Il tennis riparte dall'Italia (Semeraro). Inseguitori, che occasione. I big saranno più vicini (Bertolucci). Gli Internazionali dal 20 settembre sognano uno show con il pubblico (Crivelli)

Rassegna stampa

Il tennis riparte dall’Italia (Semeraro). Inseguitori, che occasione. I big saranno più vicini (Bertolucci). Gli Internazionali dal 20 settembre sognano uno show con il pubblico (Crivelli)

La rassegna stampa di giovedì 18 giugno 2020

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Il tennis riparte dall’Italia (Stefano Semeraro, Corriere dello Sport)

Il tennis internazionale riparte dall’Italia. Nel nuovo calendario femminile, diffuso ieri dalla Wta, il primo torneo pro a disputarsi a livello planetario dopo la fine dello stop (31 luglio) sarà il Palermo ladies Open, in programma in Sicilia il 3 agosto. Pe vedere in azione i colleghi dell’Atp bisognerà aspettare il 14 agosto, con l’Atp 500 di Washington a cui seguiranno – entrambi nella stessa sede di Flushing Meadows – il Masters 1000 di Cincinnati e gli Us Open, questi ultimi dal 31 agosto e a porte chiuse. La nuova stagione sulla terra partirà l’8 settembre, durante la seconda settimana degli Open, con il 250 di Kitzbühel (dove i top 10 non potranno giocare se avranno saltato gli Open) e prevede gli Internazionali d’Italia a partire dal 20 settembre, dopo l’altro Masters 1000 di Madrid e una settimana prima del Roland Garros, quando a Parigi saranno in corso le qualificazioni. Due Slam a distanza di due settimane – ma è capitato fino al 2015 fra Parigi e Wimbledon… – in una volata fittissima che comprende anche tre Masters 1000. A New York sono state in parte allentate le misure di sicurezza: ogni giocatore potrà contare al massimo su tre membri dello staff. Dal 3 e 17 agosto rispettivamente al via ripartiranno inoltre anche il circuito Itf e quello dei Challenget. Cosa succederà in campo maschile dopo il Roland Garros, che si concluderà l’11 ottobre? «Un ulteriore aggiornamento sul programma oltre il Roland Garros — fa sapere l’Atp —, compresa una possibile tournée asiatica in vista della stagione europea indoor, che culminerà con le Atp Finals di Londra, è previsto per metà luglio». La Wta invece si è spinta a ipotizzare il suo calendario fino a novembre inoltrato, con una lunga teoria di appuntamenti in estremo oriente, molti dei quali in Cina, compresi due consecutivi a metà ottobre a Pechino e Wuhan, due città simbolo dell’emergenza Covid, e le finali Wta a Shenzen. Sempre che la molto temuta “seconda ondata” lo permetta. Per quanto riguarda il Foro Italico, ieri il presidente della Fit ha fornito dettagli. Ma molto rimane da definire, a partire da quanto pubblico verrà ammesso (come a Parigi l’opzione porte chiuse pare esclusa) e della gestione dei biglietti già venduti […]

Inseguitori, che occasione. I big saranno più vicini (Paolo Bertolucci, La Gazzetta dello Sport)

Dopo quasi sei mesi di vuoto assoluto il grande tennis rivede la luce. Giustamente, in maniera responsabile, non aveva partecipato al balletto degli inutili tentativi di protrarre la stagione. […] Il nuovo calendario riveduto e corretto partirà da metà agosto da Washington e ci condurrà fino alle ATP finals di Londra. Per i giocatori saranno quattro mesi complessi e, per forza di cose, compressi. Una novità assoluta che metterà a dura prova il fisico, la testa e la loro abilità nella programmazione. Sarà infatti impensabile disputare le prove tutte d’un fiato senza ascoltare il proprio corpo. Dovranno essere scaltri nel dosare le energie nel tentativo di raccogliere il maggior numero di punti per terminare l’anno con una buona posizione in classifica. Non tutti i big saranno sempre ai nastri di partenza e gli inseguitori troveranno spazi inconsueti a portata di mano. In molti si chiedono se la lunga inattività peserà maggiormente sulle usurate giunture dei big o se la loro proverbiale capacità nel risolvere gli imprevisti avrà ancora una volta la meglio sulla freschezza della Next Gen. […] I pochi dati in mio possesso mi portano alla cautela nelle previsioni e ad attendere almeno la prima parte della stagione sul rosso. Confesso però che con le probabili defezioni di alcuni dei soliti noti mi meraviglierei se lo spartito finale rimanesse inalterato.

Gli Internazionali dal 20 settembre sognano uno show con il pubblico (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Dopo un’attesa quasi messianica, finalmente l’annunciazione. Che porta speranza e una ventata di normalità a seguire durissimi mesi della pandemia. Il tennis hai nuovi calendari, comunicati ieri dall’Atp e dalla Wta. Del resto, una volta risolto l’ingarbugliato nodo degli Us Open, era facile immaginare che tutte le caselle sarebbero andate al loro posto, mettendo fine a un paio di mesi di ipotesi e illazioni. Roma città aperta? In realtà, mentre il circuito femminile ha riprogrammato tutti gli eventi fino al termine della stagione, con il via fissato per il 3 agosto da Palermo che dunque terrà a battesimo la ripartenza delle donne, quello maschile si è fermato al Roland Garros, rinviando alla metà di luglio la decisione sul resto del calendario. La questione ruota attorno allo swing asiatico, cioè all’opportunità di spezzare in due con una pesante trasferta in Oriente un’annata già compressa, prima di riportare i giocatori in Europa per gli ultimi tornei verso le Finals: più semplice e probabilmente più sicuro tenerli nel nostro continente fino al Masters di Londra. In ogni caso, c’è finalmente un documento ufficiale su cui ragionare. Si ricomincerà il 14 agosto sul cemento di Washington, poi inizierà una serie da togliere fiato ed energie: Masters 1000 di Cincinnati spostato a New York (22/28 agosto), gli Us Open (31 agosto/13 settembre), Masters 1000 di Madrid (13/20 settembre), Internazionali d’Italia (20/27 settembre) e Roland Garros, spostato di una settimana (27 settembre/11 ottobre) rispetto alla nuova data decisa in marzo. Nella seconda settimana degli Us Open (8 settembre) si disputerà il torneo sulla terra di Kitzbuehel, cui non potranno partecipare, anche se eventualmente già eliminate, le prime 10 teste di serie di New York (per dare una possibile occasione di successo, e quindi di guadagno, ai giocatori con una classifica più bassa). […] Intanto gli s Open, per venire incontro alle esigenze dei big (Djokovic, Nadal e Thiem sono ancora incerti se partecipare), hanno cambiato il protocollo. Saltata l’idea di organizzare voli charter, i tennisti dovranno raggiungere New York con mezzi propri, e verranno rimborsati nel caso in cui il torneo dovesse essere cancellato all’ultimo minuto. Ma la novità più rilevante riguarda gli staff: ogni giocatore avrà diritto a due camere (l’hotel sarà unico per tutti, il Twa dell’aeroporto Kennedy), nelle quali potranno soggiornare fino a due persone. La prima camera sarà a carico dell’organizzazione, la seconda a spese del giocatore. Di conseguenza ogni tennista potrà portare con sé fino a tre persone con l’opzione, ora consentita, di poter affittare una casa privata fuori Manhattan, in cui evidentemente non ci sarebbero limiti di ospitalità (è da capire quanti del team verrebbero poi ammessi ai campi) […]

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