Finalmente è vera Vinci, la Wozniacki deve cedere (Martucci). Papà di altri due gemelli: Federer da Grande Slam (Semeraro)

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Finalmente è vera Vinci, la Wozniacki deve cedere (Martucci). Papà di altri due gemelli: Federer da Grande Slam (Semeraro)

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Finalmente è vera Vinci, la Wozniacki deve cedere (Vincenzo Martucci, Gazzetta dello Sport)

Finalmente Vinci. Finalmente, dopo un inizio di stagione agghiacciante, con 7 eliminazioni d’acchito e 3 al secondo turno in 10 tornei, Roberta Vinci torna a brillare con quel suo gioco così semplice e bello, il rovescio a una mano, slice, che stordisce l’avversario, il dritto perentorio, le discese a rete, e i mille tocchi con cui sa addomesticare la palla. Tanta insolita varietà ubriaca la potente, macchinosa, Caroline Wozniacki, ex numero 1 del mondo di continuità e resistenza, già destabilizzata dalla love story con la star del golf, Rory Mclroy. Ne consegue un significativo 6-3 6-3 che porta Roberta agli ottavi-che la porta agli ottavi contro la numero 3 del mondo, Aga Radwasnka, con la quale è 1-6 nei precedenti. Tappa alla quale è qualificata anche la «gemella» Sara Errani (n. 11 del mondo), nel più agevole ed inedito confronto con Caroline Garcia (51). Cocktail Certo, la 23enne biondona danese di genitori polacchi, scesa al 15 della classifica, non è quella del 2010, e accusa da subito un dolorino al ginocchio sinistro, ma è in evidente difficolta contro la 3lenne italiana. Va subito sotto di un break, non riesce a recuperarlo, malgrado 8 palle-break, e poi accusa il 6-3 in 54 minuti d’importanza capitale.

«Sapevo che era un match difficile, dovevo cercare di essere aggressiva, variare il gioco e farla giocare “scomoda”. E ci sono riuscita perché sono entrata in campo molto decisa, e sicura, con le idee chiare. Così sono riuscita nel mio obiettivo ed ho insistito», spiega Robertina. Che non ha ancora abbastanza sostegno dal servizio, e così deve soffrire ancor di più nel suo tic-toc leggerino, ed estenuante, di gambe e di testa. Ma, una volta restituito il break, frastorna a tal punto la povera Caroline da spingerla anche a un paio di insoliti servizi-volée, oltre che ad eccessive forzature nei game di risposta. Così intasca il fondamentale 5-3, con un dritto di frustrazione regalato dalla danese, fino a ieri 1-1 nei testa a testa con la veterana italiana.

Prima dell’ace col quale Roberta sigilla il match. *look’ «Sono contenta del tennis che ho espresso, non è facile, con l’altura. Sara ed io ci siamo abituate bene, anche grazie al doppio insieme, e ci piace la palla che va così veloce, speriamo di andare ancora avanti», chiosa Roberta (…)

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Papà di altri due gemelli: Federer da Grande Slam (Stefano Semeraro, La Stampa)

Considerato il personaggio, lo si può dire: Roger Federer ha fatto il Grande Slam. Non sul campo, dove di Slam ne ha vinti già 17, l’ultimo nel 2012, ma nella vita, visto che martedì sera sua moglie Mirka ha dato alla luce due gemelli- Leo e Lenny – a 5 anni di distanza dalle prime gemelline della coppia, Myla Rose e Charlene Riva. «E’ un miracolo!», ha cinguettato l’ex n.1 dando la notizia su Twitter e i suoi amici lo descrivono «estatico». Euforia comprensibile, a maggior ragione se si considera che il filo d’ansia che coglierebbe genitori meno facoltosi non pub riguardare chi in banca – svizzera, naturalmente – pub contare su un patrimonio di centinaia di milioni di euro (58 vinti in montepremi, più 48 all’anno in sponsorizzazioni secondo Forbes).

I nomi a quanto pare sono un omaggio a Leo Messi e al musicista Lenny Kravitz, due idoli dell’idolo del tennis che va pazzo per il calcio, e il miracolo in fondo è relativo: la tendenza a produrre gemelli è ereditaria – la sorella di Federer ne ha due – e fra i fuoriclasse degli altri sport già Michael Jordan e Pelè erano riusciti nell’impresa, pur se limitandosi a una coppia, mentre Roger con la prole ha pareggiato i titoli vinti agli Australian Open (a Wimbledon sono 7, un record, meglio non ricordarlo a Mirka). I bookmaker inglesi hanno già quotato 200-1 la possibilità che Leo o Lenny in futuro vincano Wimbledon, un filo più alte quelle che l’attuale n.4 Atp partecipi agli Internazionali d’Italia al via domenica, dopo aver dato forfait a Madrid: il suo agente ne ha confermato la presenza al Roland Garros ma è stato molto evasivo su Roma. Nel luglio 2009 dopo il primo parto il Genio si prese due settimane di licenza, poi stecco la finale degli Us Open. Speriamo stavolta si svezzi prima.

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