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Madrid, italiani: ottimo Fabio Fognini, troppa Halep per Karin Knapp (audio)
In appena un’ora di gioco, Simona Halep batte Karin Knapp nel secondo turno del WTA Premier Mandatory di Madrid. Niente da fare per l’azzurra, ancora lontana dalla forma migliore. Buonissima prestazione invece per Fabio Fognini, che supera l’ombra di Tomic senza mai perdere il pallino dell’incontro. Adesso Nishikori

F. Fognini b. B. Tomic 6-2 6-4 (Emmanuel Marian)
Esordio convincente per Fabio Fognini, che impiega meno di un’ora per avere ragione del fantasma di Bernard Tomic. L’australiano non vince un match da due mesi e l’incontro di oggi ne ha evidenziato i motivi: fermo, molle sulle gambe, svogliato, il ribelle aussie pretende di chiudere i colpi tirando di solo braccio e tale perversa inclinazione finisce per farlo naufragare in un mare di errori. Fabio, dal canto suo, sta uscendo bene dal brutto infortunio agli addominali che gli ha fatto saltare in toto la primavera sul cemento nordamericano, e viene da due settimane di buon tennis che gli hanno regalato una semifinale a Monaco di Baviera e un quarto a Barcellona perso contro Nadal ma giocato alla grande per un’ora abbondante.
Fabio si muove meglio e dà la netta sensazione di essere padrone dell’incontro; Bernard, com’è perfettamente naturale, fatica quando gli scambi si allungano e paga dazio molto presto: nel terzo gioco manda lungo un dritto in manovra concedendo palla break, che Fabio trasforma con un letale rovescio lungo linea. Nel sesto game il numero uno italiano cala per un momento d’intensità e offre una palla del controbreak, ma con due vincenti consecutivi si salva e poco dopo strappa nuovamente la battuta, mettendo tra l’altro a segno una clamorosa risposta di dritto che finirà con ogni probabilità negli highlights del torneo.
La seconda frazione procede senza sussulti fino al quinto gioco, quando “Fogna” si procura due palle break che gli consentirebbero di prendere un vantaggio decisivo: sulla prima Tomic si salva con la combinazione servizio dritto, ma sulla seconda, che Fabio conquista giocando da quattro metri fuori dal campo un incredibile passante di rovescio, Bernard si suicida spedendo a metà rete un comodo dritto uscendo dal colpo d’inizio scambio. La partita sostanzialmente si conclude qui; Fabio veleggia tranquillo fin sulla linea del traguardo senza concedere all’avversario appigli credibili e si qualifica al secondo turno, dove troverà Kei Nishikori: il giapponese si è imposto nell’unico datato precedente, andato in scena al primo turno dell’Australian Open 2011.
[6] S. Halep b. K. Knapp 6-1 6-1 (Andrea Lavagnini)
Punteggio severo quello imposto dalla numero 7 del mondo Simona Halep alla rientrante Karin Knapp in un incontro quasi a senso unico. Non basta la fiducia guadagnata con la prima vittoria stagionale contro la giovane Margarita Gasparyan in una battaglia durata oltre due ore per la tennista altoatesina; i problemi al ginocchio che l’hanno tenuta lontana dal circuito per sette mesi sembrano farsi sentire specialmente dalla parte del rovescio dove è spesso in ritardo. Nonostante una partenza “diesel” la Halep pare invece aver ritrovato una buona aggressività dopo le difficoltà di inizio anno, complice anche un’operazione al naso.
L’inizio dell’incontro sembra far ben sperare i tifosi italiani visto il break conquistato da Karin al primo gioco grazie alla profondità dei suoi colpi. Da qui in poi però, la Halep, allenata da Darren Cahill, conquisterà otto giochi consecutivi, seppur sempre lottati. Al decimo game, sotto 6-1 2-0, l’italiana riesce per la prima e unica volta a tenere il servizio. Questo sarà l’ultimo squillo della tennista di Brunico: la romena si dimostra più solida e riesce a far muovere la Knapp che, senza la profondità dei primi game subisce il gioco della sua avversaria.
Karin ha comunque dimostrato degli ottimi progressi e lascia il torneo di Madrid con buone sensazioni. Per il suo match di terzo turno Simona Halep aspetta la vincente dell’incontro tra la testa di serie numero 10 Timea Bacsinszky ed Ekaterina Makarova.
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ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card
Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.
Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.
Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.
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ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere
La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.
Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.
Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.
Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.
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ATP Next Gen, Race to Jeddah: tanta Francia tra i possibili partecipanti al torneo arabo
Si disputerà a Gedda l’edizione 2023 delle Next Gen Finals. Ecco la situazione aggiornata

Si comincia a fare i calcoli anche in chiave ATP Next Gen Finals. Dopo 5 edizioni il torneo riservato agli 8 migliori under 21 della stagione si sposta da Milano a Gedda, in Arabia Saudita. Data per certa la partecipazione di Alcaraz alle Finals torinesi e per possibile quella di Rune, è giusto allargare a 12 l’elenco degli attuali migliori giovani dell’anno, tra i quali appare per la prima volta tra i migliori 10 il francese Arthur Cazaux.
Dietro i primi due della classifica, c’è la bella scoperta di Ben Shelton esploso agli US Open e che si è messo in evidenza anche alla “Laver Cup”. Il classe 2002 americano precede di appena cento punti il nostro Lorenzo Musetti (la cui adesione all’evento rimane tutta da verificare).
Quinto in classifica Arthur Fils, salito attualmente al n. 44 nel ranking ATP. Tanta la differenza tra il francese e il quinto in classifica, il suo connazionale Luca Van Assche, classe 2004, uno dei più giovani della Top Ten. Ma se in Coppa Davis la Francia ha appena dovuto digerire una pesante eliminazione, Oltralpe possono consolarsi con la crescita delle giovani leve.
Pochi i punti che separano il francese da Stricker, ben 21 per la precisione, settimo in classifica. A chiudere la Top Ten c’è Alex Michelsen, un altro talento americano da tener d’occhio. Al nono posto del ranking valido per la Next Gen c’è Hamad Medjedovic, classe 2003, che ha 11 punti di vantaggio sul francese Cazaux, per la prima volta in Top Ten, e 32 sull’azzurro Flavio Cobolli. Altro francese in dodicesima piazza, Terence Atmane pronto a subentrare in caso di assenza di qualche “big”.
Brandon Nakashima vinse l’edizione 2022: l’americano è stato il quinto campione delle Next Gen Finals, l’ultima manifestazione tenutasi a Milano.
Posizione | Giocatore | Nazione | Punti | Nato nel | Classifica ATP |
1 | Alcaraz | Spagna | 8175 | 2003 | 2 |
2 | Rune | Danimarca | 3055 | 2003 | 4 |
3 | Shelton | USA | 1455 | 2002 | 20 |
4 | Musetti | Italia | 1345 | 2002 | 18 |
5 | Fils | Francia | 953 | 2004 | 44 |
6 | Van Assche | Francia | 597 | 2004 | 69 |
7 | Stricker | Svizzera | 576 | 2002 | 90 |
8 | Michelsen | USA | 518 | 2004 | 110 |
9 | Medjedovic | Serbia | 485 | 2003 | 120 |
10 | Cazaux | Francia | 474 | 2002 | 125 |
11 | Cobolli | Italia | 453 | 2002 | 122 |
12 | Atmane | Francia | 376 | 2002 | 147 |