi Buffon: “Mi ha fatto impressione quello che è riuscito a dare allo sport e quello che lo sport gli ha dato. Ha deciso di ritirarsi, ma ha vissuto un’emozione il più a lungo possibile, l’ha portata all’estremo. Vuol dire che ama lo sport. Lui voleva diventare forte, ha lavorato tanto per riuscirci. Questa è la mia mentalità – prosegue il n°1 azzurro.

Poi le somiglianze con Luciano Spalletti: “Siamo riusciti, o almeno io ci sto provando, a fare una cosa bella, che non è vincere o perdere, ma appassionare gente nuova, ragazzi, adulti. E non soltanto con i successi, ma con la normalità. Io sono uno che vive il successo molto tranquillamente. Se perdo, il giorno dopo mi vado ad allenare. Se vinco, il giorno dopo mi vado ad allenare. Il punto di vista cambia relativamente poco. Spalletti è molto simile a me”.

Spazio, infine, per un bel passaggio anche su Alcaraz e Berrettini. “Carlos ha vinto più di me, ma più che sui risultati ci confrontiamo sull’emozione. Lavoriamo, ci rispettiamo. Lui è già stato n°1, ha vinto cose che sono il mio sogno. A fine carriera voglio essere sicuro di aver dato tutto. Di più non posso fare, crederci e lavorare. Fuori dal campo il nostro rapporto è ottimo”. E sul connazionale: Io e Matteo abbiamo un rapporto vero. Ha passato mesi molto difficili, ho cercato di stargli vicino ma non troppo, per rispetto. La cosa più importante è vederlo giocare. Ha tante qualità, vincerà anche lui tornei importanti, ne sono sicuro.

Tutto pronto, dunque, per il ritorno in campo dell’altoatesino, che avverrà nella giornata di venerdì contro Andrea Vavassori. 11 vittorie su 11 per Jannik nei derby italiani nel circuito maggiore: riuscirà il torinese a spezzare la maledizione? Difficile onestamente contro Sinner, che pur non essendo ancora al 100%, come dichiarato a Sky Sport, sta bene ed è già “molto più tranquillo e meno preoccupato rispetto ad Indian Wells”, dove non era al top dopo il KO contro Alcaraz.

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