Per cercare di gettare un po’ di luce sull’inedita finale dello US Open tra Dominic Thiem e Sascha Zverev (a partire dalle 22), proviamo ad analizzare alcuni numeri. Confrontiamo quindi statistiche che vedono come protagonisti i due finalisti, e iniziamo con una panoramica sulla loro carriera. Per prima cosa l’età, che vede l’austriaco più ‘vecchio’ di quattro anni rispetto al suo collega, 27 e 23, e questo di conseguenza gli ha permesso di vincere più incontri in carriera ma neanche poi tanti. Sono infatti 284 le partite vinte da Thiem, mentre 229 quelle di Zverev. Il conteggio dei tornei vinti vede ancora davanti Dominic (16 titoli su 26 finali giocate), con Zverev che può contare su una maggior percentuale di vittorie in finale: 11 su 18. Nessuno di loro però ha ancora mai avuto l’ebrezza di tenere tra le mani un trofeo Slam.
Per quanto riguarda questo torneo invece non c’è da stupirsi se Zverev è nettamente in vantaggio col numero di ace: i suoi sono infatti 116, quasi il triplo rispetto a quelli del suo prossimo avversario. Tuttavia la percentuale di punti vinti proprio con la prima di servizio non è poi così diversa: 80% Zverev, 79% Thiem dall’inizio del torneo. Ricordiamo inoltre che l’austriaco ha concesso un solo set (contro Cilic) a differenza del tedesco che ne ha lasciati per strada sei; in termini di tempo questo si traduce in quattro ore in più passate in campo per Zverev, in pratica un match di più. Sulla seconda di servizio emerge Thiem, che primeggia col 54% dei punti vinti (solo 43% Zverev) e un numero ridottissimo di doppi falli, 13, mentre sono 49 quelli del tedesco.
I due tennisti fanno della completezza uno dei loro punti di forza e questo comprende anche ottime abilità in risposta. Su questo aspetto ancora una volta è Thiem ad avere i numeri leggermente in suo vantaggio: primeggia sia per quel che riguarda i punti vinti sulla prima di servizio avversaria (36% contro 35%) che sulla seconda di servizio avversaria (55% contro 49%). Ma la statistica veramente significativa (ancor di più se si tiene conto che l’austriaco ha giocato sei set meno del tedesco) è la percentuale di game vinti in risposta: 40 per Thiem e solo 29 per Zverev.
Quello che ci si aspetta da questo incontro sono parecchi scambi da fondo, con entrambi in grado di trovare accelerazioni improvvise sia col rovescio che col dritto. Il numero dei vincenti realizzati finora è a favore di Sascha, grazie anche al fatto di aver passato più tempo in campo. In totale sono 202 winners esclusi gli ace, ripartiti in questo modo: 79 dritti, 43 rovesci e 46 volée. L’unica voce dove Dominic non è poi così lontano è quella del rovescio: il numero 3 del mondo infatti ha messo a segno 38 rovesci vincenti. L’ultimo dato statistico però è per l’ennesima volta in favore di Thiem: il suo stile di gioco prevede molti meno rischi e questo si evince dal numero di errori non forzati, appena 172, mentre il tedesco, decisamente meno paziente, ne ha realizzati 241.
Insomma se l’idea generale che aleggia è quella di dare Thiem come favorito su Zverev (anche stando al ranking dove uno è n. 3, l’altro n. 7) anche le statistiche sono su questa lunghezza d’onda. Inoltre l’esperienza in questi casi è ancora più rilevante e aver già messo piede in uno stadio sapendo di giocarsi una finale Slam ovviamente aiuta. Zverev dalla sua, nonostante da anni sia un top player, può contare su una maggior spensieratezza: una sconfitta a questo punto farebbe più male al suo avversario. Inoltre non va sottovalutata la capacità del tedesco di centrare le prime volte: il primo Masters 1000 arrivò alla prima finale (Roma 2017 contro Djokovic) e lo stesso successe alle ATP Finals di Londra l’anno dopo. Il pronostico dunque non è poi così scontato.