Australian Open day 1, il video-commento di Ubaldo
[7] G. Muguruza b. M. Erakovic 7-5 6-4 (Domenico Giugliano)
Nella calda estate australiana, sulla Margaret Court Arena, fa il suo esordio nel primo Slam dell’anno la campionessa uscente del Roland Garros Garbine Muguruza. La sua avversaria è la neozelandese Erakovic, numero 110 della classifica mondiale. Si tratta del secondo match tra le due, la curiosità è che l’unico precedente è stato proprio a Melbourne due anni fa e sempre al primo turno con vittoria di Garbine 7-5 6-0. La testa di serie numero 7, reduce dalla semifinale di Brisbane e dal ritiro dovuto ad un problema alla coscia destra, gioca un primo set traballante, condito da ben 14 errori gratuiti, soprattutto di rovescio. Tuttavia, nonostante una buona Erakovic, grazie al servizio riesce a tenersi a galla e chiude con fatica in poco meno di un’ora con il punteggio di 7-5. Al cambio campo, la spagnola chiede un medical timeout scuotendo più volte il capo. Al rientro Garbine fa fatica a muoversi per il riacutizzarsi del problema alla coscia accusato due settimane fa. Cede malamente il servizio nel secondo game ma sul 3-1 riesce a ottenere il contro break, prende in mano le redini del match commettendo molti meno errori e chiude in un’ora e 40 minuti con il punteggio di 6-4. Per lei al secondo turno la statunitense Crawford. Ci vorrà un’altra Muguruza, tuttavia, per poter andare molto avanti in questo torneo..
[1] A. Kerber b. L. Tsurenko 6-2 5-7 6-2 (Chiara Gheza)
Sulla Rod Laver Arena scende in campo nel primo turno la campionessa in carica e numero uno del mondo, Angelique Kerber, per sfidare l’ucraina Lesia Tsurenko, numero 51 della classifica WTA. Tra le due tenniste un solo precedente giocato proprio in terra australiana nel 2015, a Sydney, nel corso del quale fu la tedesca ad avere la meglio. L’incontro si apre all’insegna dell’equilibrio grazie a una Tsurenko che si avventa senza paura su ogni pallina che transita nella sua metà campo, mentre la Kerber gioca in difesa. Ma l’equilibrio è solamente un’illusione che si spezza nel quinto game quanto Angelique prende in mano le redini del gioco e strappa il servizio all’avversaria. Lesia non può nulla e il set si chiude 6 a 2 in 27 minuti in favore della numero uno del ranking. Sotto gli occhi di Rod Laver, al quale è stata dedicata una statua a Melbourne Park, la Kerber continua a mantenere alto il ritmo mandando fuori giri la Tsurenko sin dai primi scambi del secondo set. L’ucraina però non ha intenzione di arrendersi e resta attaccata al match in attesa di un calo di Angelique. E tale calo arriva. La Kerber perde concentrazione e intensità. Lesia non deve far altro che ribattere con costanza ai colpi sempre più disperati dell’avversaria. Angelique si trova a servire per la partita ma la Tsurenko, dopo aver annullato un match point, le strappa addirittura la battuta, per la prima volta nell’incontro. La tedesca è ora in balia dell’avversaria che senza alcuna pietà tiene il proprio servizio e, piazzando poi il secondo break consecutivo, fa suo il parziale al quinto tentativo con il punteggio di 7 giochi a 5.
Tutto da rifare per un’incredula e spaventata Kerber. Dagli spalti si sente qualche fischio rivolto alla numero uno del mondo. Angelique gioca sempre più contratta, mentre Lesia allunga gli scambi facendo innervosire ulteriormente la Kerber. La tedesca già nel quarto gioco deve annullare una palla break all’avversaria e lo fa aggrappandosi al proprio dritto. Nel game successivo la tensione gioca però un brutto scherzo alla Tsurenko che inizia ad avvertire i crampi alla mano destra. Angelique ne approfitta immediatamente e le strappa il servizio, sfogando tutta la sua frustrazione con un urlo al cielo di Melbourne. La campionessa ora intravede uno spiraglio per uscire dal tunnel nel quale era precipitata a metà del secondo set e a tale spiraglio si aggrappa conquistando quattro game consecutivi che la portano a condurre 5 a 2. Lesia pare fisicamente provata quando la Kerber va a servire per l’incontro. Questa volta Angelique non sbaglia e dopo la grande paura chiude la partita approfittando di un errore di rovescio dell’avversaria. Nel secondo turno la sopravvissuta campionessa in carica incontrerà la connazionale Carina Witthoeft.
S. Rogers b. [4] S. Halep 6-3 6-1 (Tommaso Voto)
La statunitense Rogers, numero 52 della classifica WTA estromette al primo turno la n.4 del seeding Simona Halep. Una sconfitta clamorosa nel punteggio ma che non fa altro che amplificare i problemi della rumena, che sembra in una fase di involuzione tecnica. La n.4 del mondo ha giocato un primo parziale pasticciato, anche perché la ventiquattrenne della Carolina del Sud non si è fatta intimorire dall’atmosfera della Rod Laver Arena e dalla personalità della sua avversaria. La finalista del Roland Garros del 2014 è confusa, mentre la statunitense picchia e non arretra di un millimetro. Le geometrie della Halep non hanno effetto sui colpi violenti della Rogers, che salva palla break e poi strappa il servizio a Simona. Dal 2-2 si vola rapidamente sul 5-2 per Shelby, che subisce un break, ma chiude 6-3 e fa corsa di testa. La crisi della Halep è lampante, perché l’americana produce punti e vincenti senza soluzione di continuità, mentre la rumena arranca.
Simona perde ancora la battuta e sembra rivivere l’incubo del 2016, quando fu estromessa al primo turno dalla cinese Zhang. Ci si potrebbe aspettare un sussulto emotivo della Halep, che a Melbourne ha raggiunto per due volte i quarti di finale (2014 perse da Cibulkova e 2015 da Makarova, beccando in entrambe le circostanze un 6-0), ma non è così, anzi gli errori aumentano e Rogers vince il secondo parziale con un netto 6-1. Una vittoria convincente e senza sbavature quella della ragazza di Charleston, che in Australia è alla seconda partecipazione nel tabellone principale e per la prima volta supera il primo turno. Già la sconfitta a Shenzhen contro la Siniakova aveva lasciato qualche dubbio sulle condizioni psicofisiche della Halep che infatti a fine match ha detto di essere stata condizionata dal problema di tendinite al ginocchio destro che la tormenta dallo scorso ottobre. In ogni caso la giocatrice rumena dovrà necessariamente lavorare sul servizio e sui suoi colpi da fondo che hanno perso precisione e penetrazione
[13] V. Williams b. K. Kozlova 7-6(5) 7-5 (Corrado Boscolo Zemelo)
Secondo incontro sulla Rod Laver Arena. Venus, al ritorno dopo l’infortunio patito ad Auckland, incontra la n° 98 WTA già sfidata agli US Open 2016, dove batté la giovane ucraina con non poche difficoltà al terzo set. Parte Venus al servizio ma è Kozlova che scatta meglio dai blocchi: subito break alla seconda occasione utile e allungo: 3-1. Diverse smorzate da parte dell’ucraina, con Williams che tenta spesso di chiudere a rete e impatta sul 4-4. Girandola di break che porta le giocatrici sul 6-6, che consegna il set all’americana per 7 punti a 5. Secondo set che vede partire meglio Venus: 2-1 e servizio. Un game sciagurato della 37enne al servizio richiama in partita l’avversaria, che va avanti 4 giochi a 3. Equilibrio fino al 5 pari, dove Kozlova perde il filo del gioco e pure il servizio: Venus non tentenna e porta a casa la partita al primo match point, nonostante 48 errori non forzati. La testa di serie numero 13 al secondo turno sfiderà la vincente tra Kurumi Nara e Stefanie Voegele.
Bouchard b. L. Chirico 6-0 6-4 (Michele Trabace)
Ultimo incontro di giornata sulla Margaret Court Arena tra Eugenie Bouchard (numero 47 WTA) e Louisa Chirico (statunitense numero 65 WTA). La canadese, dopo le recenti dichiarazioni sulle presunte minacce ricevute e il timore di aggressioni, inizia il suo torneo vincendo in scioltezza il primo set per 6-0 concedendo alla sua avversaria solo 7 punti in 18 minuti di gioco. Secondo parziale che si sviluppa con la semifinalista a Melbourne dell’edizione 2014 che va avanti 4 a 1, si rilassa facendo risalire la Chirico ma chiude, senza ulteriori patemi, la sua contesa al primo match point con il punteggio di 6-4 in nemmeno un’ora di partita. Per la Bouchard 22 colpi vincenti e 15 errori non forzati. Prossima avversaria la cinese Peng in una parte di tabellone in cui sono cadute alcune teste di serie.
[11] E. Svitolina b. G. Voskoboeva 6-0 6-2 (Matteo Polimanti)
Primo turno agevole per la testa di serie numero 11 Elina Svitolina, che dispone in due facili set della trentaduenne kazaka Galina Voskoboeva, attualmente numero 274 delle classifiche mondiali, entrata in tabellone grazie all’utilizzo del ranking protetto, dopo il grave infortunio al piede del 2015 che la costrinse ad un lunghissimo stop.
Primo parziale perfetto per la ventiduenne di Odessa, seguita dal suo nuovo team composto dalla coppia Thierry Ascione e Gabriel Urpi (ex allenatore della Pennetta), che non lascia nemmeno un gioco alla Voskoboeva, incapace di tenere il ritmo imposto da fondo dalla Svitolina; i primi 3 game, molto combattuti, si risolvono tutti ai vantaggi, tuttavia, nei momenti topici, la kazaka commette troppi errori gratuiti soprattutto con il dritto, disastroso quest’oggi. Il primo set si conclude in 38 minuti con un pesante 6-0 che lascia presagire la superiorità netta della numero 13 del mondo. Fioca reazione della Voskoboeva ad inizio secondo set, che prova a variare il suo gioco cercando di impensierire la sua avversaria anche con qualche discesa a rete, ma la Svitolina, concentratissima, non si lascia sorprendere e si porta agevolmente sul 5-1; nel settimo gioco la trentaduenne kazaka, riesce a tenere per la prima volta il servizio a zero, ma al cambio di campo la Svitolina non trema e chiude in 1 ora e 7 minuti, con un roboante 6-0 6-2. Per l’ucraina, che già aveva dimostrato di essere in forma due settimane fa a Brisbane, secondo turno contro l’americana Julia Boserup, in una parte di tabellone resa più agevole dalla sconfitta a sorpresa della testa di serie numero 4 Simona Halep.
[10] C. Suarez Navarro b. J. Cepelova 6-2 6-2 (Diego Serra)
Vince facile in due set Carla Suarez Navarro, numero 12 della WTA, contro Jana Cepelova, numero 102 del mondo. Nessun precedente tra le due giocatrici. Primo set con inizio disastroso della giocatrice slovacca, brekkata già nel secondo game, e servizio perso a zero. Non meglio nel quarto game, altro break spagnolo e Cepelova che fa fatica quasi a rimandare oltre la rete la palla. Troppo alto il ritmo imposto dalla spagnola. Ovvio che nel settimo game ci sia già il primo set point per Carla, che però viene fallito e anzi è brava Cepelova a strappare la battuta alla spagnola e a infliggerle un break. Set chiuso però nel game successivo, con tre palle break per Suarez Navarro che chiude il set. Secondo set più equilibrato, si gioca bene fino al sesto game, dove Jena di nuovo si disunisce e perde il servizio. Le energie per la slovacca sono finite, nell’ottavo game prova a difendere il proprio servizio ai vantaggi, ma cede break e match. Per Suarez Navarro ora l’incontro con Cirstea.
Gli altri incontri (Diego Serra)
Primo turno in Australia che continua a mietere vittime illustri. Esce di scena anche Kiki Bertens, numero 22 WTA, contro Varvara Lepchenko, numero 88 del mondo. Primo set equilibrato, con due break per parte, e undicesimo game particolarmente spettacolare, con Lepchenko che si difende con successo da 5 palle break. Brava poi Varvara ad attaccare il servizio avversario nel game successivo e a portarsi a casa il set. Secondo set con un paio di break, gioco in parità che porta dritto al tiebreak. Bertens oggi davvero non ha la misura dei colpi, sbaglia tanto concedendo a Lepchenko 4 minibreak, sfruttati. Fuori anche Daria Kasatkina, numero 23 WTA contro Shuai Peng. Daria gioca un primo set da incubo, non tiene un servizio, si fa brekkare 3 volte, in pratica non scende in campo. Inizia meglio il secondo set per la giocatrice russa che brekka Peng nel primo game, poi dopo che le giocatrici si scambiate per due volte la battuta, si arriva al dodicesimo game, e servizio Kasatkina. Daria perde però la battuta a zero, dimostrando che non è giornata e trascinando il match al tiebreak. Peng gioca meglio e si porta a casa la partita, per tre minibreak a due. Vince anche Jelena Jankovic contro Laura Siegemund in tre set, in una bella partita. Jelena gioca uno splendido primo set, infligge tre break all’avversaria per poi subirne il ritorno nel secondo set, chiuso con lo stesso punteggio, e Jelena che appare un po’ sulle gambe. Decide tutto il terzo set, con tre break a due a decidere la partita per la serba. Oggi Laura davvero in difficoltà con il servizio, che ha funzionato per un solo set. Brava Jelena a non mollare e a non sconfortarsi dopo il secondo set boccheggiante.
Risultati:
S. Rogers b. [4] S. Halep 6-3 6-1
[13] V. Williams b. K. Kozlova 7-6(5) 7-5
[1] A. Kerber b. L. Tsurenko 6-2 5-7 6-2
[7] G. Muguruza b. M. Erakovic 7-5 6-4
C. Vandeweghe b. [15] R. Vinci 6-1 7-6(3)
E. Bouchard b. L. Chirico 6-0 6-4
[WC] A. Barty b. A. Beck 6-4 7-5
[8] S. Kuznetsova b. M. Duque-Marino 6-0 6-1
[Q] M. Barthel b. [WC] D. Aiava 6-3 7-6(4)
[10] C. Suarez Navarro b. J. Cepelova 6-2 6-2
[20] S. Zhang b. [Q] A. Sasnovich 6-0 6-3
[11] E. Svitolina b. G. Voskoboeva 6-0 6-2
[32] A. Sevastova b. N. Hibino 6-4 rit.
[Q] C. Witthoeft b. E. Hozumi 7-5 7-6
Y.Y. Duan b. [Q] R. Sramkova 6-3 6-4
[Q] S. Voegele b. K. Nara 2-6 6-2 6-3
J. Jankovic b. [26] L. Siegemund 6-1 1-6 6-4
P. Parmentier b. M. Doi 7-5 7-5
S. Crawford b. L. Davis 4-6 6-3 6-0
K. Kucova b. C. Mchale 6-4 6-0
A. Riske b. M. Brengle 6-3 7-5
S. Cirstea b. I. Khromacheva 6-2 6-1
V. Lepchenko b. [19] K. Bertens 7-5 7-6(5)
[WC] J. Fourlis b. A. Tatashvili 6-4 6-3
[29] M. Puig b. P.M. Tig 6-0 6-1
[24] A. Pavlyuchenkova b. E. Rodina 6-1 7-6(2)
Kr. Pliskova b. V. Golubic 6-3 2-6 6-4
J. Goerges b. K. Siniakova 3-6 6-3 6-4
S. Peng b. [23] D. Kasatkina 6-0 7-6(5)
[27] I.C. Begu b. Y. Shvedova 5-7 6-3 6-4
[Q] J. Boserup b. F. Schiavone 6-2 6-4
[Q] N. Vikhlyantseva b. V. King 6-3 6-2
AO: Federer c’è, ma va a corrente alternata. Melzer s’inchina
AO: Murray ok. Janowicz si scioglie con Cilic. Solito esordio di Wawrinka
AO: Lorenzi e Seppi avanti. Fuori Vinci e Schiavone, forfait Vanni [AUDIO]