Fognini sulla Davis: "Weekend troppo importante per il tennis italiano. Ma la vittoria di Flavia mi stimola a fare ancora meglio"

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Fognini sulla Davis: “Weekend troppo importante per il tennis italiano. Ma la vittoria di Flavia mi stimola a fare ancora meglio”

Da Irkutsk, dove l’Italia affronta la Russia nel playoff spareggio per evitare una nuova retrocessione nel purgatorio della B, parla Fabio Fognini: “Ho portato con me la racchetta con cui ho battuto Nadal a New York”

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Flavia Pennetta e Fabio Fognini (foto di Josephine Vinci)
 

Da venerdì a domenica, l’Italia sarà impegnata in Russia per rimanere nel World Group di Coppa Davis, evitando così una nuova retrocessione nel purgatorio della B a 15 anni dalla prima e a 4 dal ritorno in “Serie A”. A parlare da Irkutsk, sede del tie, è Fabio Fognini, reduce dal quarto turno agli US Open arrivato a seguito dell’incredibile rimonta, da due set sotto, ai danni dell’ex numero 1 del mondo Rafael Nadal, impresa riuscita prima al solo Roger Federer a Miami nel 2005. I russi mi hanno chiesto se ho portato con me la racchetta con la quale ho battuto Rafa. Certo che sì. Ma ora sono concentrato su questa sfida”. Una sfida nella quale capitan Barazzutti punterà forte su Fognini, grande protagonista lungo il cammino che portò gli azzurri in semifinale del World Group nella scorsa edizione della Davis. A chi gli chiede se non sente addosso il peso della responsabilità, lui risponde: “No, non lo sento. Si perde e si vince tutti insieme, siamo un team. In Davis mi sono sempre esaltato ma non è semplice, perché il livello dei giocatori è altissimo e tutti ci tengono a far bene quando giocano per la loro nazione, indipendentemente dal loro ranking”. Il match coi russi si giocherà alla Baikal Arena, su cemento indoor. Un campo che Fognini mostra di non temere. Il campo non è velocissimo, mi piace e mi sto adattando bene. Faccio solo fatica a dormire per la differenza di fuso orario. Ma questo è un fine settimana molto importante per il tennis maschile italiano e non c’è tempo per pensare al viaggio lungo e faticoso che abbiamo dovuto affrontare”. Un Fognini, dunque, carico a molla, come forse non lo si era mai visto prima, complice la vittoria della compagna Flavia Pennetta ai recenti US Open, come spiegato dallo stesso Fabio: “Ho visto con i miei occhi che con il duro lavoro, non mollando mai, i sogni si possono realizzare. La vittoria di Flavia a Flushing Meadows mi ha dato ancor più energia e voglia di fare bene“.

 

SP

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