Juan Martin del Potro rinuncia all’ATP 500 di Rio de Janeiro, terzo appuntamento del Golden Swing. C’è lo aveva già fatto capire subito dopo la sconfitta all’esordio dell’Argentina Open (6-1 6-3 in favore dell’amico e compagno nella cavalcata alla conquista della Davis 2016, Delbonis), che non ci sarebbe stata un’ulteriore occasione per vederlo all’opera. Il campione dello US Open 2009 aveva utilizzato queste parole nella conferenza stampa post match: “Non ho più energie per combattere. Il dolore al ginocchio è troppo forte, ora devo pensare a come guarire per poter avere una vita normale”. Quindi non sorprende il comunicato del Rio Open, con il quale si annuncia il forfait dell’ex N.3 ATP.

L’ultima partita della torre di Tandil resterà quella sul suolo argentino di Buenos Aires, in cui è tornato in campo in un match ufficiale dal 19 giugno 2019; quando durante la partita con Shapovalov (poi vinta 7-5 6-4), scivolando sull’erba del Queen’s si ruppe la rotula del ginocchio destro. Inizialmente quando aveva comunicato, durante la conferenza pre-torneo di Buenos Aires, che questo più che un rientro sarebbe stato un saluto, si era lasciato l’opportunità di decidere, in base alle sensazioni che avrebbe avuto in campo, di poter partecipare anche al 500 brasiliano. Ma il dolore provato in campo è stato eccessivo e quindi il 33enne Delpo ha preferito non rischiare di compromettere definitivamente il suo ginocchio per garantirsi la possibilità di una vita normale dopo il tennis. Di poter camminare senza soffrire. Questo il comunicato della tappa principe della trasferta sudamericana sul mattone tritato:

“Juan Martin Del Potro purtroppo non parteciperà al Rio Open. E’ sempre stato un sogno per te e per noi, siamo arrivati molto vicini a poterlo realizzare. Vogliamo molto successo in futuro e sappi che per te, Juan Martin, le porte del Rio Open saranno sempre aperte”.

Lo stesso tennista albiceleste ha detto di voler lasciare una finestra aperta per un suo eventuale comeback. Noi ce lo auguriamo, ma prima di tutto gli auguriamo di poter vivere una vita serena senza più dolore e sofferenza. Dovesse essere stata veramente la sua ultima partita, ci terremo strette le dichiarazioni rilasciate in reazione al suo ritiro; da quelle della connazionale Gabriela Sabatini fino a quelle di Frances Tiafoe, che fanno capire realmente e pienamente la grandezza dell’uomo e del giocatore.