Nuovo giro, nuova corsa. Riparte come ogni settimana il circuito Challenger, con ben cinque tornei: Glasgow, Seoul, Ostrava, Puerto Vallarta e Savannah. Non ci sono italiani in Corea e Messico, mentre sono nove quelli impegnati negli altri tre tornei (uno negli Stati Uniti, tre in Repubblica Ceca e cinque in Gran Bretagna).

GLASGOW (Gran Bretagna. €85,000. Hard)

Il torneo di Glasgow segnava il ritorno alle competizioni di Daniel Evans, dopo la squalifica di un anno per doping (cocaina). Il britannico, che in un’intervista rilasciata pochi giorni si era cimentato in un sincero mea culpa, aveva ricevuto una wild card per il torneo di qualificazione. Superato il torneo cadetto battendo prima Edward Corrie e poi Sam Barry, all’esordio nel tabellone principale si è trovato di fronte l’ottavo favorito del seeding, l’austriaco Lucas Miedler, che lo ha sconfitto con il punteggio di 2-6 6-2 6-4. La lunga assenza dalle competizioni si è fatta sentire per Evans, che si è detto comunque positivo: “Non sono dispiaciuto, è stato un buon match, lui è un giocatore migliore del suo ranking ed è stato un incontro di buon livello. Ero un po’ stanco all’inizio del terzo set, ho perso il servizio, ero un po’ arrugginito. Ma ho giocato davvero una buona partita, probabilmente la migliore tra quelle disputate in questi giorni. Ho iniziato a sentire bene la palla e non vedo l’ora di poter giocare di nuovo“.

Spostandoci sul capitolo italiani, sono come detto cinque gli azzurri al via, o per meglio dire, erano. La pattuglia azzurra registra infatti una prima inevitabile perdita al primo turno: Riccardo Bellotti (entrato in tabellone con il ranking protetto) è stato sconfitto all’esordio dal quarto favorito del seeding Matteo Viola (6-1 6-2 il punteggio finale). Viola al secondo turno potrebbe fronteggiare un altro derby, se Gianluca Mager dovesse uscire vincitore dal suo incontro di primo turno contro lo statunitense JC Aragone. Gli ultimi due azzurri presenti in tabellone sono Luca Vanni (sfiderà Yannick Jankovits all’esordio) e Alessandro Bega, che proverà a confermare anche a livello Challenger gli ottimi risultati raggiunti quest’anno nei Futures (tre titoli conquistati, di cui due consecutivi nelle ultime due settimane). Al debutto se la vedrà con il qualificato tedesco Robin Kern (424 del mondo). A guidare il seeding è Lukas Lacko (104 del ranking), seguono Nikola Milojevic (2), David Guez (3), Viola (4), Bernabbe Zapata Miralles (5), Kaichi Uchida (6), Marek Jaloviec (7, già eliminato), chiude Miedler (8).

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SEOUL (Corea del Sud. $100,000+H. Hard)

Nessun italiano presente sul ‘decoturf’ coreano. Ai primi tre posti del seeding ci sono però tre giocatori compresi tra i primi 100 del mondo: Vasek Pospisil (1), Dudi Sela (2) e Jordan Thompson (3). Già fuori l’israeliano, battuto al primo turno dal cinese Di Wu, vittoriosi invece il primo e terzo favorito del seeding. Testa di serie numero 4 è il veterano Yen-Hsun Lu (34 anni, 109 del ranking), già al secondo turno grazie alla vittoria all’esordio per 6-4 6-1 contro l’australiano Maverick Banes, così come Mackenzie McDonald (5), Go Soeda (6) e Jason Jung (7). Eliminato al primo turno l’ottavo favorito del seeding Tatsuma Ito (6-4 3-6 6-1 per Tomislav Brkic).

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OSTRAVA (Repubblica Ceca. €64,000+H. Terra rossa)

Lorenzo Giustino, Matteo Donati e Gianluigi Quinzi sono i tre azzurri presenti sulla terra rossa di Ostrava. Gianluigi, reduce dal primo successo in carriera a livello Challenger ottenuto sui campi di Francavilla al Mare, affronterà al debutto il francese Gleb Sakharov (189 del mondo e quarto favorito del seeding) in una sfida inedita. In caso di vittoria se la vedrà con Lorenzo Giustino, che si è già guadagnato l’accesso al secondo turno superando all’esordio in due set la wild card Patrik Rikl. Matteo Donati debutterà invece contro il qualificato francese Evan Furness (19 anni, 476 del mondo). A guidare il seeding è Ruben Bemelmans (106 del ranking), poi Sergiy Stakhovsky (2), Attila Balazs (3), il già citato Sakharov (4), Benjamin Bonzi (5), Goncalo Oliveira (6), Adam Pavlasek (7) e Sumit Nagal (8).

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PUERTO VALLARTA (Messico. $75,000+H. Hard)

Oltre come detto all’assenza di italiani, non ci sono in tabellone giocatori classificati tra i primi 100 del mondo. Il tennista con ranking più alto è il 32enne spagnolo Adrian Menendez-Maceiras, numero 148 del mondo. Seguono nel seeding Victor Estrella Burgos (2), Kevin King (3), Christopher Eubanks (4, reduce dal successo nel Challenger di Leon, sempre in Messico, il primo della sua carriera), Danilo Petrovic (5), Alexander Sarkissian (6), Jose Hernandez-Fernandez (7, già al secondo turno) e Roberto Quiroz (8).

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SAVANNAH (USA. $75,000. Terra verde)

Andrea Arnaboldi è l’unico italiano presente sulla terra verde americana (torneo che sarà decisivo ai fini dell’assegnazione dell’invito per il Roland Garros tramite il wild card challenge). L’azzurro è sopravvissuto alla maratona all’esordio contro il 20enne australiano Akira Santillan (3-6 6-1 7-6 dopo 2 ore e 27 minuti di gioco). Al secondo turno se la vedrà con Christian Harrison, che al primo turno ha superato Blaz Rola, sesto favorito del seeding. A guidare il seeding è Denis Kudla (117 del mondo), seguito da Peter Polansky (2), Donald Young (3), Henri Laaksonen (4), Michael Mmoh (5), Hugo Dellien (7, già al secondo turno) e Evan King (8). Oltre a Blaz Rola (6), eliminato al primo turno anche il secondo favorito del seeding Polansky, nettamente battuto dal brasiliano Thomaz Bellucci (6-3 6-1).

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