Nadal: "A Parigi senza trofei? Non è necessario vincere prima, basta la fiducia"

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Nadal: “A Parigi senza trofei? Non è necessario vincere prima, basta la fiducia”

Rafa pronto per l’esordio a Madrid contro Auger-Aliassime. La condizione fisica dopo il virus intestinale: “Sono ancora un po’ debole”. E ammette: “Non credevo che avrei avuto tutti questi problemi. Ma sto migliorando”

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Rafa Nadal - Madrid 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

da Madrid, il nostro inviato

A Madrid è il giorno dell’esordio del cinque volte vincitore del torneo e beniamino locale Rafael Nadal. Sino a ieri sera, è stata tanta la curiosità e l’attesa per l’esordio di Roger Federer tra addetti a lavori e appassionati locali, ma non inferiore è la loro apprensione per le condizioni del campione maiorchino. Martedì la conferenza stampa del numero 2 del mondo è durata quasi venti minuti, la più lunga alla quale abbiamo sinora partecipato. La maggioranza delle domande sono arrivate in lingua spagnola, a conferma della grandissima attenzione che viene data alla caccia di Nadal al sesto titolo a Madrid.

Anche Marca, il maggiore quotidiano sportivo spagnolo, in un’edizione inevitabilmente dedicata in gran parte alla clamorosa debacle in Champions League del Barcellona a Liverpool – ieri tanti in sala stampa, evidentemente madrileni, non trattenevano urla di gioia ad ogni gol della squadra inglese – incentra gran parte delle due pagine dedicate al torneo alle dichiarazioni di Nadal. Va ricordato che Rafa non è al meglio: domenica ha sofferto per un virus intestinale, che gli ha impedito di allenarsi per tutto il giorno. Lunedì pomeriggio lo abbiamo visto scambiare con Moya senza spingere troppo per un’oretta, mentre ieri si è disimpegnato in un paio di ore di allenamento più intense con Casper Ruud. Poi si è appunto concesso nella sua prima conferenza stampa di questa edizione del torneo.

“Spero di stare sempre meglio, le mie sensazioni non sono super positive, perché sono ancora un po’ debole, sebbene stia migliorando di giorno in giorno. Auger-Aliassime è già adesso un buonissimo giocatore e devo assolutamente stare bene per poter vincere contro di lui”. Non accadeva dal 2004 che Rafa arrivasse a maggio senza aver vinto almeno un torneo. “Vorrei aver vinto quattro titoli, però in questi ultimi diciotto mesi ho vissuto cose che sapete e altre che non conoscete. Francamente credevo non avrei avuto problemi nei tornei che ho giocato e invece ne ho avuti. Rafa ha anche spiegato come abbia vissuto queste ultime settimane: “Barcellona per come la vedo io è stato un progresso nella mia forma. Sto finalmente sfruttando il fatto di potermi allenare e giocare con continuità: a parte il problema allo stomaco, quello che mi conforta maggiormente è che ho nuovamente fiducia e serenità nel mio corpo e nel mio tennis.

Nadal, ci informa Marca, ieri ha pranzato alla Caja Magica col direttore del torneo Feliciano Lopez, e con il suo amico e tante volte compagno di doppio Marc Lopez. Poi, nelle prime ore della sera, si è ritirato nell’hotel che lo ospita, situato in prossimità Parque del Retiro, dove ha cenato. Rafa ha anche parlato di come vive l’avvicinamento all’obiettivo stagionale, la conquista del dodicesimo Roland Garros: “È meglio arrivare a Parigi avendo vinto tornei, ma per vincere il Roland Garros non è di certo necessario vincere prima. Quello che mi occorre è stare bene fisicamente e avere buone sensazioni e fiducia”.

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