In un programma abbastanza scarno e tennisticamente povero di emozioni, la partita più interessante è stata sicuramente quella tra la francese Cornet e la statunitense McHale con quest’ultima capace di rimontare e vincere in tre set, 4-6 6-2 6-2 il punteggio finale. È stato un match in pieno “Cornet style”, ovvero giocato sempre sull’orlo costante di una crisi di nervi. Il primo set è stato tecnicamente il migliore, perché entrambe le giocatrici hanno mostrato colpi e un’identità di gioco. Poi la Cornet, dopo aver vinto il primo set 6-4, ha iniziato ad aver un progressivo calo che ha permesso alla McHale non solo di vincere rapidamente il secondo parziale, ma di prendere le redini della partita. Da questo momento in poi il match è una “guerra” psicologica e di nervi e ad avere la meglio è la statunitense, capace di restare calma e di non farsi coinvolgere dallo “psicodramma” francese. Nel terzo set fino al 2-2 ci sono stati solo break e controbreak, poi McHale strappa il servizio alla Cornet e conquista quattro giochi consecutivi. Per Christina è stata una buona partita, ma è stata oggettivamente agevolata dalla discontinua e umorale Cornet, che anche oggi ha dimostrato di avere molti limiti mentali.

C’era molta curiosità sull’esordio su erba della Muguruza, che già lo scorso anno, dopo un ottimo Roland Garros, aveva ottenuto poco da questa parte di stagione. La spagnola possiede un gioco solido ed aggressivo, che su questa superficie potrebbe trovare una dimensione di primissimo livello. Tuttavia oggi contro Rybarikova (campionessa nel 2009) la spagnola ha dimostrato di non avere i meccanismi tipici dell’erba per poter essere competitiva. Garbine è stata disastrosa al servizio e molto fallosa da fondo, mentre la sua avversaria sempre perfetta e capace di approfittare dei “regali” copiosi che la l’iberica ha dispensato ad ogni game. Rybarikova vince in due set (6-3 6-1) e dà una lezione di tennis alla Muguruza, che dovrà necessariamente dare una sterzata alla sua preparazione, se vuole fare strada a Wimbledon.

Nelle altre partite di primo turno, la Dellacqua vince contro la Davis in due rapidi set, con il punteggio di 6-4 6-1, mentre la Hradecka, più a suo agio sull’erba, supera la Tsurenko 6-4 6-3 ed approda al turno successivo. Altra delusione “erbivora” per la Vandeweghe, che perde dalla Koukalova 7-5 6-3, ma per l’americana i rimpianti sono molteplici, perché è stata davanti in entrambi i parziali (5-1 e 3-1) e non è stata in grado di capitalizzare il vantaggio ottenuto. La wild card locale Broady estromette dal torneo la croata Tomljanovic  in poco più di un’ora di gioco con il punteggio di 6-3 6-4 e si regala un secondo turno prestigioso contro la Halep. Ottimo l’esordio anche per la Siniakova che ottiene una vittoria abbastanza agevole, 6-3 7-6, contro la giapponese Nara. Dopo i quarti di Nottingham, Johanna Konta elimina l’australiana Gajdosova con il punteggio di 6-1 6-3 ed accede al secondo turno dove troverà la Pliskova. Anche la Scmiedlova non ha avuto problemi contro la Jovanovski, che perde 6-2 6-3 mostrando anche in questa occasione un servizio  poco competitivo. La specialista Pironkova (semifinalista a Wimbledon) liquida con un periodico 6-2 la wc locale Swan, decisamente troppo tenera per la bulgara, mentre nello scontro tra qualificate la portoghese Larcher de Brito vince 6-3 6-2 contro la cinese Zheng, praticamente mai in partita.

Risultati:

[WC] N. Broady b. A. Tomljanovic 6-3 6-4
C. Dellacqua b. L. Davis 6-4 6-1
C. McHale b. [11] A. Cornet 4-6 6-2 6-2
[Q] K. Koukalova b. C. Vandeweghe 7-5 6-3
K. Siniakova b. K. Nara 6-3 7-6(3)
L. Hradecka b. L. Tsurenko 6-4 6-3
A.K. Scmiedlova b. B. Jovanovski 6-2 6-3
[Q] M. Larcher de Brito b. [Q] S. Zheng 6-3 6-2
T. Pironkova b. [WC] K. Swan 6-2 6-2
M. Rybarikova b. [9] G. Muguruza 6-3 6-1
J. Konta b. J. Gajdosova 6-1 6-3