US Open, uomini: del Potro torna ai quarti di finale, Thiem si ritira. Sfiderà Stan Wawrinka

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US Open, uomini: del Potro torna ai quarti di finale, Thiem si ritira. Sfiderà Stan Wawrinka

Juan Martin del Potro è di nuovo ai quarti di finale di Flushing Meadows dopo 4 anni. Argentino avanti di un set e un break prima del ritiro di Dominic Thiem per un problema forse di tipo muscolare. Troverà Stan Wawrinka che ha lasciato un set a Illya Marchenko

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[WC] J.M. del Potro b. [8] D. Thiem 6-3 3-2 rit. (Tommaso Voto)

Un infortunio alla coscia destra ferma l’austriaco Thiem, quando era sotto di un set e di break, e permette alla wild card del Potro di accedere ai quarti di finale degli US Open. Con questo risultato l’argentino diventa il tennista con la classifica più bassa (attualmente è n.142 del mondo) a centrare i quarti a New York dal 1991, quando a riuscirci fu Jimmy Connors, all’epoca n. 174 della classifica ATP.

La partita, al di là del problema fisico di Thiem, non è stata mai in discussione, anche perché Palito, se si esclude il break ad inizio primo set, era in pieno controllo della situazione. Il ritorno ad alto livello di Juan Martin del Potro è un notizia importante per il tennis maschile, che, dopo anni di stabilità e di dominio dei Fab Four, sembra vivere un momento di rimescolamento. Con Federer fermo ai box e un Nadal sempre più l’ombra di se stesso, il sudamericano può riprendersi il posto che il suo talento ed il suo gioco meritano. Del resto proprio nel 2009 a New York l’argentino si svelò al mondo come possibile alternativa al regno dei magnifici 4, poi gli infortuni (una serie di interventi al polso) sembravano aver compromesso del tutto la carriera dell’ex top 10 argentino. Certo il lungo stop e la riabilitazione hanno inciso sul suo tennis (il rovescio è ormai un colpo meno sicuro e letale), ma il del Potro 2.0 può (l’ha dimostrato alle Olimpiadi) essere molto competitivo e inserirsi nella lotta per il titolo agli US Open. Qualche incertezza c’è, come qualche passaggio a vuoto, ma Palito più gioca e più acquista sicurezza e ritmo partita. La frustata di diritto è ancora l’elemento portante di tutto il “sistema” Delpo, che a distanza di anni si dimostra vincente. Il rovescio è spesso in back, ma in alcune circostanze l’argentino utilizza il top per uscire dalla diagonale che lo sfavorisce.

La partita contro l’astro nascente Thiem, che ha proprio nel rovescio il suo colpo da knockout, ha mostrato un chiaro segnale. Juan Martin è tornato ed è destinato, a patto di rimanere in salute per lungo tempo, a ritornare velocemente tra i top 10. Dominic è passato da promessa a certezza del tennis mondiale, anche se la programmazione intensa di inizio anno ha sicuramente inciso sul suo stato di forma attuale. Ben 4 i titoli vinti (Buenos Aires, Acapulco, Nizza e Stoccarda) e 49 le partite giocate, un tour de force eccessivo anche per un giovane virgulto come l’austriaco. Questo sforzo si è poi riversato sui risultati, che sono stati meno brillanti del solito per Thiem, che ha anche deciso di non prendere parte alle Olimpiadi di Rio, proprio per ritrovare un po’ di condizione fisica.

Dopo una fase di studio il match si infiamma, Thiem resiste alle sassate dell’argentino con discreta facilità, infatti con il rovescio riesce a ribaltare lo scambio a proprio favore. Nel terzo game del Potro commette qualche errore e si arriva a palla break. L’argentino sceglie di seguire a rete un attacco non proprio definitivo, Dominic impegna con un paio di passanti Juan Martin, che alla fine viene scavalcato da un lob di rovescio perfetto. Al cambio campo c’è un intervento medico alla spalla dell’argentino, ma tutto riprende rapidamente, anzi del Potro prende in mano le redini del match e conquista cinque giochi consecutivi ed il set con il punteggio di 6-3.

Palito è il primo ad andare in difficoltà sul servizio, ma una bordata di diritto elimina il pericolo sul nascere e consente all’argentino di pareggiare sull’1-1. Il leitmotiv tattico è sempre lo stesso, l’argentino cerca di affondare con il diritto, mentre Thiem è quasi relegato ad una fase di mera difesa. Dal break scampato al break conquistato il passo è breve, perché Juan Martin aumenta la pressione e mette nell’angolo il suo avversario che capitola. Durante uno scambio, Dominic sembra accusare un fastidio alla gamba, infatti chiama un medical time out, tuttavia il problema non è chiaro, anche se sembra di natura muscolare. Viene eseguito un massaggio, poi alla ripresa del gioco Thiem si rende conto che non è in grado di competere e decide di ritirarsi. L’argentino centra i quarti di finale ed è la vera mina vagante della parte bassa del tabellone. Ora affronterà lo svizzero Wawrinka. I precedenti sono a favore di del Potro, che è avanti 4-2, ma Stan è chiaramente in grado di salire di livello e di impegnare severamente l’argentino, che fa un balzo significativo in classifica, infatti è attualmente intorno alla sessantesima posizione.

[3] S. Wawrinka b. I. Marchenko 6-4 6-1 6-7(5) 6-3 (Emmanuel Marian)

Illya Marchenko è quello che si definisce un giocatore in fiducia. Appollaiato sul proprio best ranking e numero 1 in pectore d’Ucraina, il ventinovenne – spegnerà le candeline giovedì – di Dneprodzerzhinsk era pronto a godersi il debutto tra gli ultimi trentadue superstiti di un major. Wawrinka, con l’obiettivo già puntato sul nobile quarto di finale contro del Potro, è invece ancora vivo per miracolo, dopo essere scampato a un match point nell’incontro-thrilling di terzo turno contro il riottoso britannico Daniel Evans. La tenzone, sbilanciata alquanto viste le differenze di tecnica e potenza sul tavolo, non garantiva un quoziente di pathos particolarmente elevato, eppure Illya si è tolto la soddisfazione di fare a lungo partita pari e, addirittura, è riuscito a strappare un set al quotatissimo rivale. Urge dire che al relativo equilibrio in campo ha contribuito parecchio il campione vodese, parso svogliato e falloso come nei giorni brutti.

Il terzo favorito del torneo, forse stanco e tormentato da una caviglia in disordine, ha optato per accorciare al massimo gli scambi prendendo sovente la rete in modo avventato, consentendo così al pugnace avversario di trafiggerlo con il buon passante della casa. Recuperato un precoce break nel quinto game, Marchenko è sembrato trovare un’insperata confidenza grazie al fattivo ausilio offerto da Wawrinka, quest’ultimo molto infastidito dall’insufficiente rendimento del leggendario rovescio. Chiamato a servire per portare in volata la prima frazione, tuttavia, il numero 63 del mondo è incappato in un game di battuta funestato da due passanti inguardabili, e ha ceduto al secondo set point mandando largo un comodo dritto a sventaglio in manovra.

Come si sarebbe facilmente potuto prevedere, esaurita l’adrenalina iniziale e restituita al più quotato rivale la serenità necessaria, Marchenko si è spento piuttosto velocemente, incapace di reggere il più alto ritmo allo scambio ora imposto dal due volte campione slam. Il 29% di prime palle in campo tenuto nel secondo parziale ha condannato l’underdog a un veloce oblio, e i segnali di riscossa mandati da quest’ultimo nel terzo set parevano spegnersi nella foga di Wawrinka, deciso a restare in campo il meno possibile. Sul 5-4, con lo svizzero intento a servire per il match, è però successo l’imponderabile: forse già con la testa sotto la doccia, sinceramente convinto di aver chiuso la contesa, l’allievo di Magnus Norman è sparito dal campo, addirittura scherzato dal rivale che di continuo lo ha sottomesso sulla diagonale sinistra. Trascinato al tie break e in vantaggio per due a zero, Stan è riuscito nel capolavoro di perdere quattro punti di fila fino a cedere sul 7-5, e si è ritrovato invischiato in un quarto set che persino i bookmakers più spericolati si sarebbero rifiutati di quotare. Per non farsi mancare alcun brivido, lo sventato favorito è subito scivolato indietro di un break, salvo ridestarsi prima che la china presa dall’incontro si facesse troppo pericolosa. Ritrovato un minimo di supporto dal servizio e pur continuando a seminare dubbi di ogni sorta, Stan ha piazzato un provvidenziale parziale di sedici punti a quattro che gli ha consegnato il passaggio del turno insieme a mille motivi di riflessione. Oggi è andata, ma Juan Martin del Potro non sarà altrettanto comprensivo.

Risultati:

[WC] J.M. del Potro b. [8] D. Thiem 6-3 3-2 rit.
[3] S. Wawrinka b. I. Marchenko 6-4 6-1 6-7(5) 6-3
[6] K. Nishikori b. [21] I. Karlovic 6-3 6-4 7-6(4)
[2] A. Murray b. [22] G. Dimitrov 6-1 6-2 6-2

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