Masters interviste, Nishikori: "Sono un giocatore diverso, ho già battuto top10"

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Masters interviste, Nishikori: “Sono un giocatore diverso, ho già battuto top10”

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TENNIS ATP FINALS – Incontro di round robin, K. Nishikori batte A. Murray 6-4 6-4, l’intervista del dopo partita

Murray ha detto che stai giocando con maggiore fiducia. Questa era la differenza. Da dove credi che questa fiducia derivi?
Sicuramente sono un giocatore diverso da quello degli ultimi incontri che abbiamo disputato, perché quest’anno sono un giocatore migliore di prima e più aggressivo e ho avuto risultati più importanti quest’anno. Questo è il motivo per cui non penso al fatto di dover battere questi top10, perché li ho già battuti, anche se è la prima volta che gioco le Finals. Ero un po’ teso all’inizio ma ho iniziato ad essere più sicuro di me specialmente nel secondo set. Ero molto solido.

 

Ovviamente ti sei allenato su quel campo. Hai trovato che le condizioni fossero differenti oggi? Come le descriveresti oggi?
Il campo è lo stesso di Parigi, quindi ero un po’ abituato a giocare su questa superficie. Ma lo stadio è grande. Provavo a non guardare troppo in su perché c’erano un sacco di persone in alto. Cercavo di rimanere concentrato. Stavo pensando che fosse un onore stare qui. La prima volta tra i primi otto. Sono molto felice di come ho giocato in questa situazione.

 

Murray per molti era il favorito. Credi di poter vincere il torneo?
Lo spero. Questo è il mio scopo. La strada per la finale è ancora lunga. Giocherò un match alla volta e spererò di vincere un paio di match e raggiungere la semifinale.

Dopo una grande stagione come questa, ti aspetti vittorie del genere da te stesso?

Ovviamente speravo di vincere il primo match. Ma sapevo di diventare nervoso perché era la mia prima opportunità di stare qui. E giocare contro Andy non era facile, non l’avevo mai battuto. Comunque si, ero un poco sorpreso di come ho giocato sul campo, molto in fiducia. Non vedo l’ora di giocare il prossimo match.

 

Sei venuto qui e nel tuo debutto hai battuto un campione del Grand Slam a casa sua. Sai, nella mentalità giapponese, c’è l’usanza di portare rispetto ai più ‘’anziani’’. Hai mai dovuto cambiare questa mentalità dentro di te,  o hai sempre avuto la sensazione di uscire fuori e battere chiunque?
Si, di recente ero combattuto su questa cosa, perché quando ero più giovane, non ci pensavo più di tanto e quindi ero capace di giocare un buon tennis contro chiunque. Ma dopo essere diventato professionista, sentivo un sacco di rispetto per tutto e specialmente per i top players. Come la prima volta che ho giocato con Roger, non potevo giocare contro il mio idolo. Questo era un mio problema. Ma dopo un po’ di anni, sono diventato più forte mentalmente. Sono dovuto diventare più forte per batterli. Forse questa è una delle ragioni perché noi tennisti asiatici dobbiamo essere realmente molto forti. Devi credere in te stesso. Questa è una delle ragioni perché mi ispiravo a Li Na e a Srichaphan. Si, credo che la chiave per battere i top players è essere forti mentalmente.

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