Wimbledon, Murray amaro: “Mi chiedo se valga la pena di fare questa fatica”

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Wimbledon, Murray amaro: “Mi chiedo se valga la pena di fare questa fatica”

Lo scozzese dopo la netta sconfitta con Shapovalov fa un bilancio del suo Wimbledon. Che, per lui, non è del tutto positivo

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Andy Murray - Wimbledon 2021 (credit AELTC/Joe Toth)
 

“Una parte di me si dice: ho fatto tutta questa fatica negli ultimi tre mesi, poi mi presento a Wimbledon e gioco in questo modo. Ne vale veramente la pena?”. Sono le riflessioni amare che Andy Murray esterna durante la conferenza stampa dopo la netta sconfitta incassata da Denis Shapovalov nel terzo turno. Allo scozzese non è andato decisamente giù il modo in cui è stato dominato dal canadese. “Da un lato sono contento, sono tornato a giocare in un luogo che per me è speciale perché custodisce dei fantastici ricordi. Ho giocato per una settimana senza avere problemi fisici e comparire nuovamente davanti a questo pubblico è stato fantastico. Però, ecco, non sono contento di come ho giocato”.

Per lo scozzese avere vinto due match rappresenta già un passo avanti, considerando tutto quello che ha passato, ma tutto ciò evidentemente non basta a uno spirito così competitivo. “Avrei dovuto chiudere prima i match contro Basilashvili e Otte. Invece mi sono complicato la vita e non ho alibi per questo. Se fossi stato di meno in campo nei primi due turni, forse sarei arrivato a questo match con più energie”.

Il problema, a sentire Murray, è la mancanza di match nelle gambe. “Qui ho giocato tre match, di cui due lunghi, e solo questo è molto più di quanto ho fatto negli ultimi sei mesi. Per tornare ad alti livelli avrei bisogno di continuità, di giocare partite, di andare avanti nei tornei. Ma non è facile per uno con il mio ranking: non sei testa di serie e magari incontri subito un Berrettini che colpisce la palla a ritmi a cui non sei abituato”, è l’analisi dello scozzese, che usa proprio l’alfiere italiano per fare un esempio di un giocatore che al momento è su livelli per lui al momento inarrivabili.Nel giorno di riposo non ho potuto allenarmi perché devo fare attenzione al mio fisico e preservarmi. Questo è qualcosa che non mi succedeva mai durante gli Slam. Ho dovuto prendere confidenza con i miei colpi a match iniziato e così è dura pensare di potersela giocare con un giocatore forte come Shapovalov”.

Andy Murray – Wimbledon 2021 (credit AELTC/Florian Eisele)

A Murray, ovviamente, viene chiesto quali siano i suoi piani futuri. Lo scozzese, nonostante l’amarezza, non sembra intenzionato ad arrendersi. Prima di tutto ora torno a casa dalla mia famiglia, questo è prioritario. Poi penserò al resto. Andrò alle Olimpiadi, volerò lì nella data prefissata per fare la quarantena preventiva e osservare i regolamenti anti-Covid. L’obiettivo è giocare match, stare in campo, avere modo di allenarmi come piace a me”.

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