ATP Miami: Sinner gestisce Vavassori e si conferma re dei derby. Musetti rinviato a domenica

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ATP Miami: Sinner gestisce Vavassori e si conferma re dei derby. Musetti rinviato a domenica

Non riesce l’impresa ad Andrea Vavassori, Jannik Sinner sale a 12 su 12 contro italiani a livello ATP. 17 successi su 18 nel 2024: al terzo turno c’è Griekspoor

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Jannik Sinner - Miami 2024 (X @atptour)
Jannik Sinner - Miami 2024 (X @atptour)
 

[2] J. Sinner b. [Q] A. Vavassori 6-3 6-4

Dopo il successo di Jasmine Paolini, che in una decina di minuti archivia la pratica Volynets, arriva anche il successo di Jannik Sinner, che si conferma infallibile contro i tennisti italiani. Anche Andrea Vavassori, pur giocando una partita onestissima, non riesce ad arginare l’altoatesino, che non ha bisogno del suo miglior tennis per vincere all’esordio al Miami Open. Sono 12 su 12 per il n°3 del mondo contro tennisti italiani a livello ATP: Jannik è il quarto giocatore nell’Era Open a conquistare tutte le prime 12 partite contro connazionali nell’Era Open (dopo Orantes, Vilas e Bob Hewitt).

Tra i tanti italiani presenti in tribuna per assistere al derby c’erano anche Sara Errani, Paolo Lorenzi e il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri. Chissà se Sinner e Vavassori si incontreranno nuovamente in nazionale a Bologna, quando gli azzurri sfideranno Olanda, Belgio e Brasile: è ancora presto per pensarci, ma Volandri avrà probabilmente molti dubbi fino all’ultimo. Rinviato invece l’incontro di Lorenzo Musetti, volato comunque in Florida nonostante sia appena diventato papà. Il carrarino sfiderà domenica Roman Safiullin.

Primo set: Sinner fa la voce grossa e riparte alla grande

Il derby riprende dal 3-2 in favore di Jannik Sinner, con Andrea Vavassori al servizio nel sesto gioco sul 40-40. Tra i due, nei pochi game disputati venerdì, era stato l’altoatesino quello leggermente più in difficoltà in battuta, con il torinese che aveva lasciato per strada soltanto un punto nei suoi primi due turni di servizio.

L’andamento al ritorno in campo, però, è totalmente diverso: pronti via e Sinner vince i primi due punti disputati, che gli valgono il break (poi confermato poco dopo). Jannik perde due punti al servizio dal ritorno in campo, alzando il livello nei momenti giusti e portandosi a casa la prima frazione 6-3.

Secondo set: Vavassori ci prova, ma Jannik è di un’altra categoria

Nel secondo parziale Vavassori prova a fare la sua partita, ottenendo qualche bel punto e cercando inevitabilmente di andare a rete e accorciare quanto più possibile gli scambi. Da fondo, come con quasi chiunque attualmente, con Sinner non c’è e non può esserci partita. A metà parziale Jannik conquista un parziale di 12 punti a 1 e si procura un altro break, difeso senza problemi fino a fine partita. Wave prova a restare attaccato nel punteggio salvando una chance del doppio break nel settimo game, ma c’è poco da fare. Il n°2 del seeding si impone 6-3 6-4 in un’ora e un quarto complessive e approda al terzo turno, dove sfiderà Tallon Griekspoor.

Ieri non mi sentivo molto bene in campo, ma sono felice della mia performance – ha sottolineato Sinner nell’intervista a fine partita. Molto belle poi le parole di Jannik verso Vavassori: “Andrea è un giocatore dal quale non sai mai che cosa aspettarti, ho cercato di star tranquillo nei miei turni di battuta. Sono felice per lui, sta facendo un’ottima carriera, tanto in singolare quanto in doppio, come testimonia la finale in Australia. È pericoloso e serve molto bene: ha un bellissimo team alle spalle ed è un bravissimo ragazzo, sono molto contento per lui – ha concluso Sinner, che sale a 17 vittorie su 18 nel 2024.

Al terzo turno sarà ancora Sinner-Griekspoor

[25] T. Griekspoor b. A. Michelsen 7-6(5) 6-7(7) 6-4 (di Roman Bongiorno)

L’olandese ha la meglio sull’americano classe 2004 al termine di un match altalenante e molto combattuto. I tre giochi vinti in risposta ciascuno dai due giocatori descrivono bene l’andamento di un primo set fin troppo altalenante. Alla fine ad avere la meglio è il tennista di maggior esperienza, capace di restare aggrappato fino alla fine, senza perdere lucidità dopo le occasioni sprecate. Il braccio dello statunitense si scioglie sul più bello: al primo set point per l’avversario, combina un disastro su un serve and volley dal non altissimo coefficiente di difficoltà, chiudendo un set che lo ha visto costretto a salvarsi in risposta per ben due volte. Nel secondo parziale lo statunitense non molla di un centimetro, nonostante la dolorosa sconfitta del primo set. Aumenta, e non di poco, il rendimento al servizio, vincendo quasi ogni punto con la prima.

L’olandese non è da meno, non cala, salvandosi nell’unico momento delicato nell’undicesimo gioco. Concede palla break, ma è bravo ad annullarla con freddezza, conquistando il secondo tie break del match. 9 minibreak, 2 match point annullati, per un tiebreak destinato a entrare nella storia della carriera dell’americano. il diciannovenne è formidabile, non si scompone davanti a nulla, e si regala la possibilità di giocarsela al set decisivo. Sulle ali dell’entusiasmo, lo statunitense sembra poter concludere la rimonta in bellezza. Il settimo gioco però, distrugge ogni sua speranza, concretizzando l’unica palla break del parziale. Il terzo match point è quello buono, e c’è un parziale decisivo con 11 ace per il giocatore olandese, autore di un’ottima partita su servizio e colpi a rimbalzo. Ora per lui ci sarà ancora Jannik Sinner, con il quale ha perso tre volte su tre senza mai vincere un singolo set.

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