Focus
La preview di Ubaldo e Steve Flink: “Lo US Open è nelle mani di Novak Djokovic”
“Solo lui può perderlo, mai stato così super favorito”, dice Flink. Scanagatta: “Ma allora avrà una tremenda pressione sulle spalle”. Dieci italiani direttamente in tabellone, è un record. Le chance di Matteo Berrettini… però c’è Medvedev. Il grande libro di Steve su Pete Sampras

Il Direttore Ubaldo Scanagatta è tornato con una nuova conversazione a distanza, e stavolta Steve Flink, suo tradizionale compagno di chat, è l’intervistato. Di seguito il video, diviso in due parti: la prima sul tabellone maschile dello US Open, la seconda sul nuovo libro di Steve, che contiene lunghe conversazioni con Pistol Pete e con molti dei suoi rivali principali, oltreché con alcuni dei giocatori che lo idolatravano da bambini, fra cui un certo serbo di belle speranze…
LE PARTI SALIENTI DELL’INTERVISTA
00:00 – Si apre con una gara a chi ha fatto più US Open di fila, e la vince Steve: “Li ho fatti tutti [quindi dal 1968, ndr] ad eccezione di quello del 1970, e ci ho lavorato come giornalista dal 1974”. Ubaldo ne ha fatti ‘solo’ 36 di fila, 38 in totale. “Sarà strano non esserci dopo tutto questo tempo, ma possiamo fare i nostri soliti video, magari sarà proprio come stare seduti nell’Arthur Ashe!”
02:18 – Il favorito secondo Steve? Spoiler alert: è uno dei due vincitori del torneo che parteciperanno, ma non è Cilic…
03:00 – Il tabellone di Djokovic: “Nole non ha avuto un sorteggio semplicissimo, il vincitore di Bublik-Edmund al secondo turno potrebbe dargli fastidio, soprattutto il kazako perché serve benissimo”. Anche un potenziale ottavo con Isner potrebbe essere interessante, anche se Ubaldo non è convinto che John abbia le armi per vincere un tre su cinque con il serbo.
04:30 – A proposito di lungagnoni, cosa ne pensano di Reilly Opelka che tanto bene ha fatto questa settimana? “Serve meglio di Isner, me l’ha detto Tsitsipas”, è il responso di Ubaldo, mentre Steve non è d’accordo: “Credo che serva bene quanto Isner, ma che si muova molto meglio”. Una cosa è certa: bisogna rivolgere una prece al povero greco che questa settimana si è fatto Anderson, Isner, Opelka, e stasera Raonic, tutti di fila!
06:56 – “Quando guardo un match fra big server posso solo pensare alle parole del grande Rino Tommasi: iniziamo direttamente dal tie-break!”
08:30 – Parte alta del tabellone: qual è il pronostico di Steve Flink? “Credo che potremmo vedere una semifinale molto intrigante fra Djokovic e Tsitsipas…” E Zverev? “Be’, se serve come negli ultimi giochi con Murray…”
10:59 – Parte bassa: sarà Medvedev vs Thiem? “Il russo ha fatto benissimo lo scorso anno, ma credo che Thiem sia pronto per vincere uno Slam dopo aver perso tre finali”. Ubaldo però non è così sicuro del Dominator: “Questa settimana è stato disastroso, ha vinto solo due punti in risposta contro Krajinovic, se giocherà così non andrà lontano! E potrebbe dover passare attraverso due canadesi, Auger-Aliassime agli ottavi e Milos Raonic, che sta giocando benissimo, ai quarti…”
13:08 – E il nostro Matteo Berrettini? Ubaldo: “Credo possa arrivare agli ottavi facilmente, ma lì avrebbe Rublev, che ha già battuto l’anno scorso. Credo possa ripetersi, perché il russo è talentuoso ma si prende delle pause durante il match?” Come se la caverebbe Matteo in un eventuale quarto con Medvedev? “Sarebbe molto dura, è meglio augurarsi che glielo faccia fuori Dimitrov!”
15:24 – Ubaldo ha ricordato David Mercer, giudice di sedia della finale di Wimbledon ’84 fra McEnroe e Connors, scomparso di recente. Queste le parole elegiache di Steve: “Ha lavorato anche come commentatore, ed era uno che amava profondamente il gioco. Abbiamo perso un vero compagno”
16:50 – Se Fognini non fosse stato convalescente, l’Italia avrebbe avuto 11 giocatori in tabellone, ma il ligure rientrerà per Roma e Parigi. A proposito del Roland Garros, il torneo sta cercando di alzare la quota di 5000 accessi giornalieri portandola a 15000 (5000 sì, ma per stadio). Steve farà una capatina? “Non ho in programma di andare, e sinceramente non credo nemmeno che sarei ammesso nel Paese in questo momento…”
19:34 – Si passa al nuovo libro di Steve, ‘Pete Sampras. Greatness revisited’: “Il libro uscirà il primo settembre su Amazon, sono veramente emozionato, perché credo che ci saranno molti spunti per i lettori. Ho parlato con Pete stesso ma anche con con molti dei suoi rivali, fra cui Edberg, Courier, Chang, e Ivanisevic. Ho parlato anche con Novak Djokovic, che ha parlato di cosa significasse per lui Pistol Pete in quanto idolo d’infanzia”.
20:45 – La verità, quanto hai importunato il povero Pete? “Non ho contato le ore che abbiamo passato insieme, ma sono state parecchie, abbiamo iniziato nel novembre del 2018 e siamo andati avanti a singhiozzo fino allo scorso autunno. Credo che sentire i commenti positivi dei suoi contemporanei l’abbia fatto riflettere in maniera diversa sulla sua carriera”.
21:43 – Sampras è uno di quelli che ricordano ogni singolo punto? “No, Agassi e Navratilova sono così ma Pete non pensa in quel modo. Ha una memoria molto buona, ma tende soprattutto a ricordare i punti importanti”
21:47 – Come alcuni ricorderanno, ma a 14 anni Pete fu convinto dal suo primo coach, Peter Fischer, a staccare la sinistra dal rovescio bimane, altro aspetto di cui si parla nel libro: “Fu molto difficile per lui, perché Fischer gli chiese di pensare ai benefici che ne avrebbe tratto nel lungo periodo, quando il colpo a una mano l’avrebbe aiutato a vincere Wimbledon. Lui si convinse e smise di preoccuparsi dei match che stava perdendo a livello juniores, perché sapeva che alla fine avrebbe avuto ragione lui, e credo che i suoi 14 Slam siano una buona prova a sostegno della bontà di quella decisione!”
24:10 – Ubaldo aveva commentato con Rino Tommasi uno dei primi match di Sampras, una sconfitta per triplice 6-1 con Michael Chang al Roland Garros, e aveva stentato a credere che quel ragazzo fosse lo stesso che Gianni Clerici aveva vaticinato come futuro N.1 (anche qui, lo Scriba non aveva tutti i torti). Anche Steve ricorda quegli esordi stentati: “All’inizio si stava ancora abituando al nuovo rovescio e al gioco dei pro, ma a partire dal 1990, quando vinse il suo primo US Open, divenne un altro giocatore”
25:30 – Pistol Pete deve la sua fama (e il suo soprannome) al suo servizio, che Ubaldo definisce “forse il migliore di sempre, soprattutto sulla seconda”. Steve concorda: “Un aspetto di cui non si parla abbastanza è la sua forza mentale, perché soprattutto sulle palle break non aveva mai paura del doppio fallo, e si prendeva sempre dei rischi. Per certi versi era davvero come se avesse due prime”
26:26 – Sampras non si fa vedere spesso ai tornei – non gli manca il tennis? “Non credo che non gli manchi, perché so che guarda tutte le finali importanti e che è rimasto impressionato dalla finale di Wimbledon dello scorso anno. Semplicemente credo che non sia ossessionato dal gioco come i suoi contemporanei e che non gli interessi farsi vedere ancora dopo essere stato sotto i riflettori per 15 anni, e lo rispetto per questo”.
Il tabellone maschile dello US Open 2020
Il tabellone femminile dello US Open 2020
ATP
Italiani in campo sabato 30 settembre: a Pechino Arnaldi sfida Jarry, esordio per Trevisan e Cocciaretto
Matteo Arnaldi cerca un posto nei quarti. Cocciaretto e Trevisan nel main draw, Bronzetti al turno decisivo delle qualificazioni

Chissà se Nicolas Jarry ha ancora gli incubi notturni in tonalità azzurra. Fatto sta che incrocerà nuovamente i colori italiani anche all’ATP di Pechino. Sarà Andrea Arnaldi il suo avversario agli ottavi del torneo. Per il sanremese la speranza di procedere spedito in questa competizione.
Come al solito, in terra cinese, week-end denso di appuntamenti e il sanremese avrà modo di mettere in difficoltà il n. 1 di Cile. La sfida tra questi due tennisti è la prima in assoluto. Start alle ore 6.30 italiane di sabato.
Le quote pendono dalla parte del cileno favorito a 1.75 contro i 2.20 dell’azzurro sui principali bookmaker, con qualche oscillazione, nelle ultime ore, in favore dell’azzurro.
In campo femminile, Elisabetta Cocciaretto sfiderà Marta Kostyuk nel primo turno WTA 1000 di Pechino. L’azzurra sarà in campo alle ore 6.30 contro l’ucraina apparsa in gran forma nell’ultimo periodo. Unico precedente tra le due tenniste è quello del torneo 2023 di Miami, con l’azzurra sconfitta 6-3 6-2. Cocciaretto sfavorita a 2.85, mentre la vittoria dell’ucraina è quotata 1.39. Martina Trevisan, invece, sfiderà Tatjana Maria nel primo turno del WTA di Pechino. Unico precedente tra le due tenniste risale al 2019 al torneo di Acapulco. Tedesca che vinse in due set. Quote pressoché alla pari, con il divario più ampio offerto da bwin: Martina 1,87, Tatjana 1,90.
Sempre a Pechino, si completeranno le gare per l’ingresso nel tabellone principale del torneo. In campo l’azzurra Lucia Bronzetti alle ore 8.00 italiane. La n. 65 del ranking affronterà Ashlyn Krueger. Non ci sono precedenti tra le due, con le quote che vanno da 1.64 di Eurobet per l’americana a 2.18 per l’italiana.
Flash
Wim Fissette scarica Qinwen Zheng: ritorno con Naomi Osaka?
La notizia emerge a margine dell’oro agli Asian Games della cinese: “Ha infranto il contratto”

Brutte notizie arrivano per Qinwen Zheng dopo la medaglia d’oro conquistata in singolare agli Asian Games (vittoria le dovrebbe valere la qualificazione per Parigi 2024). La numero 1 cinese si dovrà separare dal suo allenatore Wim Fissette con cui aveva iniziato una collaborazione nello scorso giugno: il coach, capitano del Belgio in Billie Jean King Cup, avrebbe infatti deciso di tornare da Naomi Osaka, che rientrerà nel circuito nel 2024 dopo la pausa per la maternità.
Una collaborazione che è stata discretamente proficua in questi mesi, considerato che Zheng ha conquistato a Palermo il suo primo titolo a livello WTA e il primo quarto di finale a livello Slam allo US Open. Una vera e propria beffa per la classe 2002 di Shiyan che aveva dato il benservito a Pere Riba, insoddisfatta dei risultati con l’allenatore spagnolo. L’iberico di lì a poco si sarebbe “accasato” con Coco Gauff, portandola insieme a Brad Gilbert a vincere Washington, Cincinnati e lo US Open.
“Fissette ha infranto il contratto, ed è stato molto immorale – sono le parole della cinese riportate da diversi media dopo la finale vinta contro la connazionale Zhu Lin – capisco la sua decisione, ma io e la mia famiglia ci sentiamo feriti. In questo momento, non voglio parlare di questa persona”. Una situazione davvero spiacevole per una giovane come Zheng che aveva investito le sue risorse in un allenatore esperto come il belga e ora si ritrova a piedi in una condizione piena di incognite: il talento è grande, ma ancora la cinese deve trovare una figura stabile che riesca a incanalare il suo grande potenziale. Evidentemente non sarà Fissette.
Flash
WTA Ningbo: in finale Jabeur e la sorpresa Shnaider, sconfitte Podoroska e Linda Fruhvirtova
La tunisina disinnesca con attenzione il dritto dell’argentina, la russa si impone facilmente nella contesa tra giovanissime

Al Ningbo Open le due semifinali emettono verdetti positivi per la testa di serie numero uno Ons Jabeur e per la sorpresa russa Diana Shnaider.
D. Shnaider b. L. Fruhvirtova 6-4 6-1
Diana Shnaider prevale nella sfida tra teenager contro Linda Fruhvirtova nella prima semifinale del Ningbo Open. La classe 2004 russa supera in poco più di un’ora e mezza la ceca più giovane di lei di un anno imponendo il proprio robusto forcing con il dritto ma giocando anche alcune traiettorie di rovescio in particolar modo incrociate che sono risultate molto importanti per neutralizzare le risorse della rivale. Fruhvirtova si è trovata in tal modo spesso impegnata a rincorrere: il suo gioco di contenimento le ha permesso di rimanere a galla per quasi tutto il primo set. Poi la moscovita ha dilagato.
Nella prima frazione l’atleta di Praga trova per prima il break nel secondo gioco, approfittando di un dritto lungolinea di poco largo di Shnaider. Il vantaggio dura poco e la ceca lo rende mettendo in rete uno smash a rimbalzo. Sullo slancio la russa sale 4-2 strappando nuovamente il servizio alla rivale alla sesta palla break del game. Diana è sempre più in palla e dimostra i suoi miglioramenti in fase difensiva annullando una palla per il controbreak con un dritto lungolinea in corsa irraggiungibile per l’avversaria.
Le è sufficiente tenere ancora un turno alla battuta e il primo set è suo: tre ace a testa ma cinque doppi falli per chi ha perso contro due per chi ha vinto. Il secondo parziale conferma la tendenza degli ultimi game e Shnaider infila 5 giochi consecutivi prima di subire un break che non fa male: al termine è un 6-1 in 37 minuti.
Per Fruhvirtova un torneo che le ha comunque consentito di rompere la serie negativa di 9 sconfitte consecutive con relativo crollo in classifica oltre la centesima posizione. Per Shnaider una vittoria che vale la prima finale nella carriera e il miglior piazzamento nel ranking, vicinissimo alla sessantesima posizione. Che ovviamente può ancora migliorare…
[1] O. Jabeur b. N. Podoroska 6-3 1-6 6-2
La testa di serie numero 1 del tabellone Ons Jabeur “riempie il contratto” ed entra in finale superando l’Argentina Nadia Podoroska con il punteggio di 6-3 1-6 6-2.
La numero 87 del ranking non sfigura e oltre a conquistare nettamente il secondo set, nel resto del match riesce a tratti a mettere alla frusta le qualità difensive in back della settima giocatrice del mondo, che è però brava a non perdere la concentrazione e a giocare con buona continuità i due parziali vinti.
Jabeur cede in apertura la battuta e la recupera nel quarto gioco: la tennista sudamericana fa ottimo uso del dritto e conduce spesso gli scambi da fondo campo, ma una volta subita la rimonta, perde smalto e subisce un secondo break nell’ottavo gioco, che l’atleta nordafricana conquista con un portentoso dritto inside-out. Chiusa la prima partita nel game successivo, Jabeur, quasi soddisfatta del successo parziale, lascia l’iniziativa a Podoroska, che in poco più di mezz’ora pareggia il conto dei set lasciando un solo gioco all’avversaria.
L’inizio del set decisivo è forse il momento più delicato per Jabeur, che sul punteggio di 2-1 manca una palla break e si fa nuovamente raggiungere dall’argentina. Da qui in poi però il rendimento di Nadia cala nettamente e Ons trova il break a zero per un 4-2 che diventa 6-2 poco dopo.