L’escalation mese per mese di Jannik Sinner nel 2019

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L’escalation mese per mese di Jannik Sinner nel 2019

Tutta la stagione del 18enne azzurro, iniziata dal numero 553 del mondo e dai tornei ITF. Il primo titolo Challenger, il primo tabellone Slam allo US Open e la semifinale nell’ATP di Anversa (oggi alle 14 contro Wawrinka)

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Jannik Sinner - ATP Challenger Bergamo 2019 (foto Felice Calabrò)
 

Jannik Sinner aveva concluso la stagione 2018 con una sconfitta al primo turno nel Challenger di Andria e iniziato il 2019 da numero 553 del mondo. Tra gennaio e febbraio arrivano i primi risultati interessanti: ad Aktobe (torneo ITF che si gioca in Kazakistan) raggiunge la semifinale e la settimana successiva conquista a Bergamo il suo primo titolo Challenger battendo in finale Roberto Marcora. Un successo che gli permette di fare un balzo nel ranking di oltre 200 posizioni, stabilendosi alla numero 324.

Era evidente che il successo in Lombardia non sarebbe rimasto un caso isolato e infatti a marzo, nella prima e nell’ultima settimana, arrivano altri due allori, questa volta a livello ITF: prima a Trento (torneo di casa) e poi a Santa Margherita di Pula, con una striscia di 16 vittorie consecutive. Il mese di aprile si apre con una piccola battuta di arresto nei Challenger di Vilena e Barletta, ma subito dopo ecco arrivare una gioia ancora più grande delle precedenti: la prima vittoria a livello ATP. Nel torneo 250 di Budapest, dopo aver superato le qualificazioni, Sinner batte infatti in tre set Mate Valkusz e conclude poi il mese con un’altra finale Challenger, questa volta a Ostrava.

A maggio, quando occupa la posizione numero 263 del mondo, assapora il gusto del Foro Italico: memorabile la sua vittoria in sessione serale al primo turno contro Steve Johnson, con tanto di match point annullato. La stagione su erba, tra giugno e luglio è quella che gli regala meno soddisfazioni, ma una volta tornato sul cemento, in particolare a Lexington, tornano anche i successi. Proprio in Kentucky Jannik conquista infatti il suo secondo titolo Challenger e fa il suo ingresso in top 150, un buon modo per iniziare il mese di agosto, durante il quale avrà modo di togliersi altre soddisfazioni.

La più grande è senza dubbio quella di qualificarsi per la prima volta per il tabellone principale di un torneo dello Slam, lo US Open, dove al primo turno trova Stan Wawrinka. La partita con lo svizzero lo vede perdere in quattro set tirati, ma Sinner non è sembra mai fuori posto in un palcoscenico così importante. Jannik esce dall’Armstrong Stadium più furioso che soddisfatto e il Direttore, nel suo editoriale da New York, scrive: È solo questione di tempo. Nemmeno tanto. Sinner è già molto buono oggi, è decisamente sulla strada maestra per irrompere fra i primi 100 già entro la fine di quest’anno.

Sinner dedica il mese di settembre principalmente al riposo (salvo una sconfitta al primo turno nell’ATP 250 di San Pietroburno e una al secondo turno nel Challenger di Orleans) e la breve pausa sembra giovargli. Agli inizi di ottobre Jannik occupa la posizione numero 127 del mondo, dopo esser partito ricordiamo dalla numero 553. Un piccolo passettino in avanti lo fa nel Challenger di Mouilleron-le-Captif, dove viene sconfitto in semifinale.

Ma il colpaccio arriva questa settimana in Belgio. Nel torneo ATP 250 di Anversa, Sinner conquista le vittorie più importanti della carriera (tra cui la prima contro un top 15 come Gael Monfils) e sfruttando al massimo la wild card ricevuta dagli organizzatori si spinge fino in semifinale, a un passo dalla top 100. Oggi (ore 14, diretta su Supertennis) affronterà Stan Wawrinka per continuare a sognare.

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