Murray vaccinato senza paura: "Grazie dottori"

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Murray vaccinato senza paura: “Grazie dottori”

L’ex numero 1 del mondo si è sottoposto alla terza dose di vaccino e non ha lesinato la consueta ironia. Intanto sua madre Judy aprirà una scuola tennis con annesso museo

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Andy Murray - Indian Wells 2021 (via Twitter, @BNPPARIBASOPEN)
 

Con il classico humour britannico che lo contraddistingue, Andy Murray ieri ha fatto sapere via social di essersi appena sottoposto alla terza dose di vaccino contro il COVID-19. Proprio nei giorni scorsi, il vicepresidente esecutivo dell’area comunicazione ATP, Simon Higson, aveva divulgato una percentuale sulla quantità di tennisti Top 100 attualmente vaccinati, che si aggira attorno al 95%. Dopo questa ulteriore conferma da parte del tennista scozzese, sappiamo che lui si trova nella maggioranza, anche se i suoi numeri non rientrano nella stima di cui sopra, trovandosi lui al momento alla posizione N.134 del ranking (per questo motivo ha avuto bisogno di una wildcard per accedere al main draw dell’Australian Open). Di seguito le parole con qui Murray ha informato i fan della sua decisione di vaccinarsi per la terza volta:

Il terzo microchip mi è stato iniettato oggi“, ha scritto, facendo evidente riferimento ad una delle più popolari teorie complottistiche legate all’inoculazione. “Scherzi a parte… la scienza è fantastica. Grazie scienziati, grazie dottori e personale sanitario per l’incredibile lavoro che state facendo“.

JUDY MURRAY VINCE LA VERTENZA: POTRÀ APRIRE IL SUO CENTRO

Nei giorni scorsi, anche un altro membro della dinastia Murray ha ottenuto un importante risultato: Judy, madre di Andy e Jamie, ha infatti avuto il benestare del governo scozzese per avviare la costruzione di un progetto che includerà 19 case di lusso, un hotel a quattro stelle, un centro tennis e golf, un parco comunitario da 150 acri, e last but not least il Sir Andy Murray Museum – tutto questo a Dunblane, città d’origine della famiglia.

L’idea era stata aspramente rigettata dalla popolazione locale: 1500 persone avevano firmato una petizione in contrasto con il progetto perché avrebbe danneggiato un’area verde, e diversi politici locali avevano a loro volta cercato di stopparlo. Il governo scozzese ha però ribaltato la decisione iniziale, dando così il via libera ai lavori, che si svolgeranno nel parco di Keir e che sono il frutto di una partnership fra i Murray, la golfista Colin Montgomerie e il King Group.

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