Binaghi: "L'ATP ci ha chiesto di allungare gli Internazionali d'Italia". Ipotesi 96 giocatori e dieci giorni

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Binaghi: “L’ATP ci ha chiesto di allungare gli Internazionali d’Italia”. Ipotesi 96 giocatori e dieci giorni

Roma mini-Slam? Sembrava cosa fatta due anni fa, poi non se ne fece nulla. Ora lo scenario d’emergenza potrebbe favorire il torneo italiano: “Il fatto che Madrid non si giochi più ci ha aperto un bel portone”. Ma sarà il virus a decidere

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Se Madrid è caduta, Roma resiste. E prova ancora a ottenere il pubblico. Lo conferma il presidente della FIT Angelo Binaghi, che a margine della Giunta del CONI ha condiviso alcune novità sulla situazione organizzativa degli Internazionali d’Italia 2020.

L’ATP ci ha chiesto di allungare gli Internazionali BNL d’Italia, con 96 iscritti e tre giorni in più di partite. Pagherebbe anche la differenza di montepremi” ha detto Binaghi un po’ a sorpresa, poiché appena pochi giorni fa Andrea Gaudenzi si era espresso sullo swing europeo senza prospettare questa ipotesi. Sempre sulle pagine di ANSA, si leggono altre dichiarazioni di Binaghi che subordina l’ipotesi di un maxi-evento da dieci giorni alla possibilità di giocare a porte aperte. “Ne riparleremo dopo il prossimo DPCM, se ci verrà data la possibilità di aprire il torneo al pubblico allora è una possibilità che vogliamo percorrere. Altrimenti, con soli costi in più non potremmo permettercelo. Può succedere che il torneo non finisca di domenica“.

Nonostante sembra che il ministro dello sport Vincenzo Spadafora abbia intrapreso una campagna (infruttuosa) per destituire i presidenti federali in carica da molti anni, tra cui Binaghi, il numero uno della FIT assicura che c’è una certa comunione d’intenti e che Spadafora voglia che il torneo si svolga a tutti i costi. “È una grande occasione per dimostrare al mondo che siamo bravi a organizzare un grande torneo. Il fatto che Madrid non si giochi più ci ha aperto un bel portone perché consente di poter avere più spazio per il ritorno dei tennisti da New York”. Sempre grazie al supporto di Spadafora, Binaghi conta di poter ottenere un’esenzione della quarantena – che farebbe gioco sia ai tornei statunitensi che agli Internazionali d’Italia. “Abbiamo chiesto al ministero dello Sport la possibilità che i giocatori provenienti dagli Stati Uniti non siano sottoposti alla quarantena”.

MAXI-MILLE E PUBBLICO, QUANTE SPERANZE? – Non è certo la prima volta che si parla della possibilità di rendere gli Internazionali d’Italia un evento più ampio – anzi, due anni fa sembrava cosa fatta per il 2019 – ma questa volta le circostanze potrebbero davvero giocare a favore di Roma. Tutto dipenderà dall’evoluzione dello scenario epidemico, perché alla fine la situazione di Madrid sembrava rosea appena dieci giorni fa e invece l’alt è arrivato, inderogabile, dalle autorità sanitarie e dalle amministrazioni locali. Né Feliciano né Tiriac hanno potuto farci nulla, e se in Italia dovesse verificarsi un simile aumento dei casi (ieri, martedì 4 agosto, la Spagna ha fatto registrare quasi 6.000 nuovi casi) accadrebbe probabilmente lo stesso al torneo di Roma.

Abbiamo presentato al ministro e al Comitato Tecnico Scientifico una proposta di accesso con posti solo numerati e col 50% della capienza” ha spiegato Binaghi, ma sappiamo che questa proposta è stata già rifiutata. In attesa di capire quale margine di manovra avrà la FIT e se verrà formulata una nuova proposta – il ‘Decreto Agosto’ a cui fa riferimento Binaghi dovrebbe essere approvato in settimana – resta il nodo del rimborso dei biglietti, un tema sul quale il presidente non fa promesse: “Valuteremo insieme a Sport e Salute anche in base alle decisioni sull’afflusso di pubblico“.

A tal proposito, si guarda speranzosi alla marcia d’avvicinamento di Parigi al Roland Garros, dove secondo gli accordi maturati finora tra federazione francese e governo si dovrebbe giocare a porte aperte. “Ho parlato con il presidente della federazione francese – ha detto Binaghi – e mi ha detto che hanno confermato il permesso per il 50% di presenze del pubblico. E la Francia ha 1500 contagi al giorno rispetto ai nostri 300”.

La situazione è chiara, ma tutto può cambiare da un momento all’altro. La cancellazione di Madrid è una notizia per Roma, per quanto possa definirsi tale la notizia della cancellazione di un torneo, perché aumenta la finestra temporale tra la fine dello US Open e l’inizio dello swing sulla terra (anche se prima si giocherà a Kitzbuhel) e sopratutto ‘costringe’ i giocatori che vogliono mettere nelle gambe partite sulla terra a recarsi a Roma. Il comportamento del virus in molti altri Paesi, però, non può lasciare completamente tranquilli fino al momento in cui si giocherà il primo quindici al Foro Italico.

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