Atp Montecarlo: Fognini solido, ora Tsonga. La prima volta di Seppi

ATP

Atp Montecarlo: Fognini solido, ora Tsonga. La prima volta di Seppi

Pubblicato

il

 

TENNIS ATP MONTECARLO – Fabio Fognini riesce a chiudere 7-6 6-4 un match altalenante contro Roberto Bautista Agut. Seppi batte Andujar 7-6 (5) 5-7 6-4. Centra gli ottavi per la prima volta in 9 partecipazioni. Apre Fognini sul centrale ore 10.30, segue Seppi contro Rafa Nadal.Tutte le foto della giornata di Felice Calabrò

Ascolta Fognini

Ascolta Seppi

MONTECARLO – Fabio Fognini chiude un match non facile contro lo spagnolo Bautista-Agut e vola agli ottavi a Montecarlo. Ora lo aspetta Tsonga. Fabio gioca bene i punti importanti e riesce a gestire bene un match altalenante. Vince 7/6 6/4 dopo che Bautista recupera da 0-2, da 3-5 e da 5-6 nel primo set.

Fa freddo e tira vento. Non proprio una giornata alla quale siamo abituati qui al Principato. Gli spalti sono ancora semivuoti e i tifosi che cominciano a prendere posto sono tutti intirizziti dal freddo, compresi noi che, dalla tribuna stampa, riceviamo sferzanti raffiche di vento.

Comunque anche Fabio comincia con “il vento in poppa” e sale rapidamente in vantaggio 2-0. L’avversario è Roberto Bautista-Agut, n. 45 del mondo e uno dei 10 spagnoli nei Top 50. Tennista tosto, solido, fisicamente coriaceo, Bautista ha fatto “piangere” parecchi giocatori quest’anno, a cominciare da Del Potro a Melbourne. Fabio conduce 3-1 nei loro precedenti incontri ma il match, sulla carta, potrebbe essere davvero complicato.

E, infatti, Bautista non tarda a farsi “sentire” cominciando a recuperare nello score, grazie anche ad alcuni errori di Fabio che comincia a sbagliare qualcosa di troppo. L’azzurro cerca di non rimanere ingabbiato negli scambi interminabili dello spagnolo anche se, alla fine, Roberto, da 0-2, adesso si ritrova in vantaggio 3-2.

Fin dall’inizio il match è altalenante con vantaggi e recuperi da parte di entrambi i giocatori.

Fabio pareggia 3-3 ma l’iberico, che continua ad essere un “muro di gomma”, sale 4-3 e poi 5-3.

Ma ecco che la situazione si ribalta nuovamente. Fabio stringe i denti e comincia a trovare soluzioni risolutive degne del suo tennis: attacchi, sventagli di rovesci e smorzate.

Dalla grande vetrata della sala stampa da cui stiamo osservando il match (infatti fa così freddo che dalla tribuna stampa ci siamo rifugiati all’interno), si vede benissimo anche l’efficace gioco di gambe di Fabio che ricomincia a muoversi benissimo. Lo sottolinea anche Barbara Grassi, giornalista di Sky Italia, intenta ad osservare la partita accanto a me : “Certo che i piedi di Fabio non ce li ha nessuno !” Ed è vero. Il ligure è rapido, con un timing perfetto e lo scatto è fulmineo come al solito.

Ed ecco che il tennista di Arma di Taggia comincia a recuperare lo svantaggio, strappa il servizio a Bautista e si avvicina 4-5. Al cambio campo entra il medico per somministrargli alcune gocce di collirio. In effetti il vento è così fastidioso che, molto probabilmente, un po’ di terra gli è entrata negli occhi. Pare non si tratti di nulla di grave e Fabio completa il recupero portandosi sul 5-5.

L’italiano sembra nuovamente centrato e aggressivo, mostrando il pugnetto ai punti decisivi.

Si arriva al tie-break. E anche nei 7 punti decisivi c’è un saliscendi costante nel punteggio. Fabio alterna soluzioni pregevolissime come smorzate a fil di rete, fendenti tesissimi e risolutivi a volé facili alte di rovescio cacciate a rete e palle da fondo buttate fuori.

Lo spagnolo si lascia davvero sfuggire una grande occasione; in vantaggio 5-3,  commette errori clamorosi permettendo così a Fognini di recuperare. I due si ritrovano così sul 6-6 e, alla fine, è il ligure a chiudere per 8 punti a 6.

L’andamento del secondo set ripropone le fasi alterne del primo. Fabio parte in quarta e  si porta in vantaggio 2-0 e poi 5-2. Quanto a Bautista, ora sembra si sia spenta la luce o, meglio, sia “volato via” col vento. Tuttavia, cerca di rientrare in partita e si avvicina 4-5. Ma  Fabio è nuovamente bravo a tener duro, non lasciandosi sfuggire il vantaggio. Chiude un match difficile, scandito dal vento e dal freddo con lo score di 7-6 6-4; ora lo aspetta uno dei grandi idoli del tennis francese, Jo-Wilfried Tsonga. Sarà una bella sfida essendo entrambi quasi di casa qui a Montecarlo, a cominciare dal tifo degli spettatori sugli spalti che si faranno sentire a più non posso per sostenere l’azzurro e il “Blue” di Francia.

È stato un match complicato, non si è potuto giocare bene a tennis oggi; ci son stati tant errori a causa del vento. La partita è stata molto dura. Con questo avversario ci ho giocato parecchie volte, l’ultima volta a Miami. Lui è un giocatore difficile che imposta le partite sul piano atletico. Ho cercato di prendere dei rischi ed oggi non era facile ma sono contento di aver chiuso la partita così” ci ha confermato Fabio in conferenza stampa. Il ligure è apparso calmo e sereno e ha dato ulteriore prova di aver acquisito quella maturità tennistica che fa la differenza. Il Top 10 è sempre più vicino? (Laura Guidobaldi)

A. Seppi b. P. Andujar 7-6 (5) 5-7 6-4 in 2 ore e 49 minuti

Andreas Seppi approda per la prima volta in carriera agli ottavi di finale del torneo di Montecarlo. Lo fa superando dopo un’intensa battaglia un indomito Pablo Andujar, ricorrendo a tutta la pazienza di cui fortunatamente dispone. Già, la pazienza, requisito indispensabile se il servizio va ad intermittenza, commetti qualche gratuito di troppo e il tuo avversario, manco a dirlo, non molla niente e lotta come un ossesso su ogni palla. Alla fine la differenza l’hanno fatta la maggiore regolarità nel tie break del primo set e la zampata nel break decisivo del terzo parziale, aiutato anche dagli errori dello spagnolo.

Il match ha visto Andujar salire 5-2 e servizio nel primo set, poi Seppi ha rimontato e chiuso al tie-break. Nel secondo l’iberico ha centrato l’unico break sul 6-5, mentre nel terzo l’azzurro ha tolto la battuta all’avversario nel settimo game e ha chiuso al terzo match point.

Nel primo parziale i primi quattro giochi seguono i servizi, anche se nel terzo game Seppi deve annullare tre palle break con due buone prime e un errore di Andujar, mentre in quello successivo è lo spagnolo ad annullarne una con un bel dritto lungo linea. Nel quinto gioco, però, Seppi mette in scena la sagra degli errori: due dritti in rete, uno in corridoio, uno che si spegne sul nastro e uno fuori di un metro consegnano in omaggio a Pablo un break inevitabile e meritatissimo. L’azzurro continua i gratuiti e proietta il più continuo iberico sul 5-2 e servizio.

Sul 30-0 Andreas appare deconcentrato e persino dimesso, quando all’improvviso cambia marcia, non sbaglia più niente e centra 4 giochi consecutivi, entusiasmando il pubblico (gremita in ogni ordine di posto la tribunetta del campo 2, italiani in netta maggioranza nonostante stiano giocando contemporaneamente sul Centrale prima Federer e poi Nadal), con un bel rovescio lungo linea e una deliziosa palla corta in risposta a quella dell’avversario. La chiave della svolta, oltre all’assenza di errori, sta nel far muovere Andujar fino ad indurlo all’errore. Il numero 36 ATP però non molla e porta il set al tie-break, che va a sprazzi: Seppi si porta sul 4-1, poi subisce il ritorno dello spagnolo che sale 5-4 (in mezzo una racchetta scaraventata a terra dall’azzurro: se lo fa persino lui significa che l’errore commesso è davvero grossolano), ma poi battezza fuori una risposta sulla riga di Andreas e affossa un dritto in rete. L’altoatesino ringrazia e chiude con prima di servizio e dritto 7 punti a 5.

Il secondo set, pur vedendo qua e là qualche palla break, è tecnicamente molto regolare, nel senso negativo del termine; sarebbe soporifero, se non fosse per la giornata stranamente molto fredda, almeno 10 gradi in meno rispetto al sole cocente di ieri e lunedì.

Da segnalare Seppi che se la prende con se stesso esclamando “Aaaah, questo rovescio!” prima di annullare una palla break nel quinto gioco. È lucido Andreas, si rende perfettamente conto che il rovescio non gira bene come ieri contro Youznhy. Nel gioco successivo la scossa che si è dato funziona, il rovescio va e ci sono due palle break, perse perché prima non trova gli appoggi in risposta e poi spara fuori di pochissimo un dritto. Sarà una doppia occasione che rimpiangerà non poco a fine set, quando sul 6-5 Andujar, l’iberico centra il break decisivo sfruttando diversi errori (di nuovo col rovescio) del numero 2 azzurro.  Un set pari, tutto da rifare.

Nel terzo set Seppi ha una palla break al terzo gioco, ma Andujar annulla con un servizio vincente. Il match prosegue seguendo i servizi, Seppi per fare la differenza ha bisogno di cambiare più frequentemente possibile la direzione dei colpi, ma non è facile perché Pablo gioca ben centrato e profondo. Sul 2-2 lo spagnolo tiene a zero la battuta, con l’italiano che, dopo una strenua difesa finita male con un gratuito in rete, frustrato esclama: “Io la spacco la racchetta, la spacco!”. È un buon segnale, significa che Andreas è ben determinato e non vuole cedere nulla, anche se gli errori non mancano.

Sul 3 pari la determinazione di Seppi viene premiata: un doppio fallo di Andujar e un ottimo lungo linea di Seppi gli consegnano due palle break: basta la prima, con lo spagnolo che sbaglia un rovescio a rete al termine di un lungo scambio. Ovazione del pubblico italiano: “Andreas, Andreas!”.  Seppi limita al massimo gli errori e arriva 5-4 40-15 sul suo servizio. Due match point, senza aver mai tremato nei suoi turni di battuta: finita? Neanche per sogno, se dall’altra parte della rete hai uno spagnolo sulla terra, quello pur di non cedere un millimetro venderebbe sua madre. Seppi si sposta dalla parte del dritto e l’iberico lo castiga nel lato scoperto del campo, poi l’italiano serve una seconda lentissima e l’avversario non si fa pregare. Arrivano addirittura due palle del contro break annullate la prima da un gran dritto inside-out e da una combinazione servizio e dritto. Poi Seppi piazza un ace e chiude al terzo match point a rete in bellezza, facendo esplodere la tribuna.

Agli ottavi affronterà Rafael Nadal, si spera in un match non del tutto chiuso in partenza. (Ruggero Canevazzi)

 

In aggiornamento

 

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement