Fabio Fognini e Rafael Nadal, in conferenza stampa dopo la semifinale dell’ATP di Rio de Janeiro, hanno parlato del match e del loro stato di forma. L’italiano è raggiante, lo spagnolo si dichiara sopreso dai crampi.

Fabio Fognini ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine della vittoria la scorsa notte contro Rafa Nadal, la più prestigiosa della sua carriera. “Sono entusiasta del risultato. Aver battuto il migliore giocatore sulla terra sulla sua superficie è un grande risultato. Sono partito molto male, ho giocato un brutto primo set, mi aspettavo da Rafa top più alti ma non arrivavano, così ho cambiato approccio, prendendo in mano le redini del gioco ed entrando sempre nello scambio ogni volta che potevo. Nel terzo set lui si è ripreso, dopo aver avuto palle break ha elevato il livello del servizio, ecco perché sono ancora più felice: Rafa non si è espresso al meglio ma non ha nemmeno concesso nulla, la vittoria me la sono conquistata”. Vittoria che è giunta dopo cocenti sconfitte: “Sì, è arrivata in un momento strano, ma dimostra gli sforzi fatti alla fine del 2014 e all’Australian Open”.

Sul ritorno al n.1 d’Italia: “Non conta, anzi sono contento che sia Andreas (Seppi, ndr) sia Simone (Bolelli, ndr) stiano attraversando un ottimo momento: più siamo più possiamo contribuire a far crescere il tennis azzurro”.

Sulla finale di stasera contro Ferrer (ore 22 italiane, diretta Supertennis), che l’ha sempre battuto nei sette precedenti: “Ora mi godo la vittoria su Nadal, contro Ferrer se vincerò benissimo, in ogni caso ricorderò sempre con gioia il torneo di Rio 2015“.

Nadal, dal canto suo, è stanco e deluso: “Noto progressi rispetto a un mese fa, ma difetto in continuità. Gli alti e bassi che ho avuto contro Fabio sono stati anche fisici e non mi spiego il motivo. Mi sento stanco prima del solito. Nessun problema all’inguine, ma crampi dappertutto. Strano, non ne ho mai sofferto in tutta la carriera, ma lavorerò per essere pronto nei prossimi match. Sono comunque sulla buona strada per raggiungere il livello di gioco desiderato”.

Il maiorchino ha confermato la presenza al torneo di Buenos Aires: “Amo giocare in Sud America, spero di esserci alle Olimpiadi di Rio l’anno prossimo ma è un obiettivo troppo lontano nel tempo”.