L’australiano Nick Kyrgios ci ha abituato ormai a comportamenti poco ortodossi. Ma nessuno avrebbe mai pensato che si sarebbe spinto fino a parlare al telefono in campo. E invece ha fatto pure questo nell’incontro di primo turno del torneo di doppio misto degli Australian Open, che lo vedeva opporsi, insieme alla connazionale (e secondo alcune voci di qualche mese fa pure fidanzata) Ajla Tomljanovic ai favoriti del tabellone, l’indiana Sania Mirza e il croato Ivan Dodig. Il n.30 del ranking ATP infatti, mentre camminava verso il campo, ha risposto ad una chiamata con il suo smartphone e ha concluso la conversazione solamente pochi istanti prima di iniziare il riscaldamento. Per questa ragione i giudici, dopo aver riguardato i filmati, hanno deciso di non punire questo comportamento. La regola della ATP dice che “Ad un giocatore non è concesso nessun apparecchio elettronico durante i match, a meno che non sia approvato dal Supervisor”. Peraltro il comportamento di Kyrgios è sembrato persino più inappropriato alla luce delle recenti polemiche sul “matchfixing” nel circuito maschile. “Mi stava chiamando un mio amico”si è difeso il 20enne di Canberra. Ma quando qualcuno gli ha chiesto se la chiamata fosse urgente ha ammesso candidamente “No, non molto”.
Nick Kyrgios mentre parla al telefono