Safarova si fa male, salta l'Australian Open e posticipa il ritiro

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Safarova si fa male, salta l’Australian Open e posticipa il ritiro

Intenzionata a lasciare il tennis dopo lo Slam australiano, una tendinite al (solito) polso costringerà la giocatrice ceca a scegliere un nuovo teatro per il suo ritiro. “Vi farò sapere presto quando e dove”

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Il polso non smette di tormentare Lucie Safarova anche adesso che la scelta di lasciare il tennis è stata ormai ufficializzata. In quella discreta conferenza stampa tenuta a Praga durante la finale di Fed Cup, la giocatrice ceca aveva annunciato, contestualmente al ritiro, la sua intenzione di chiudere disputando l’Australian Open per l’ultima volta. Avrebbe voluto giocare sia il singolare che il doppio, ma un tendinite al polso infortunato da più di un anno – una delle cause principali della sua decisione di appendere la racchetta al chiodo – l’ha costretta a cancellare il suo nome dalle liste dello Slam australiano.

La sua 105esima posizione nel ranking WTA non le aveva permesso di entrare direttamente nell’entry list del tabellone di singolare, ma la speranza di riuscire a introfularsi a seguito di qualche rinuncia – era quarta nella lista delle alternates – o per mezzo di un invito l’aveva convinta a non iscriversi al torneo di qualificazione. In attesa di ulteriori sviluppi aveva concordato di giocare il doppio con Barbora Strycova, ma pochi giorni fa tutto è saltato a causa delle sue precarie condizioni fisiche. Niente singolare, niente doppio ma la carriera non si chiuderà con il quindici perso a Quebec City contro Ons Jabeur: Lucie vuole ritirarsi sul campo.

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“Purtroppo non andrò in Australia per dire addio al tennis come avevo pianificato a causa di un infortunio al polso. Sono molto triste perché ero molto eccitata all’idea di giocare il doppio assieme a Barbora Strycova. Voglio ancora salutare il tennis sul campo e vi farò sapere presto quando e dove accadrà

 

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WTA Pechino, qualificazioni: Bronzetti a un passo dal tabellone principale, battuta la canadese Marino

La 24enne di Villa Verucchio avanti in tre set. Sabato si giocherà un posto nel tabellone principale del China Open

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Lucia Bronzetti - Bad Homburg 2023 (Twitter @federtennis)
Lucia Bronzetti - Bad Homburg 2023 (Twitter @federtennis)

Lucia Bronzetti è a un passo dal tabellone principale del China Open. La 24enne riminese di Villa Verucchio, reduce dalla sconfitta nei quarti di Ningbo avvenuta solo ieri, ha battuto all’esordio per 6-4 1-6 6-2, in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, la canadese Rebecca Marino (entrata in tabellone al posto della tedesca Laura Siegemund)

Una partita sudata per Lucia quella contro Marino, risolta solo al terzo set. Il primo parziale vede una Bronzetti intraprendente, spinta da un ottimo rendimento con la prima palla. Pronti via la riminese si porta avanti 3-0 con doppio break. Nonostante la canadese ne recuperi uno Bronzetti è brava ad amministrare il vantaggio per chiudere 6-4 il primo set. Nella ripresa Marino è molto più centrata e decisamente più incisiva in battuta. Bronzetti accusa il colpo e cede il set per 6-1 grazie al doppio break canadese. L’epilogo dell’incontro è a tinte tricolori: Lucia torna a macinare punti al servizio, ritrovando l’ispirazione del primo set. Sono due i break che le regalano il passaggio del turno di qualificazione, nel quarto e nell’ottavo gioco. La 24enne vince ancora contro Marino dopo averla già battuta al primo turno del WTA 125 di Chicago lo scorso agosto.

Sabato Bronzetti si giocherà l’ingresso nel tabellone principale o con la tedesca Tamara Korpatsch, n.107 del ranking, o con la statunitense Ashlyn Krueger, n.75 WTA, che un paio di settimane fa ad Osaka ha conquistato il suo primo trofeo nel circuito maggiore

 

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ATP Pechino: Medvedev rullo compressore, Rune senza problemi con Auger-Aliassime, Dimitrov salvo per miracolo

Nei primi turni del China Open Daniil Medvedev lascia solo tre games a Tommy Paul. Holger Rune non concede palle break a Félix Auger-Aliassime, mentre Grigor Dimitrov ribalta uno svantaggio di 2-6, 1-5 con Mackenzie McDonald

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Daniil Medvedev - Pechino 2023 (Twitter @atptour)
Daniil Medvedev - Pechino 2023 (Twitter @atptour)

Tante teste di serie in campo e incontri di alto livello nei primi match della seconda giornata del China Open a Pechino. Oltre a Jannik Sinner, vincitore su Evans, erano impegnati il n° 3 e il n° 4 del mondo – Daniil Medvedev e Holger Rune – e Grigor Dimitrov, che ha ribaltato un incontro praticamente perso. Ma andiamo nel dettaglio ad analizzare le singole sfide.

[2] D. Medvedev b. T. Paul 6-2 6-1

Nessun problema per la testa di serie n° 2 Daniil Medvedev contro Tommy Paul, in un duello che da pronostico avrebbe dovuto essere molto più equilibrato di quello che poi è effettivamente stato, visto che Paul è comunque il n° 13 del mondo. E invece una partita non c’è mai stata, come testimoniano i tre miseri games racimolati dall’americano nell’ora e 21 minuti di sfida.

Il russo ha giocato in modo semplicemente perfetto commettendo in totale solo 3 errori non forzati, peraltro condensati in apertura, quando ha perso il servizio nel primo game. Da lì in avanti, Daniil ha cambiato decisamente marcia, conquistando il 39esimo successo sul cemento nel 2023 – nessuno come lui – e assicurandosi l’avanzamento al secondo turno dove ad aspettarlo c’era già Alex De Minaur, con il quale è in vantaggio per 5-2 nei precedenti (1-1 in questa stagione).

“Ho disputato un ottimo incontro” – ha dichiarato Medvedev a caldo – “l’inizio partita non è stato facile, ma non lo è mai quando giochi un primo turno in un’altra parte del mondo contro un avversario forte. Forse lui si è trovato ancor più in difficoltà di me perché veniva dalla Laver Cup a Vancouver”.

G. Dimitrov b. [WC] M. McDonald 2-6 7-6(4) 6-1

È salvo per miracolo Grigor Dimitrov dopo il primo turno contro Mackenzie McDonald. Il bulgaro, che ha da poco raggiunto il traguardo delle 400 vittorie in carriera, si è trovato sotto di un set e di due break, per poi risalire la china dal 6-2, 5-1 sotto. Uno score che lasciava poco spazio a repliche e un vero e proprio dominio della wild card americana per gran parte dell’incontro, ma poi i match vanno chiusi e se non lo fai rischi di subire un contraccolpo psicologico.

E da quel punteggio decisamente a favore lo statunitense avrebbe perso 12 dei successivi 14 games (tie-break del secondo set compreso), senza mai arrivare a match point e addirittura lasciando una volta a -0 e una volta a -15 i giochi in cui si è trovato a servire per avanzare al secondo turno.

E dopo un tie-break perso alla fine di un parziale che sembrava conquistato, il contraccolpo psicologico non è così inusuale, come testimonia il netto 6-1 del terzo set per il bulgaro.

[3] H. Rune b. F. Auger-Aliassime 6-4 6-4

L’avversario di secondo turno per Dimitrov sarà Holger Rune, che ha sconfitto per 6-4 6-4 senza mai concedere palle break il n° 15 ATP Félix Auger-Aliassime. Il canadese sembrava essere in ripresa dopo aver dato segnali incoraggianti in Laver Cup, ma quella è a questo punto da considerare come una parentesi positiva in un 2023 fin qui da dimenticare. Dopo il Masters 1000 di Indian Wells, dove ha raggiunto i quarti di finale, Félix ha vinto infatti solo 3 match dei successivi 14, perdendo fiducia torneo dopo torneo.

Rune era invece al rientro dopo i problemi fisici che lo hanno attanagliato nelle ultime settimane, e non può reputarsi sfortunato per aver trovato un rivale in un periodo di rottura prolungata. Contro Dimitrov per lui sarà probabilmente un’altra storia.

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WTA Tokyo, delusione Swiatek: perde in tre set da Kudermetova. Ecco chi va in semifinale

Veronika per la prima volta batte la polacca, un po’ spenta. Sarà derby con la connazionale. La n.4 al mondo lascia un solo game a Kasatkina

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Veronika Kudermetova - WTA Tokyo 2023 - Twitter (@WTA)

Venerdì dedicato ai quarti al WTA 500 di Tokyo: ecco come è andata. Sono Kudermetova-Pavlyuchenkova e Sakkari-Pegula le due semifinali.

[8] V. Kudermetova b. [1] I. Swiatek 6-2 2-6 6-4

Il Toray Pan Pacific Open 2023 è, e sarà ricordata, come una grande edizione, all’insegna di sorprese e nostalgia. Nostalgia dovuta in gran parte al ritiro di Misaki Doi, certo, ma anche (probabilmente) quella provata da Iga Swiatek verso la sensazione di vittoria, di dominio territoriale a cui aveva abituato il circuito dalla primavera del 2022 all’estate del 2023. Ora la polacca è tornata sul pianeta Terra, come dimostra la sconfitta maturata ai quarti di finale contro Veronika Kudermetova, giocatrice che aveva battuto 4 volte su 4 precedenti, senza mai perdere set. Stavolta è 6-2 2-6 6-4 il punteggio finale a favore della russa, che per la terza volta nel 2023 va a battere una top 5, dopo Pegula a Madrid e Sabalenka a Berlino. Un risultato certo inaspettato per la n.19 al mondo, anche alla luce del fatto che non vinceva partite consecutive (prima di questo torneo) da Berlino, a giugno, venendo da un periodo tutt’altro che brillante.

Quella fornita da Kudermetova è stata una prestazione tipica del suo tennis quando è in giornata, quindi solida, con un ritmo compassato e di palleggio paziente da fondo, tendendo “tranelli” all’avversaria per spingerla all’errore. E proprio così è andata nel primo set, in cui la polacca tante volte ha proprio preso male le misure al campo, sfornando una sequela di regali per Veronika con colpi fuori misura. Dopo il rientro nel match operato con un chirurgico secondo set, in cui si sono rivisti sprazzi della miglior versione della n.2 al mondo, il parziale decisivo è stato appannaggio di una grande Kudermetova. La russa, in larghissima parte per suo merito, ha preso possesso del campo, sin dal servizio, con colpi profondi e una tattica perfetta tra variazioni e accelerazioni per non far piantare Swiatek sulla riga di fondo campo e permetterle di picchiare. Così, strappando un decisivo break nel terzo game, la tds n.8 se lo è conservato fino in fondo per centrare la quinta semifinale del 2023 (record di 1-3, a Madrid e Doha perse proprio contro Swiatek). Torna inoltre in semifinale a Tokyo per il secondo anno di fila, ma stavolta disputerà un derby.

A. Pavlyuchenkova b. E. Alexandrova 6-2 7-5

La sua avversaria sarà infatti Anastasia Pavlyuchenkova, che non gioca una semifinale in tour dal Roland Garros 2021. La 32enne di Samara, dopo una serie di problemi fisici che l’hanno costretta a fermarsi quando era giunta al top della carriera, sta riprendendo pian piano la forma perduta. E lo ha dimostrato anche oggi, giocando un grande match, a tratti dominato, contro la connazionale Ekaterina Alexandrova, battuta per 6-2 7-5. Dopo un primo set in cui in campo c’è stata solo l’ex n.11 al mondo, l’attuale n.21 ha iniziato con gran grinta il secondo, trovando il break al primo game. Per sua sfortuna a poco è servito mantenerlo praticamente fino alla fine, arrivando sul 5-3, e servendo per il set sul 5-4. La maggior esperienza e la classe di Pavlyuchenkova hanno alla lunga avuto la meglio: con 4 game vinti di fila, dimostrandosi appieno padrona del campo, Anastasia ha ribaltato la situazione e portato a casa il match, nel tempo anche relativamente breve di 1h e 31. Questa semifinale le permetterà, da lunedì, di tornare almeno al n.62 al mondo, con un ranking sempre più in crescita. Sfiderà per la quinta volta Kudermetova, con i precedenti che sono sul 2-2, tutti sul cemento, l’ultimo vinto da Veronika a Dubai 2021.

[2] J. Pegula b. [6] D. Kasatkina 6-1 6-0

Molto meno da raccontare sull’altro quarto disputato, in cui Jessica Pegula ha praticamente disputato un allenamento contro Daria Kasatkina. 6-1 6-0 a favore della tds n.2, che assurge ora chiaramente a grande favorita per la vittoria finale. Una partita mai nata si potrebbe definire, quella vinta dall’americana, che dopo un break subito nel secondo gioco, ed essersi trovata sull’1-1, ha ingranato a dir poco la marcia. Undici game vinti di fila, il 76% di punti vinti in risposta, e la sola ora di gioco necessaria per chiudere la pratica, sono eloquenti manifesti della prestazione assurda della n.4 al mondo. E, al contempo, anche di una Dasha molto, molto scarica, brutta copia di quella vista finora in Giappone, e che torna a casa con tanto lavoro da fare. Pegula trova così invece la settima semifinale della stagione (2-4, con sconfitta in finale a Doha e vittoria del 1000 di Montreal), sesta sul cemento. Affronterà la vincente tra Maria Sakkari e Caroline Garcia. Ed inoltre, arrivando in finale a Tokyo, sarebbe matematicamente qualificata per il secondo anno di fila alle WTA Finals.

[4] A. Sakkari b. [5] C. Garcia 6-2 6-2

Sakkari vince il terzo match del 2023 contro Garcia in due comodi set. Ottima la prestazione della greca di quest’oggi: 15 vincenti a fronte di 8 errori gratuiti e sei palle break salvate, mentre la gara della francese è stata rovinata da qualcosa come 28 errori gratuiti. Giornata no per Caroline e strada libera per Sakkari in un’ora e ventuno minuti: ora la semifinale contro Pegula, che per la greca rappresenta una ghiotta occasione per mettere un tassello importante all’obiettivo qualificazione alle WTA Finals.

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