Può il silenzio causare più rumore delle parole? La risposta è ‘sì’, e l’esempio ce lo sta dando Novak Djokovic, o meglio i media e i giornali che proseguono la loro serie di speculazioni sulla sua ancora incerta partecipazione all’ATP Cup, evento per nazioni targato ATP il cui inizio ormai è agli sgoccioli. L’avvio del torneo è previsto per sabato 1 gennaio e proprio la nazione serba sarà impegnata quel giorno contro la Norvegia nella sessione serale; al momento gli accoppiamenti prevedono Krajinovic opposto a Durasovic e Lajovic opposto a Ruud, ma ovviamente un eventuale presenza del numero uno del mondo stravolgerebbe gli equilibri (in quel caso i match sarebbero Lajovic-Durasovic e Djokovic-Ruud, sfida fra Top 10 con un precedente piuttosto recente alle Nitto ATP Finals).

Il sito serbo Blic, nei giorni scorsi, come vi avevamo riportato anche noi su Ubitennis, aveva affermato che “al 99%” Nole non sarebbe stato presente a Sydney per l’ATP Cup. Ora dall’Australia arrivano dichiarazioni ufficiali che negano qualsiasi ritiro da parte del serbo e dunque quell’1% sembra stia prendendo il sopravvento. Djokovic tuttavia deve ancora recarsi in Australia. La federazione Tennis Australia non è in grado di rivelare quando è previsto il suo arrivo a Sydney ma, come ha riportato il The Sydney Morning Herald, ha insistito sul fatto che non si è ancora ritirato dal torneo. “Nessun ritiro dal Team Serbia“, ha detto un portavoce di Tennis Australia al quotidiano.

A queste parole vanno aggiunte anche quelle dell’amministratore delegato di Tennis Australia Craig Tiley, il quale ha rivelato come a una manciata di giocatori siano state concesse esenzioni mediche, sebbene le identità di questi giocatori non siano state rese pubbliche. “Se Novak si presenta all’Australian Open, significa che ho è vaccinato o avrà un’esenzione medica”, ha detto Tiley. Dunque, in ottica partecipazione all’ATP Cup, si potrebbe supporre che evidentemente fino a qualche giorno fa Djokovic non avesse ancora ricevuto l’esenzione o che non si fosse ancora vaccinato (da qui il 99% iniziale di chance di non vederlo), mentre adesso qualcosa potrebbe essersi sbloccato permettendogli la partecipazione, in un senso o nell’altro (Nole potrebbe quindi aver accettato l’inoculazione o ottenuto l’esenzione).

Curiosamente, Nick Kyrgios, uno dei più aspri critici del 20 volte campione Slam, si è detto favorevole alla sua presenza:

“Credo sia molto importante che lui prenda parte al torneo“, ha detto Nick. “Anzi, credo sia molto importante che prenda parte a qualsiasi torneo“.

Tuttavia, due aspetti vanno sottolineati. Il primo è che secondo Tennis Australia (o quantomeno secondo la versione riportata dal Sydney Morning Herald) Djokovic non è “ancora” (yet) fuori dal torneo: la federtennis oceanica potrebbe quindi essere consapevole di un’imminente rinuncia ma potrebbe volersi attaccare ad un tecnicismo, vale a dire quello della non ancora sopraggiunta ufficialità del forfait. Questo porta al secondo aspetto: Tennis Australia ha indubbiamente interesse a confermare la presenza del miglior giocatore del mondo nel suo torneo per ragioni economiche, ed è quindi complicato stabilire quale sia la fonte più attendibile – Blic è un organo di stampa molto vicino a Nole, in fondo.

Forse non sapremo mai se vi siano state comunicazioni fra Djokovic e Tennis Australia, né tantomeno i loro contenuti, mentre per sapere se il numero uno ATP scenderà in campo l’1 gennaio contro la Norvegia bisognerà giusto attendere ancora un po’.