Wild card per Nick Kyrgios all'ATP 250 di Melbourne

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Wild card per Nick Kyrgios all’ATP 250 di Melbourne

L’aussie continua a giocare, almeno davanti al suo pubblico. In che condizioni si presenterà all’Australian Open?

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Nick Kyrgios a Wimbledon 2021 (Credit: AELTC/Jon Super)
 

La notizia non è una particolare sorpresa, ma potrebbe essere latrice di sorprese nelle prossime settimane: Nick Kyrgios ha ricevuto una wild card per l’ATP 250 che si giocherà a Melbourne la prima settimana dell’anno, vale a dire dal 3 al 9 gennaio, come confermato dal guru delle entry list e dei tabelloni Michal Samulski.

UN 2021 PERSINO PIÙ TURBOLENTO DEL SOLITO

Nick ha chiuso il 2021 con un bilancio di sette vittorie e otto sconfitte, perdendo gli ultimi cinque incontri disputati (incluso quello contro Tsitsipas alla Laver Cup, che per l’ATP è valida ai fini dei confronti diretti e dei record stagionali pur essendo un’esibizione). Quando ha giocato partite lunghe, le sue carenze in termini di preparazione sono emerse chiaramente: all’Australian Open, ha vinto una maratona contro Ugo Humbert ma è crollato nel match successivo dopo aver vinto i primi due set contro Dominic Thiem; a Wimbledon, ha… vinto una maratona contro Ugo Humbert, ma si è procurato un infortunio all’addome durante il primo set del match di terzo turno contro Félix Auger-Aliassime, finendo per ritirarsi.

D’altronde l’aussie non ha mai nascosto il suo rapporto un po’ casual con la preparazione, e per certi versi con il tennis professionistico in toto: appena ventiseienne, ha dichiarato in coda alla Laver Cup che non sa quanto a lungo andrà avanti a giocare. Anche perché senza allenarsi potrebbe continuare a regalare l’occasionale one shining moment (a Melbourne Park o a Church Road), ma senza essere competitivo sulle due settimane e rischiando problemi fisici seri – la sua stagione si è infatti conclusa per un problema al ginocchio sinistro.

In aggiunta, anche fuori dal campo il giocatore sembra aver commesso degli errori, e ben più gravi di un doppio fallo: la ormai ex-fidanzata, Chiara Passari, l’ha accusato di abusi fisici e psicologici, oltre che di tradimenti, culminando nell’intervento della polizia in seguito ad un alterco al rientro in Australia. Che siano avvenuti realmente o meno, la cosa certa è che anche fuori dal campo ci sia poca serenità per il giocatore.

A dispetto di tutto questo, Kyrgios sembra avere qualche residuo di voglia di giocare per il suo pubblico: non potendo partecipare alla ATP Cup per motivi di classifica (al momento è solo il sesto miglior australiano alle spalle di De Minaur, Duckworth, Popyrin, Millman e Thompson; i primi due saranno dunque gli avversari dell’Italia il 2 gennaio), potrà quindi beneficiare di un invito al torneo di Melbourne; qualora giocasse solo quella settimana avrebbe il bonus ulteriore di non doversi spostare prima dell’inizio dell’Australian Open, dove, non essendo un seed, potrebbe diventare una mina vagante già al primo turno. Tutto dipenderà dal Nick Kyrgios che scenderà in campo, e soprattutto dal Nick Kyrgios degli ultimi due mesi di preparazione – nemmeno il talento è eterno, almeno non nell’epoca dell’iper-professionismo, e forse se n’è reso conto anche lui.

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