Auguri al direttore Scanagatta per i suoi 70 anni

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Auguri al direttore Scanagatta per i suoi 70 anni

A Ubaldo vanno gli auguri della redazione di Ubitennis. Nella Grande Mela il 36esimo US Open di fila, nonché lo Slam numero 155 da inviato

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Ubaldo Scanagatta - US Open 2019 (foto Art Seitz c2019)
 

Caro Ubaldo, ma tu, a 70 anni, dove vorresti essere? Allo US Open, che domande! Il direttore Scanagatta (che ha rivolto la stessa domanda ieri a Federer dopo la vittoria con Evans), risponderebbe certamente così perché, infatti, da 36 anni, tra un match e una conferenza stampa, il 31 agosto lui le candeline le spegne nientemeno che a Flushing Meadows, la cui edizione 2019 rappresenta per lui il 155esimo slam da inviato.

Ubaldo Scanagatta – US Open 2019 (foto Art Seitz c2019)

Scanagatta è nato a Firenze il 31 agosto 1949. Durante il periodo universitario, è stato campione italiano in singolo e in doppio (1972). Ha conquistato il titolo italiano di seconda categoria ed è stato convocato in nazionale juniores insieme a Panatta e Bertolucci; ha raggiunto inoltre la prima categoria. Nel 1973 frequenta il College dell’Oklahoma dove supera giocatori di serie A, in particolare Joaquin Loyo Mayo (che raggiunse il terzo turno a Wimbledon).

Laureato in Giurisprudenza, comincia la carriera di giornalista scrivendo di politica, attualità ed ecomomia e intervista personaggi celebri come Margaret Thatcher, il sindaco di New York Mario Cuomo, Robert De Niro, Dustin Hoffman, Sophia Loren, Mick Jagger e David Bowie.

 

Ha lavorato per 47 anni a La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, in particolare come cronista e inviato per il tennis e, attualmente, collabora con Radio Sportiva e Radio Bruno (e in passato con Radio Rai, Radio Dimensione Suono e Radio Montecarlo). In televisione ha commentato più di 1000 match per Mediaset, Tele Montecarlo, Tele + e Sky. Attualmente interviene nel canale Italia 7 Platinum come opinionista di calcio. Ubaldo è stato inoltre direttore del torneo ATP di Firenze dal 1975 al 1980 e uno dei fondatori dell’ITWA (International Tennis Writers Association), di cui attualmente è membro.

Dicevamo che quello dello US Open 2019 è lo slam numero 155 da inviato (36 US Open di fila, 46 Wimbledon, 44 Roland Garros e 29 Australian Open). L’anno scorso, proprio durante il torneo, Scanagatta è stato premiato sull’Arthur Ashe Stadium insieme ad altri storici giornalisti e fotografi per gli oltre quarant’anni di militanza e professione nel tennis come giornalista e corrispondente.

Ubaldo Scanagatta – US Open 2018 (foto Roberto Dell’Olivo)

Da 11 anni ha fondato Ubitennis.com, diventato il primo sito online di tennis in Italia, seguito ogni giorno mediamente da 120.000 lettori. Durante i primi tre Slam del 2019, Ubitennis ha registrato più di 3.000.000 di pagine visualizzate e fornisce tutte le informazioni sul tennis attraverso la pagina italiana, inglese e spagnola. Il 21 gennaio 2019, Ubaldo Scanagatta e Ubitennis sono saliti sul podio agli AIPS Media Sport Awards, una competizione giornalistica con più di 2173 partecipanti da tutto il mondo. Not too bad (cit) Ubaldo. Già, proprio come gli risponde Novak Djokovic dopo aver vinto l’Australian Open lo scorso gennaio, il cui video è diventato virale e celebre in tutto il mondo:

"7 Australian Open, 15 Slam…", "NOT TOO BAD EH?"

Questo è quello che succede in conferenza stampa quando sottolinei con poca enfasi il quindicesimo slam vinto da Novak Djokovic.(anche quando è sveglio, Ubaldo Scanagatta fa sempre notizia)

Pubblicato da Ubitennis su Domenica 27 gennaio 2019

E infatti, nel 2019, tra l’Australian Open e gli US Open, le reazioni dei vari Djokovic, Federer, Nadal e Sharapova alle domande di Ubaldo in conferenza stampa spopolano sul net:

L’ultimo botta e risposta è fresco di ieri, con Federer, quando il direttore ha chiesto a Roger dove vorrebbe trovarsi a 70 anni: “In Svizzera” risponde perentorio il Maestro, “d’inverno in montagna e d’estate ai laghi“.

Per Ubaldo, invece, non ci sono dubbi. Come già detto, che compleanno sarebbe lontano da Flushing Meadows? Auguri da tutta la redazione direttore!

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Naomi Osaka partner di Meta Al, nuova piattaforma chatbot

Naomi presenta Tamika, assistente di intelligenza artificiale appassionata di anime

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Naomi Osaka - Roland Garros 2022 (Twitter - @rolandgarros)
Naomi Osaka - Roland Garros 2022 (Twitter - @rolandgarros)

Naomi Osaka tornerà alle competizioni nella stagione 2024 dopo la maternità, ma l’attività fuori dal campo non si è mai fermata per la giapponese. L’ex numero 1 del mondo collaborerà con Meta, l’impresa statunitense che controlla social network come Facebook e Instagram.

Per la nuova piattaforma chatbot Meta AI, l’azienda ha annunciato di avere una nuova linea di personalità digitali: ci sono 28 personaggi famosi tra cui sportivi come Tom Brady, Chris Paul, Dwyane Wade e, appunto, Naomi Osaka, presentata come un avatar (Tamika) con le seguenti caratteristiche: “Sailor Senshi in allenamento ossessionata dagli anime”. Gli utenti potranno così messaggiare anziché con delle intelligenze artificiali, con avatar rappresentanti personaggi rilevanti.

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Billie Jean King Cup

Lindsay Davenport nuovo capitano Usa in Billie Jean King Cup

La leggenda americana subentrerà a Kathy Rinaldi dopo le finali di Siviglia del 2023

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Billie Jean King e Lindsay Davenport (foto via Twitter @BJKCup)

La USTA ha reso ufficiale la sua scelta: Lindsay Davenport sarà il capitano della squadra statunitense di Billie Jean King Cup a partire dalla stagione 2024. La leggenda del tennis a stelle e strisce subentrerà a Kathy Rinaldi che guiderà la formazione per le finali in programma a Siviglia dal 7 al 12 novembre prossimi.

Davenport ha vinto tre volte la competizione da giocatrice con la sua Nazionale e sarà il ventesimo capitano della storia della statunitense. L’ex numero 1 del mondo ha rilasciato delle dichiarazioni a margine del comunicato ufficiale: “Giocare in Billie Jean King Cup (Fed Cup) è sempre stata una priorità e un momento culminante per me durante la mia carriera professionistica. Ho sempre provato un enorme orgoglio nel rappresentare il mio Paese e sono entusiasta di farlo ora in un ruolo diverso“, ha affermato Davenport. “Entrare a far parte di una prestigiosa lista di capitani degli Stati Uniti è un onore, e non potrei sperare di ricoprire questa posizione in un momento migliore di questo: abbiamo giocatrici straordinarie, dalla qualità incredibile: possiamo fare grandi cose”.

Entusiasta il presidente della USTA Brian Hainline: “Lindsay è stata l’incarnazione di una campionessa per tutta la sua carriera, e pochi giocatrici hanno avuto tanto successo giocando per il loro paese quanto lei“. Davenport con la maglia degli Stati Uniti vanta 26 vittorie in singolare in 29 match giocati e 7 successi in doppio in 7 match: porta sicuramente grande esperienza e carisma in una squadra giovane e piena di ambizioni.

 

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Asian Games: Qinwen Zheng vince e vola a Parigi 2024

Testa di serie numero 1, Zheng non tradisce le aspettative e supera la connazionale Zhu Lin in finale

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Zheng Qinwen - WTA Palermo 2023 (credits to Ufficio Stampa Palermo Ladies Open)

Era la principale favorita e non ha deluso le aspettative: Qinwen Zheng, testa di serie numero 1, trionfa agli Asian Games 2023, guadagnandosi così il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Ad Hangzhou è stata una settimana praticamente perfetta per la numero 23 del mondo che ha piegato in finale la connazionale Lin Zhu (numero 33 del mondo) con un netto 6-2 6-4. Zhu che è stata anche l’avversaria di ranking superiore, visto che durante il torneo aveva superato la mongole Maralgoo Chogsomjav, la taiwanese Ya-Hsuan Lee, la coreana Sohyun Park e in semifinale la filippina Alexandra Eala che l’ha trascinata al terzo set. Proprio Eala ha vinto la medaglia di bronzo battendo la giapponese Haruka Kaji.

Non è mai semplice vincere con tutte le pressioni addosso e da favoriti e la cinese ha esorcizzato tutti i fantasmi dopo il trionfo odierno: “Sono davvero orgogliosa di aver vinto questa medaglia d’oro per il mio paese e per i miei genitori. Ho affrontato buone avversarie… anche se al momento non hanno un buon ranking. Penso che sia solo perché non hanno abbastanza possibilità di giocare abbastanza tornei. C’era tanta emozione. Quando ho vinto l’ultimo punto ho pensato: ‘wow, finalmente ce l’ho fatta’.

Zheng conquista così il pass continentale per Parigi 2024 e sarà della partita nel torneo olimpico a patto che rimanga nelle prime 400 del mondo e che non venga superata nel ranking da quattro giocatrici cinesi: scenari pressoché impossibili. La finale maschile andrà in scena domani e vedrà le prime due teste di serie all’opera: Zhizhen Zhang e Yosuke Watanuki. Per quanto riguarda invece il doppio maschile, la medaglia d’oro è andata a Yu-hsiou Hsu e Jason Jung (Taipei), giustizieri degli indiani Saketh Myneni e Ramkumar Ramanathan con un doppio 6-4.

 

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