Berrettini soffre ma batte Auger-Aliassime: è una storica semifinale a Wimbledon [VIDEO]

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Berrettini soffre ma batte Auger-Aliassime: è una storica semifinale a Wimbledon [VIDEO]

61 anni dopo Pietrangeli Matteo Berrettini raggiunge la semifinale sui prati di Wimbledon! Piegato in quattro set l’amico canadese: è la seconda ‘semi’ Slam

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Matteo Berrettini - Wimbledon 2021 (credit to AELTC_Jed Leicester)
 

[7] M. Berrettini b. [16] F. Auger-Aliassime 6-3 5-7 7-5 6-3

Era l’8 di luglio del 2019 quando Matteo Berrettini venne travolto dall’emozione del Centre Court di Wimbledon, perdendo nettamente da Roger Federer negli ottavi di finale. A quasi due anni di distanza, Matteo non solo ha superato lo scoglio del quarto turno, ma ha anche vinto il suo match di quarti di finale, raggiungendo per la seconda volta in carriera il penultimo atto in un torneo Major dopo la memorabile cavalcata dello US Open 2019. Gli astri però non si sono allineati alla perfezione e non ci sarà Federer dall’altra parte della rete per coronare quest’altro fantastico traguardo del nostro numero 1. Ci sarà Hubert Hurkacz, che all’Italia ha già dato un dispiacere a marzo, nella finale di Miami. Berrettini è anche il primo giocatore italiano a raggiungere la semifinale a Wimbledon dopo 61 anni, quando Pietrangeli venne sconfitto al quinto set da Rod Laver.

L’azzurro però è più vivo che mai in questi giorni. A poche ore dalla fantastica vittoria della Nazionale Italiana di Calcio sulla Spagna, Berrettini ha superato in quattro set Auger-Aliassime (grande amico di Matteo) in 3 ore e 3 minuti e ci permetterà di sognare una “domenica bestiale” in cui l’Italia sarà già protagonista a Londra nella finale dell’Europeo. Matteo sarà in campo venerdì pomeriggio a Church Road per riuscire a far compagnia agli azzurri del pallone.

IL MATCH – A proposito di pallone, Matteo ha illuso il pubblico inglese di poter tornare a casa in tempo per vedere la semifinale del campionato Europeo, Inghilterra-Danimarca (in campo a Wembley, non tanto lontano dall’All England Club). La sua partenza è fulminea, perché dopo 20 minuti è già in vantaggio 5-1. Il primo break è arrivato nel terzo gioco, grazie a un paio di errori evitabili di Aliassime. Il canadese con un doppio fallo concede un altro break point nel game di servizio successivo e Berrettini aggredisce in risposta per incrementare il vantaggio.

È però l’ottavo game del primo set, quello in cui l’azzurro serve per incassare il primo parziale, che cambia l’andamento del match. Matteo si porta avanti 40-0 ma gioca un paio di punti timidi e il nastro collabora con Aliassime. C’è anche un quarto set point in favore del romano, fallito ancora con un errore di rovescio. È alla terza palla break che Felix riesce a recuperare uno dei due break, con gentile collaborazione di Matteo, che tra doppi falli e insicurezze a rete ha consente al classe 2000, entrato male in partita, di riguadagnare fiducia. Nel game successivo però il canadese scivola sotto 0-40; sfrutta bene il vantaggio sulla diagonale del rovescio per annullare i primi set point, ma poi una buona palla corta dà finalmente il set all’azzurro.

La musica cambia nel secondo set, perché già nei game d’apertura Aliassime ha la chance di portarsi in vantaggio di un break grazie alle sbavature di Matteo, meno preciso del solito col back (ne sbaglia uno a campo spalancato) e col servizio (doppio fallo che manda Felix a palla break). Il vantaggio del canadese però dura solo un paio di game, perché ricambia il doppio fallo sulla palla del contro-break: 3-3. La partita però inizia a prendere una piega insolita, perché i numeri al servizio iniziano a essere tutti in favore del giocatore canadese, compresi gli ace (7-5 per “FAA” nei primi due set).

Salvata una palla break sul 3-3 con una grande palla corta, Matteo si fa rimontare da 15-40 nel game successivo. Un break l’avrebbe mandato a servire per il secondo set e guadagnare un comodo vantaggio. L’occasione persa lo destabilizza, infatti arriva un game molto negativo a un passo del tie-break, sul 5-5. Non basta l’ennesima grande seconda di servizio a Berrettini per salvare il turno di battuta (quasi a 200 orari), perché fallisce ancora un rovescio in back e a zero Felix Auger Aliassime breakka e incupisce tutto d’un tratto i volti di Matteo e del suo team.

Félix Auger-Aliassime a Wimbledon 2021 (Credit: AELTC/Jonathan Nackstrand)

Infatti la partita è passata in maniera graduale dalle mani salde di Matteo a quelle un po’ più insicure e inesperte, ma comunque solide, del 20enne canadese. Nel momento in cui Aliassime è salito di ritmo, Matteo è calato fisicamente: con un servizio meno preciso del solito gli scambi prolungati sono diventati troppi e ha perso il controllo della partita. Nonostante l’impressione sia che il canadese giochi un filo meglio, il set resta in equilibrio. Berrettini rischia di inciampare nel quarto game, sotto 15-40, ma il servizio arriva a salvarlo nel momento più difficile. Nella fase finale del set è però Aliassime a perdere lucidità. Sul 5-5 commette un brutto errore sulla parità nella diagonale a lui favorevole, quella di sinistra. Nel game in cui deve salvare il set, un doppio errore e una discesa a rete imperfetta danno all’azzurro due set point.

Qui Berrettini gioca il punto più paziente, ordinato e importante della partita e forse delle sue due settimane a Wimbledon, vincendo un terzo set equilibrato nel quale l’inerzia sembrava penderò però leggermente dal lato del canadese. Aliassime probabilmente si è reso conto di giocarsi in quegli ultimi due game l’accesso alla sua prima semifinale Major ed è uscito colpevolmente dal piano partita (aggredire il rovescio di Matteo e costruire i palleggio sulla diagonale di sinistra).

A inizio quarto set Matteo è però sostenuto da un’energia nuova e il suo back torna a far male, il suo rovescio oltre a tagliare la palla taglia anche le gambe di Felix nel suo primo game di servizio: break Berrettini! Il servizio e il dritto fanno di nuovo male, come nel primo set, nonostante Matteo finisca per mettere a segno meno ace di Aliassime (12 a 13, ma nettamente meglio Matteo con la prima nel quarto set). C’è un unico game in cui l’azzurro soffre nel finale di match. Un paio di incertezze nei pressi della rete danno un vantaggio di 0-30 al canadese, ma quattro servizi vincenti (uno a 222 km/h) spazzano via tutta la paura e il grigiore che era piombato su Berrettini dal secondo set in poi. I festeggiamenti arrivano con qualche secondo d’anticipo, perché Matteo non sente il “let” dell’arbitro sul quasi ace con cui aveva convertito il primo match point. Ma un dritto vincente fa esplodere un’altra grande gioia per l’Italia. Qui si può sognare.

Il commento di Ubaldo Scanagatta

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