Coric: “I Big Three sono capaci di cambiare marcia durante i match”

Flash

Coric: “I Big Three sono capaci di cambiare marcia durante i match”

Le dichiarazioni di Borna Coric dopo l’incontro serale contro Djokovic (“Ho giocato bene, ma Novak è Novak”) nella prima giornata della tappa croata dell’Adria Tour (“Match come questi mi permettono di capire su cosa devo lavorare”)

Pubblicato

il

Borna Coric e Novak Djokovic - Adria Tour (foto: Mario Cuzic\HTS)
 

Giocando in casa e dopo la bella vittoria del pomeriggio su Grigor Dimitrov (seppur si è saputo dopo che il bulgaro era febbricitante), probabilmente Borna Coric un pensierino lo aveva fatto alla possibilità di imitare Krajinovic, che la scorsa settimana aveva battuto Djokovic nella prima tappa dell’Adria Tour. Ma il Novak di ieri, come da lui stesso confermato al termine del match, non era quello di Belgrado, e per Borna la prima vittoria sul n. 1 del mondo (3-0 a favore di Djokovic gli head to head nei match ufficiali), anche se solo in un’esibizione, è rimasta un sogno. “Ho giocato un buon match, non forse come contro Dimitrov, ma del resto Novak è Novak. Sapevo che se gioca al suo livello, sarebbe stato difficile mantenere il mio. È stato più forte, niente da dire. Ma questi match mi permettono di vedere su cosa devo lavorare e sono contento di avere due mesi per lavorare intensamente prima di riprendere”.

Sul paragone con le sfide ufficiali disputate contro il fuoriclasse serbo, il n. 33 del mondo ha risposto così: L’ultima volta che avevamo giocato contro era stato in finale a Shanghai, due anni fa (vinse nettamente Nole in due set, ndr). Ha giocato bene, ma non sicuramente al suo massimo. Questi mesi di stop si fanno sentire. Ma mi è difficile dare una percentuale, quello che è certo è che per quanto abbia disputato un match di livello, non ha giocato come negli Slam o in una finale di un Masters 1000 come Shanghai”.

Borna è stato come sempre schietto e sincero anche nel rispondere all’ultima domanda, quella sulla differenza tra i Big Three e gli altri: è data anche dal fatto che Federer, Nadal e Djokovic (in rigoroso ordine di Slam vinti, ndr) hanno la capacità di alzare il livello del loro gioco nel corso di un match: “Sì, sicuramente è una delle ragioni. In campo loro riescono ad alzare il livello, a cambiare marcia. Come ad esempio ha fatto oggi Novak alla fine del secondo set (il n. 1 del mondo ha chiuso il match con un parziale di 11-1 a suo favore, ndr)”.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement