Un’ora e dieci minuti di match e tutti a casa. Prestazione strabiliante di Alexander Zverev in questo match di ottavi di finale del Miami Open. Poco ha potuto Karen Khachanov contro la quarta forza del seeding, che ha giocato le sue migliori carte da inizio a fine incontro, concludendolo con un severissimo 6-1 6-4. Allungato con questa partita il bilancio nei testa a testa – ora siamo 4 a 2 per il teutonico, i due non si sfidavano dalla finale olimpica di Tokyo 2021 -, Zverev continua a suonare la carica e approda così al suo 27esimo quarto di finale nei Masters 1000, il quarto in questo evento.

È stata una gara a senso unico dall’inizio alla fine, con il tedesco sempre in controllo del pallino dell’incontro. Ineccepibile la sua prova al servizio – ha lasciato per strada solamente nove punti in battuta in tutta la partita mettendo in campo il 73% di prime, 9 ace e non offrendo alcuna palla break -, un po’ sottotono invece quella di Khachanov. Quest’ultimo non è stato in grado di sfruttare al meglio quest’arma con cui di solito fa i buchi per terra, raccogliendo un modestissimo 65% e 40% di punti rispettivamente con prima e seconda. Fatali sono state le palle break concesse dal russo, ben 4 di cui 3 sfruttate dal numero 5 ATP.

Con un saldo doppio di vincenti (24 a 12) e senza dare la possibilità a Khachanov di poter arrivare quantomeno ai vantaggi in risposta, il tedesco approda tra i migliori otto a Miami dove sfiderà quel Fabian Marozsan che nei Masters 1000 sembra quasi infermabile. Di certo non passano inosservate le sue sedici vittorie a questo livello – l’ultima contro Alex de Minaur agli ottavi, in tre frazioni – a fronte di tre sole sconfitte. Se poi si osserva anche il bilancio dell’ungherese contro i top ten (4-1) la sfida sembra ancora più interessante di quello che si potrebbe pensare alla vigilia. Ma Zverev si farà trovare pronto. La seconda semifinale in questo torneo è già nel suo mirino.