“Cari amici vi scrivo per annunciarvi a malincuore la fine del mio 2018: un anno meraviglioso per successi sportivi e posizione in classifica, un po’ meno per quanto riguarda infortuni e fisico“. E conseguenti ritiri, aggiungeremmo noi, ben tredici nel corso della stagione. Il rapporto di Rafa Nadal con il cemento è stato per tutto l’anno parecchio problematico: la tabella qui sopra rende plastica l’idiosincrasia provata dal fenomeno di Manacor nei confronti delle superfici dure nel corso degli ultimi mesi, e i dati fanno piuttosto impressione: in dodici tentativi da Brisbane a Bercy, solo in un’occasione, a Toronto, peraltro vincente, egli ha portato a termine il torneo. Non fosse inscritta su pietra, anzi, su cemento, nel santuario delle banalità, occorrerebbe sfoderare la locuzione “stagione maledetta”.
“Ho fatto tutto quanto è stato possibile sperando fino all’ultimo minuto di poter giocare a Parigi e a Londra, ma purtroppo il mio fisico si è messo di traverso. La settimana scorsa gli addominali mi hanno costretto a saltare Bercy e, visto che con ogni probabilità non avrei recuperato in tempo per le Finals, ho deciso di approfittarne e sottopormi a un piccolo intervento alla caviglia per rimuovere un frammento osseo – Rafa è sotto i ferri proprio in questi minuti -, dunque è giunto il momento di fermarsi“. Nadal, che a Londra sarebbe stato il secondo favorito e che, prima della fine dell’anno, avrebbe ancora in programma di presenziare alla controversa esibizione saudita insieme a Novak Djokovic a pochi giorni dal Natale, è il secondo avente diritto dopo Juan Martin del Potro a rinunciare al gran galà di fine anno: il suo posto tra i magnifici otto verrà preso da John Isner.
Il ritiro preventivo del maiorchino, com’è ovvio, avrà delle ricadute a catena anche sul parco delle riserve londinesi. La prima diventa a questo punto il caldissimo Khachanov appena visto dominare nella Ville Lumière, mentre la seconda sarà Borna Coric, il quale avrebbe confermato al connazionale giornalista Vladimir Zrinjski l’intenzione di volare a Londra domani. Fugati dunque i dubbi di quanti ipotizzavano una sua possibile rinuncia al fine di preparare con più calma la finale di Davis a Lille in programma a partire da venerdì 23 novembre, e spente sul nascere le eventuali speranze di Fognini, che in classifica segue Borna, di volare a Londra al posto del giovane croato, anche se occorre specificare che Fabio aveva già ufficializzato la conclusione della propria stagione al termine dell’ultimo Masters 1000 stagionale: se c’è un’altra caviglia che ha bisogno di riposo è proprio la sua.
Borna Coric just confirmed to me that he will be travelling to London tomorrow.
Him including (2nd alternative), Croatia will have a total of four players at the ATP Finals: @cilic_marin @borna_coric @NMektic and Mate Pavic— Vladimir Zrinjski (@vzrinjski) November 5, 2018