Sakkari detronizza Swiatek: il Roland Garros avrà 4 semifinaliste inedite

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Sakkari detronizza Swiatek: il Roland Garros avrà 4 semifinaliste inedite

La greca gioca una gran partita e estromette la campionessa in carica. Avremo una nuova campionessa Slam. E Sakkari sembra favorita

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Maria Sakkari - Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)
 

[17] M. Sakkari b. [8] Iga Swiatek 6-4 6-4

Dopo ventidue set consecutivi vinti sulla terra del Roland Garros, Iga Swiatek è tornata a perdere un parziale, anzi, ne ha concessi due di fila a Maria Sakkari ed è stata costretta a salutare il torneo. L’eliminazione della campionessa in carica è l’ultima grande sorpresa di un’edizione 2021 davvero particolare e ricca di risvolti inaspettati.

Diciamo l’ultima, perché da qui in poi nessun risultato potrà essere realmente considerato sorprendente. L’uscita di scena di Swiatek ha regalato la certezza di poter salutare una nuova campionessa Slam, ma non solo, tutte le quattro tenniste rimaste in gara (Zidansek, Pavlyuchenkova, Krejcikova, oltre ovviamente a Sakkari) sono alla loro prima semifinale Slam in carriera. Negli ultimi anni (diciamo dal titolo di Ostapenko nel 2017), il Roland Garros femminile ha spesso regalato grandi cavalcate di giocatrici meno note o ha ospitato i successi di meteore e promesse più o meno mantenute. Basti pensare che dall’introduzione del sistema a 32 teste di serie a Wimbledon 2001 si sono alternate 73 nuove semifinaliste (incluse quelle di quest’anno) e ben 26 di queste hanno raggiunto tale traguardo a Parigi, nove solo nelle ultime tre edizioni.

Tornando al match, bisogna dire che sono stati certamente tanti i meriti di Sakkari, probabilmente più delle colpe di Iga – non al top fisicamente e in costante difficoltà nello scambio, soprattutto sulla diagonale di destra. Fondamentali sono state per la greca le quattro palle break annullate dalla greca nel quarto game dell’incontro, che se convertite avrebbero potuto lanciare Swiatek e assestare un duro colpo a Sakkari, fino a quel momento un po’ spaesata. Scampato quel pericolo, però, Maria ha cominciato a prendere in mano le redini del palleggio, spingendo col dritto e difendendosi molto bene anche dal lato del rovescio. Una vittoria dunque nel complesso strameritata, che lancia la Grecia del tennis a Parigi dopo il successo serale di Stefanos Tsitsitpas contro Daniil Medvedev.

Grecia che è l’unico Paese ad aver portato più di un rappresentate così lontano nel torneo e che può anche sognare in grande. Non solo per meriti di classifica, ma anche per quanto visto finora, Sakkari è infatti da considerarsi a tutti gli effetti la favorita per la vittoria finale, anche se nessuna delle restanti ragazze ha ovviamente intenzione di stenderle un tappeto rosso.

IL MATCH – L’ingresso in partita è piuttosto confuso da parte di entrambe le giocatrici: Iga incassa gli errori della greca e sale 2-0, ma restituisce immediatamente il favore con un paio di drittacci lunghi di un metro. Sul 2-1, Sakkari annulla quattro palle break cruciali che la mantengono in gioco in una fase in cui la partita è ancora molto giovane e la greca non è ancora completamente a fuoco. Tre chance vengono cancellate molto bene col servizio, una con un bel rovescio lungolinea; Swiatek ha poco da recriminare.

Nel game successivo tocca alla polacca salvare tre palle break. Swiatek è brava a cavarsela un paio di volte con la battuta e vincendo uno scambio molto lungo, ma in generale comincia a farsi evidente la differenza tra quando può giocare con la prima e quando è costretta a ricorrere alla seconda. Chiuderà il match con il 43% di punti vinti col servizio di riserva (non era mai scesa sotto il 45% nel torneo, rimanendo sopra il 50% nei primi tre incontri).

La svolta decisiva arriva sul 4-4: Swiatek apre con un doppio fallo, poi Sakkari fa il resto (pregevole soprattutto un gran contropiede di dritto su un rovescio lungolinea della polacca che sembrava definitivo). Il break si concretizza su un gratuito di dritto di Iga, che lancia Sakkari verso la conquista del primo set. Tanto per non farsi mancare nulla, Maria chiude il parziale con un punto da applausi.

La greca non soffre da dietro e gioca mettendo molta pressione all’avversaria, che appare un po’ scarica e chiama un medical time out sul 2-0 Sakkari. Il problema sembra quasi più al ginocchio che alla coscia, e la fisioterapista le fa stendere la gamba – verificando che sia tutto ok proprio tra coscia e ginocchio – prima di accompagnarla negli spogliatoi per effettuare un trattamento. Durante l’assenza dal campo di Swiatek, Sakkari guarda il campo come un leone guarda l’arena in attesa che gli diano un cucciolo da sbranare, muovendo spesso la testa per tentare di intercettare il ritorno dell’avversaria. Al rientro in campo, la polacca mostra una vistosa fasciatura, ma anche una discreta verve. Iga tiene il servizio in maniera convincente, ma in risposta è ancora lontana dal rendersi pericolosa.

Sul 3-1, Swiatek si ritrova sotto 15-40, offrendo due occasioni a Sakkari di prendersi un doppio break di vantaggio. La polacca però rovista nel proprio orgoglio e gioca quattro punti pressoché perfetti, di quelli che l’hanno resa tanto temibile su questi campi, assestando in rapida successione due dritti lungolinea vincenti, un bel rovescio incrociato e un ottimo kick. Resta però sempre un break da recuperare e Sakkari non sembra avere alcuna intenzione di rinunciare al prezioso vantaggio. Ordinata, implacabile, la greca gestisce benissimo gli scambi e le proprie energie, senza mai staccare il piede dal collo dell’avversaria ferita.

Sul 5-4, Maria si arrampica con grande autorevolezza sul 40-0, pronta a chiudere la partita. Swiatek lascia andare due gran risposte di dritto, quasi a occhi chiusi, e cancella i primi due match point, ma sul terzo è infine costretta a cedere e a lasciare la corona di campionessa in carica, in attesa di scoprire chi sarà a raccoglierla.

Ha collaborato Alessandro Stella

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