Roland Garros interviste, Djokovic: "È frustrante quando il pubblico non è dalla tua”

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Roland Garros interviste, Djokovic: “È frustrante quando il pubblico non è dalla tua”

Roland Garros, N. Djokovic b. A. Murray 6‑3, 6‑3, 5‑7, 5-7, 6‑1.
L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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Sei arrivato prima di tutti in sala stampa, hai battuto un record. Cosa hai pensato stamani, sapendo di dover riprendere il match? Credi che l’interruzione ti abbia favorito?
No, non credo. Ieri ho giocato un ottimo tennis. Andy ha ritrovato il suo gioco nel terzo set; io ho avuto molte opportunità per chiudere subito l’incontro, ma se non l’ho fatto il merito va a lui, che ha dimostrato di essere uno dei migliori lottatori nel circuito. Le condizioni di gioco sono cambiate strada facendo: all’inizio c’era molto sole, poi invece il campo è diventato più lento e lui ha messo a frutto tutta la sua varietà di gioco. È stata una partita durissima, più di quattro ore in totale. Tra di noi è sempre un match all’ultimo respiro e sono contento di esserne uscito vincitore. Non credo di aver sbagliato molto, è stato lui a tirar fuori dei grandi colpi: voglio fargli i miei complimenti per il torneo che ha disputato e per come ha lottato; gli auguro il meglio. Per rispondere al tuo commento iniziale, il motivo per cui sono uscito dal campo così in fretta è che domani ho un match piuttosto importante e voglio riposarmi.

Cosa hai pensato quando hai perso il quarto? Hai pensato di dover cambiare qualcosa?
Oggi ho iniziato molto bene: ho vinto a zero i primi due game al servizio, ma così anche lui. Poi sul cinque pari Andy ha giocato un ottimo game, con dei grandi colpi in difesa. Ha meritato di vincere il set, senza dubbio. Ho cercato di rimanere calmo: sapevo che avrei avuto le mie occasioni nel quinto. Dovevo solo continuare a crederci, continuare a lavorare per ottenere i punti.

Credi che aver giocato oggi possa influenzare la finale? Quali saranno le chiavi della partita contro Stan Wawrinka?
Di sicuro oggi non è stato un match facile dal punto di vista fisico, ma credo che per la finale starò bene. Domani metterò in campo tutto ciò che ho e spero che sia abbastanza.

A che trattamento ti sei sottoposto ieri, quando hai lasciato il campo? Credi sia corretto interrompere il gioco per otto minuti?
Dopo aver perso il terzo set sono uscito dal campo immediatamente. Ho preso la borsa e ho chiesto un medical time-out: c’è voluto del tempo per arrivare negli spogliatoi e sottopormi al trattamento. Perché dovrebbe essere scorretto?

Per chiarire la domanda precedente, che trattamento era? Nelle otto partite in cui hai battuto Andy dopo Wimbledon, questa è stata quella in cui ti ha dato più filo da torcere?
Era un trattamento alla gamba. Per quanto riguarda i nostri incontri, questo sicuramente è stato tra i più duri. È sempre una battaglia molto fisica, ed è difficile sotto ogni aspetto del gioco perché i nostri stili si somigliano. Ma del resto è esattamente per questo che ci alleniamo tutto l’anno: per poter essere in condizione di battere i migliori e lottare per il titolo. Sono felice di aver superato la prova.

Come hai vissuto il tifo del pubblico ieri e oggi? Ti ha messo a disagio in alcuni momenti?
Il pubblico voleva vedere Andy vincere il terzo e allungare la partita. Lo rispetto: non mi danneggia in alcun modo, anche se a volte è frustrante quando hai bisogno del pubblico e sai che non è dalla tua. Semplicemente, è così che funziona. Oggi anche con il pubblico è andata bene.

Traduzione a cura di Gaia Dedola

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