WTA Katowice: Camila Giorgi ama la Polonia, terza finale consecutiva. In finale trova Dominika Cibulkova

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WTA Katowice: Camila Giorgi ama la Polonia, terza finale consecutiva. In finale trova Dominika Cibulkova

La tennista di Macerata è di nuovo in finale a Katowice. Camila si impone 6-4 6-3 nei confronti della lettone Jelena Ostapenko (1997) e N.38 WTA. Sfiderà in finale Dominika Cibulkova che ha superato nettamente Pauline Parmentier. Sarà la volta buona?

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[5] C.Giorgi b. [3] J. Ostapenko 6-4 6-3 (Emmanuel Marian)

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Non dev’essere semplice giocare con tutta quella pressione addosso. Camila Giorgi, dopo le aspre polemiche dell’ultima settimana causate dall’ormai nota disputa con la FIT, si trova suo malgrado sotto la lente di ingrandimento di chi aspetta con ansia il suo prossimo passo falso, ed è diventata il bersaglio delle stilettate lanciatele dai vertici federali prima e da Nicola Pietrangeli poi. In tutto questo trambusto, l’italo-argentina ha trovato il modo di vincere una semifinale WTA dominando la rampante diciottenne lettone Jelena Ostapenko, testa di serie numero 3 dell’International di Katowice.

Camila partiva decisa, conservando il turno di battuta e scappando sul 2-0 nel gioco successivo alla prima palla break utile, approfittando delle poche prime messe in campo dalla lettone, che però operava il controbreak subito dopo quando anche l’italiana smarriva la prima di servizio. Servizio che continuava a non essere un fattore: altri due break nel quarto e nel quinto gioco portavano la Giorgi sul 3-2. La diciottenne di Riga trovava finalmente il modo di tenere la battuta per portarsi sul 3 pari e nel settimo gioco si procurava una palla break per il sorpasso, che però sprecava mandando lungo un dritto in manovra. Le giocatrici, terminata la tumultuosa fase di studio, parevano aver registrato i rispettivi turni on serve, ma Ostapenko, trovatasi a servire per allungare il parziale, si produceva in un pessimo decimo game: dapprima mandava lungo un recupero di rovescio, poi commetteva doppio fallo e infine cedeva il set dopo un gran passante di dritto di Camila.

Il secondo parziale procedeva interlocutorio fino all’ottavo game, quando Camila, che aveva controllato con agio i propri turni di servizio,  grazie a due risposte vincenti sull’incerta battuta della numero 38 del mondo si procurava tre palle break che trasformava alla prima occasione, portandosi a un game dalla vittoria. Ostapenko provava l’ultimo colpo di coda salendo 15-30 nel nono gioco, ma oggi non era la sua giornata. L’italiana si procurava un primo match point che la giocatrice di Riga annullava con un gran rovescio in avanzamento, ma era costretta a cedere un minuto dopo, quando mandava largo un rovescio sulla seconda di servizio di Giorgi.

Tutti hanno un luogo del cuore: Camila l’ha trovato nella capitale del voivodato della Slesia, dove domani giocherà la terza finale consecutiva contro Dominika Cibulkova. Due i precedenti, a Roma nel 2014 e a Istanbul l’anno scorso: in entrambi i casi è stata la tennista italiana ad avere la meglio. Se Camila confermerà i progressi evidenziati proprio in questi giorni di tempesta, le chance di conquistare il titolo dopo le cocenti sconfitte degli anni passati potrebbero non essere pochissime. E se dovesse andare bene, chissà, magari potrebbe decidere di chiedere la nazionalità polacca…

[8] D. Cibulkova b. P. Parmentier 7-5 6-0 (Emmanuel Marian)

La seconda semifinale vedeva la testa di serie numero 8 Dominika Cibulkova affrontare per la quarta volta in carriera Pauline Parmentier: i precedenti, seppur molto datati, vedevano la slovacca in vantaggio per due vittorie a una. L’inizio del match era fluido, privo di particolari scossoni, ma nel sesto gioco Cibulkova ingranava la quarta, convertendo con una gran progressione di dritto la terza palla break a disposizione. Il set sembrava prendere rapidamente la via di Bratislava, ma la numero 53 del mondo si faceva ingannare dalla fretta di aggiudicarselo nel nono game, finendo per far rientrare la francese nel folle tentativo di chiudere vincenti impossibili. La numero 113 del ranking arrivava addirittura ad avere tre consecutive palle per portarsi sul 6-5, ma Cibulkova rimediava pur rischiando moltissimo sulla terza, un dritto a sventaglio in contropiede che la francese tirava fuori di un palmo. E nel dodicesimo game, a un passo dal tiebreak, Parmentier pagava dazio, commettendo un doloroso doppio fallo sul 30 pari e sbucciando un recupero impraticabile su una bordata lungolinea di rovescio della sua avversaria: 7-5 per la slovacca.

Nel secondo set la sagacia tattica di cui la francese è apprezzata portatrice perdeva d’efficacia; Dominika aveva così buon gioco ad avvantaggiarsi di un break, e sull’occasione fallita da Pauline nel terzo game per recuperare il servizio appena perso la partita sostanzialmente esauriva i propri argomenti. 

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