AO: il futuro può attendere, Nadal spegne Zverev al quinto set

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AO: il futuro può attendere, Nadal spegne Zverev al quinto set

MELBOURNE – Lo spagnolo torna a vincere una partita al quinto set dopo 3 sconfitte consecutive (ultima vittoria contro Smyczek, AO 2015). Il tedesco due volte avanti di un set, crolla fisicamente nel finale

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dal nostro inviato a Melbourne

[9] R. Nadal b. [24] A. Zverev 4-6 6-3 6-7(5) 6-3 6-2

Stat Nadal Zverev

In una Rod Laver Arena gremita di spetatori come fosse una finale, alle 16 ora locale entrano in campo, applauditissimi, il tedesco Alexander “Sascha” Zverev, (19 anni, 24 ATP), e lo spagnolo Rafael Nadal (30 anni, 9 ATP), per il loro incontro di terzo turno. L’unico precedente è l’ottavo di finale dell’anno scorso a Indian Wells, vinto da Nadal, in cui Zverev fallì un match point sbagliando una volée facilissima da sopra la rete. Il pomeriggio a Melbourne Park è assolato ma non caldo, le condizioni di gioco sono ideali.

Inizia Nadal al servizio, ma viene subito investito dalla prepotenza dei colpi di Zverev, che sul 30-40 ottiene subito il break con un gran recupero con il rovescio tagliato. Conferma il vantaggio il tedesco tenendo la battuta, 2-0. Avvio impressionante di Sascha, lo score registra 5 vincenti netti in due game, Nadal incolpevole fino a qui. Di nuovo a rischio il servizio dello spagnolo nel terzo gioco, piovono dritti di Zverev oltre i 160 kmh, è bravissimo Rafa a reggere di grinta, annullare una palla del potenziale secondo break, e a muovere il punteggio, 2-1. Oltre che con le bombe da fondo, Sascha serve pesantissimo e preciso, 3-1 per lui. Sembra entrato in partita anche lo spagnolo ora, senza ulteriori problemi tiene la battuta del 3-2, ma così fa anche Zverev, 4-2. Quel break iniziale rischia di pesare in questo set. A zero Nadal conquista il settimo game, 4-3, il gioco va via veloce, gli scambi lunghi sono pochissimi. La sicurezza del tedesco è disarmante, i primi due punti del game successivo sono un ace e un servizio vincente, tirati con la seconda palla, però. Che roba. Tenta di variare Rafa stringendo i dritti in top-spin e alzando il rovescio per ottenere profondità, ma Zverev sale 5-3 piuttosto agevolmente. Poco dopo, trova il 30-40, e il set point, ma il gran dritto a uscire dello spagnolo lo annulla, poi buon servizio e pressione ancora col dritto, e Nadal accorcia sul 5-4. Sono passati esattamente 40 minuti quando per Sascha arriva il primo momento della verità. Chiamato a servire per chiudere il parziale, Zverev picchia come un fabbro, va 40-30 e secondo set point, ma sbaglia un rovescio in lunghezza. Gran attacco di dritto, poi scambio duro (uno dei pochi), errore di Nadal col dritto, ed è 6-4 Zverev in tre quarti d’ora giusti.

Si scuote Rafa al servizio in apertura di secondo parziale, tiene a zero spingendo bene, solido anche Sascha, 1-1. Sta salendo il livello del match, finora piuttosto scarno, ma quando in campo c’è uno che tira così forte, è difficile avere scambi manovrati. Ma Nadal è definitivamente entrato in partita, sale 2-1 tenendo ancora in sicurezza la battuta, e poi difendendo e contrattaccando di par suo si prende il 15-40 e due palle break: basta la prima, è 3-1 Rafa. Sbaglia diversi colpi ora Zverev, ma è merito di Rafa, che ha trovato le misure, ribatte palla su palla, e affonda finalmente convinto. Arriva il 4-1 per lui, tiene anche il tedesco, 4-2, giocano bene tutti e due. Lo spagnolo tiene a 30, 5-2, ora Sascha appare innervosito, commette un doppio fallo, è 0-30, poco dopo è 30-40 e set point Nadal. Brutta però la risposta alla seconda palla di Rafa, poi gran volée dorsale di Zverev seguita da un bel lungolinea di rovescio, e il tedesco accorcia per il 3-5. Tocca a Nadal ora chiudere con il servizio, l’esperienza dello spagnolo qui si vede tutta, attacca, difende, poi contrattacca a ripetizione (divertente un lob altissimo di Zverev con conseguente smash a rimbalzo di Rafa), va 40-0, e chiude alla prima occasione. 6-3 e un set pari, il risultato è giusto per quanto messo in campo dai giocatori finora. Zverev tira a far male con entrambi i fondamentali, e data la qualità del rovescio e la sua altezza, non soffre più di tanto i topponi in cross di Nadal, che lo sa e infatti non insiste più del necessario da quel lato, accettando il rischio di scatenare i drittoni dell’avversario, ma controllando così molto meglio il centro del campo. Gran testa e gran tattica Rafa, ma non lo scopriamo certo adesso.

Molto equilibrio in questo momento, inizia alla battuta Zverev il terzo set, tengono il servizio entrambi per l’1-1, spingendo bene, il pubblico si diverte tantissimo, con un’ovvia preferenza per Nadal, amato forse solo un po’ meno di Federer da queste parti. Standing ovation per un paio di scambi tiratissimi e spettacolari nel terzo gioco, vinti entrambi da Rafa, ma a furia di botte con il servizio e accelerazioni sia di dritto che di rovescio Sascha dopo tre parità tiene e sale 2-1. Il campo ora è esattamente per metà all’ombra, il che può risultare fastidioso. A 15 conquista il quarto game Nadal, con tanto di bella palla corta in contropiede, 2-2, l’impressione è che, bombardamento costante di Zverev a parte, Rafa stia prendendo il controllo del match sempre di più. Senza scossoni per chi serve si arriva comunque al 4 pari, il canovaccio tattico dal match adesso è definito, Sascha spinge anche rischiando e sbagliando, Rafa contrattacca e manovra, il livello è alto, l’equilibrio è sottile, è molto probabile che gran parte della partita sarà decisa dall’esito di questo set. Bravo Zverev a prendersi il 5-4, tocca a Nadal servire per salvare il parziale. Concentrato e attento Rafa agguanta il 5 pari, continua a servire come un treno Sascha per il 6-5, tiene ancora Nadal ed è tie-break. Servizio vincente Zverev, 1-0, passante Nadal, 1-1 (ingenuo a rete qui Sascha), errore Nadal, 2-1 e minibreak, errore Zverev, 2-2, sciocchezza a rete Zverev (volée di dritto orribile), 3-2 e minibreak, attacco di dritto Zverev, 3-3, tracciante di rovescio Zverev, 4-3 e minibreak, altra sciocchezza a rete Zverev, 4-4 (con un minimo di attenzione al volo avrebbe già chiuso il set), finalmente smash definitivo Zverev, 5-4, drittone in cross Nadal, 5-5, bomba esterna di dritto Zverev, 6-5 e minibreak, missile in cross di rovescio Zverev, ed è 7-6 e due set a uno per lui. La cosa notevole è che Sascha abbia portato a casa un tie-break in cui ha regalato netti, non c’è altro termine, ben tre punti a Rafa con altrettante chiusure veramente facili mancate a rete. Non è un bel segnale per lo spagnolo, in effetti.

Al via il quarto set, Nadal al servizio, lo spagnolo reagisce al tie break perso con grinta e rabbia, tiene la battuta, 1-0, poi spinge e pressa, va 0-40 e tre palle break, si salva con bravura Zverev, tirando come al solito servizio e dritto, parità, poi smash Nadal, quarta palla break, ed errore di dritto di Sascha, 2-0. Ancora con autorità Rafa tiene a 15, 3-0, gran scossone dello spagnolo, che agonista. Buon game alla battuta del tedesco, 3-1, che poi si conquista il 30-40 e la palla del contro-break, sfumata, e dopo altre due parità Nadal sale 4-1. Era un game importantissimo, potrebbe decidere il set, Zverev lo sa e guarda il suo angolo con espressione furibonda. Difende e appena può spinge Rafa, trascinando ai vantaggi Sascha, e arrivando a palla break, cancellata dall’ace del tedesco. Nuovo vantaggio esterno e altra palla break, splendido Zverev con il rovescio lungolinea, annullata anche questa, poi ancora un paio di bastonate con la battuta di Sascha che si prende il 2-4 e rimane in vita nel parziale. Stanno dando tutto adesso, e si vede, bella intensità. La pressione di Zverev aumenta ancora, ogni palla è tirata a tutto braccio, ma Rafa c’è, e sul 30 pari piazza una “veronica” con annesso fist-pump che fa tremare lo stadio per gli applausi. Il tedesco non molla, ancora parità, poi di nuovo Rafa bene a rete, vantaggio suo, e 5-2. A zero tiene Sascha, che non molla, 5-3. Il momento è decisivo se ce n’è uno. Nadal rimane solido, va 40-30 e set point, e con un gran ace centrale forza la partita al quinto set, 6-3 per lui.

Le statistiche dopo 4 set dicono 136 punti Nadal, 122 Zverev, 2 break a 1 per Nadal, saldo vincenti-errori +6 Nadal (33-27), -15 Zverev (45-60). I numeri principali sono a favore dello spagnolo, ma il punteggio è come fosse zero a zero. Ci si gioca tutto adesso.

A confermare la tendenza statistica, Rafa ricomincia bello convinto, e brekka a 15 Sascha nel primo game, non smette di pressare, e sale 2-0, siamo nella proverbiale fase “pilota automatico” dello spagnolo, per Zverev si fa sempre più dura. Ma il ragazzo ha personalità, reagisce e tiene un buon game di battuta, 2-1, però l’ultima volta che ha strappato il servizio allo spagnolo è stato nel primo game in assoluto della partita, tre ore e mezza fa. Continua giustamente a provarci Sascha, pressa, incassa un errore di dritto di Nadal, ed è 0-40, tre palle per riaprire il match. Sfuma la prima con una steccata, dritto vincente Rafa ad annullare la seconda, ma il dritto che scappa lungo allo spagnolo sul 30-40 consegna il game a Zverev, 2-2. Tutto da rifare. Ai vantaggi il quinto game, sulla seconda parità brutto doppio fallo Sascha e palla break Nadal, annullata pressando di dritto, poi però lo stesso dritto sfugge largo al tedesco, secondo vantaggio esterno, ma è lo splendido rovescio in cross a toglierlo dai guai stavolta. Nel punto successivo, lo scambio più lungo della partita, una scazzottata di 37 colpi, che vince Zverev, ma che lo lascia con un inizio di crampi, la gamba destra quasi bloccata. Stringe i denti Sascha, ma sbaglia ancora una chiusura in avanti, poi un dritto lungo consegna dopo 16 punti l’importantissimo (e probabilmente decisivo, viste le condizioni fisiche del tedesco) break a Rafa, 3-2 per lui.

Massaggiatore in campo durante la pausa, Zverev non si siede. Nella boxe, sarebbe KO tecnico. Quasi fermo ora il povero Sascha, in un attimo Nadal sale 4-2, siamo a 3 ore e 52 minuti, c’è aria di conto alla rovescia. Ci prova con coraggio Zverev, tira tutto, annulla con grandi accelerazioni due palle del 5-2 Nadal, pare anche sciogliersi un po’ dall’irrigidimento muscolare, si conquista anche due palle del game, ma Rafa ha addentato la preda e con (giusta) cattiveria agonistica affonda colpi angolati, piazza una bella palla corta, e alla terza opportunità (e dopo 18 punti) si prende il break che sancisce di fatto l’esito del match, 5-2 e servizio per lui. Sascha non si siede al cambio di campo, ha il viso provato e affranto. Quando scoccano le 4 ore e 6 minuti di grandissima battaglia, sul 40-15, Nadal aggredisce e chiude il drittone esterno che lo manda agli ottavi di finale, contro Gael Monfils, i precedenti sono 12-2 in favore di Rafa.

Bella prestazione di entrambi, vinta di fisico e testa da un Rafa ritrovato a livelli buoni se non ottimi.

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