Berrettini si arrende a Rublev a Marsiglia, Coric fuori subito contro Humbert

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Berrettini si arrende a Rublev a Marsiglia, Coric fuori subito contro Humbert

Il russo vince in due set sul nostro miglior giovane. Grande prova del francese contro il croato

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Matteo Berrettini - Sofia 2019 (foto Ivan Mrankov)
 

È la rivincita della sfida di Gstaad della scorsa estate, quando Matteo Berrettini si liberò in un’ora di Andrey Rublev sulla strada del suo primo titolo ATP, e il russo non fallisce l’occasione di pareggiare il conto. Dopo l’ottima prova contro Chardy nonostante l’influenza dei giorni precedenti, Matteo cede subito il turno di servizio che decide il primo set. Con una percentuale di trasformazione della prima inferiore al solito e in svantaggio anche nel secondo parziale, rientra in extremis, ma Rublev si impone nettamente al tie-break.

Precipitato fuori dai primi 100 dopo un brutto 2018 condizionato dai problemi alla schiena, il ventunenne moscovita aveva già dato buoni segnali contro Tsonga e ora troverà ai quarti Mikhail Kukushkin, mentre Berrettini è atteso a Dubai. Interessante la scelta degli organizzatori di programmare l’incontro a mezzogiorno, senza copertura televisiva (di cui godeva invece il doppio con il fratellino di Su-wei Hsieh sul campo 1), mentre hanno riservato i riflettori della serata a Sergiy Stakhovsky e Gregoire Barrere, il derby dei lucky loser.

È una giornataccia per Fernando Verdasco e ne approfitta volentieri il qualificato tedesco Matthias Bachinger, che si distingue – per così dire – grazie al dritto identico a quello del concittadino Peter Gojowczyk. È però con il rovescio colpito in anticipo che oggi fa male a Nando, per quanto lo spagnolo ci metta del suo sbagliando tantissimo; le gambe sono scariche e l’impressione è che proprio non senta la palla, mentre si sentono bene le sue imprecazioni rivolte verso il soffitto o il suo angolo. Matthias fa tutto bene e si merita il confronto di venerdì con Ugo Humbert, il mancino francese in rapida crescita che sta sfruttando al meglio la wild card ricevuta.

Sceso in campo dopo Bachinger, ha regolato con un inequivocabile doppio 6-3 il secondo favorito del seeding Borna Coric, che perde così all’esordio in quello che è il suo secondo torneo della stagione. Un Coric sicuramente non ai massimi livelli e che si è preso qualche fischio per il lancio della racchetta in preda alla frustrazione, ma va sottolineata l’ottima prestazione di Humbert, quasi inavvicinabile al servizio (due palle break concesse e annullate) e molto solido ed efficace negli scambi; con questo risultato, migliora ulteriormente il best ranking (virtualmente è ora al n. 66).

GOFFIN STENDE PAIREContro il n. 59 ATP Benoit Paire, David Goffin ottiene la sua miglior vittoria di questo inizio di stagione nel quale ha già mostrato sprazzi dei suoi livelli migliori salvo poi perdere comunque, come gli è accaduto la settimana scorsa a Rotterdam contro uno scatenato Gael Monfils. Si stanno accumulando i diversi match di cui il belga ha come sempre bisogno per ritrovare le giuste sensazioni dopo una pausa per infortunio (in questo caso, l’edema osseo al gomito che lo ha fermato a fine 2018) e i risultati non possono non arrivare.

L’incontro di cartello del giovedì di Marsiglia parte bene per entrambi i contendenti e, di conseguenza, per il pubblico. Al quinto gioco, l’arbitro Moscarella annuncia che Paire non ha più challenge, ma pochi secondi dopo gli viene in aiuto con un overrule sulla prima di servizio di Goffin nel silenzio della giudice di linea. Nulla può però salvare il francese che, sul 40-0 nel game successivo, si distrae e in attimo Goffin incamera un inaspettato quanto incoraggiante 6-2. Il lato destro del barbuto è dove gli avversari si rifugiano nei momenti in cui la palla scotta; il problema è quando, invece dell’errore, il dritto gli procura il vincente, soprattutto se lo porta a giocarsi la prima palla break del match. David lo sfida a riprovarci seguendo a rete il servizio e si ritrova la risposta di dritto ingestibile in mezzo alle scarpe. 

Le trovate estemporanee e qualche bello scambio disegnato con il rovescio, peraltro troppo falloso, finiscono tuttavia con il soccombere di fronte alla continuità del belga che riagguanta subito l’avversario. Se, poi, David lo supera anche nei “numeri” come accade nel fantastico ottavo gioco, Benoit non può che reagire in modo da prendersi un warning (calci allo scatolone pubblicitario nei pressi della rete) e un penalty point (racchetta sfasciata). Goffin si ritrova così anche un 15 di vantaggio andando a servire per chiudere contro un avversario che è già sotto la doccia. Venerdì, il quinto confronto con Gilles Simon dirimerà l’equilibrio far i due.

Risultati:

A. Rublev b. M. Berrettini 6-3 7-6(2)
[Q] M. Bachinger b. [5] F. Verdasco 6-4 6-3
[WC] U. Humbert b. [2] B. Coric 6-3 6-3
[3] D. Goffin b. B. Paire 6-2 6-3
[LL] S. Stakhovsky b. [LL] G. Barrere 6-3 6-4

Il tabellone completo

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