Challenger
Mondo Challenger, italiani: a Vicenza prima semifinale nel circuito per Eremin
Il tennista ventiduenne supera al primo turno lo scoglio Monteiro e arriva a giocare la sua prima semifinale Challenger. Contro Riba vince il primo set al tie break 7-2 ma poi perde 6-2 7-5 gli altri due. Deludono Donati, Sonego, Napolitano, Arnaboldi e Bahamonde tutti fuori al primo turno
A Vicenza (€42.500) si è giocato l’unico Challenger della settimana. Il classe ’93 Edoardo Eremin, che si era già fatto apprezzare qualche settimana fa a Torino arrivando ai quarti di finale, per la prima volta in carriera gioca una semifinale Challenger. Al primo turno Eremin ha sconfitto la testa di serie numero 3 Thiago Monteiro rimontando 6-2 subito nel primo set grazie a due tie break. Match lottati anche contro Henri Laaksonen e Stefan Kozlov, vinti entrambi in tre set. In semifinale ha incontrato Pere Riba, spagnolo numero 219 del mondo. Nel primo set Eremin salva dieci palle break su dieci e vince il tie break per 7-2. Il secondo set vede la reazione dello spagnolo e soprattutto un calo di Eremin. Perso il set 6-3, il tennista italiano si arrende al terzo con il punteggio di 7-5.
Male gli altri italiani. Matteo Donati, Lorenzo Sonego, Stefano Napolitano, Andrea Arnaboldi e Francisco Bahamonde escono al primo turno, mentre Luca Vanni riesce quantomeno a interrompere la serie di sconfitte vincendo il primo turno contro Joao Souza. Si è fermato al secondo turno anche Filippo Volandri, sconfitto dall’argentino Nicolas Kicker 6-2 6-1.
Nei Futures vittoria a Kiseljak ($10.000) di Gianluigi Quinzi. Il tennista, partito testa di serie numero 3, ha vinto in finale contro il serbo Dejan Katic con il punteggio di 6-2 6-4. Lorenzo Giustino perde in semifinale a Bacau ($25.000 +H) contro Dima Dragos 7-6(8) 6-0. Marco Bortolotti invece, nel dodicesimo Futures italiano perde a Lecco ($10.000) in finale contro Stefanos Tsitsipas in due tie break 7-6(8) 7-6(3), mentre Andrea Vavassori e Matteo Volante perdono la finale del doppio 6-7(2) 6-2 10-7 contro Tuna Altuna e Andriej Kapas.
Giorgio Laurenti