[5] H. Hurkacz b. [4] J. Sinner 6-3 6-3
Si ferma la corsa di Jannik Sinner che ai quarti di finale dei Duty Free Tennis Championships di Dubai si arrende in due set a Hubert Hurkacz con una prestazione opaca. L’azzurro è stato incapace di incidere in risposta anche sulla seconda (impressionante la differenza di trasformazione fra i due), e il suo rovescio praticamente non è pervenuto. Concedendo gli indubbi meriti a un avversario che non ha offerto alcuna palla break – addirittura ingestibile da sinistra – ed è divenuto vieppiù solido ed efficace nel corso dell’incontro, ha sorpreso l’atteggiamento a tratti quasi remissivo di Sinner, con i consueti pugnetti alzati volgendo lo sguardo verso il proprio angolo quasi mai visti in questo giovedì arabo, forse per essersi trovato di fronte al mite Hubi, amico e a volte compagno di doppio. Doppio dal quale qui a Dubai i due si sono chiamati fuori dopo aver superato il primo turno, verosimilmente per risparmiare energie – vesciche di Jannik, la versione ufficiale. Bravo allora Hubi che, tutt’altro che brillante nell’inizio di stagione, si sta ritrovando negli Emirati e con questa semifinale scavalca Jannik al decimo posto del ranking… per un solo punto.
Si è esaurita invece con la convincente prestazione contro Andy Murray l’opportunità colta con la vittoria all’esordio contro Davidovich Fokina che era giunta in una giornata storta dal punto di vista del gioco, con il choking dell’avversario e un “falco” fortunato nel tie-break che hanno compiuto metà di un’opera completata dal carattere del nostro, perché bisogna anche saper approfittare dell’occasione.
IL MATCH – Hurkacz, che ha scelto di cominciare al servizio, rivela un una certa tensione facendo entrare un po’ troppo la palla sul dritto, ma né lui né Sinner rischiano negli iniziali turni di battuta, il polacco anche grazie ad una seconda più consistente, l’azzurro più solido e decisamente dotato di maggiore potenza sul lato destro. Bravo l’arbitro nell’overrule a dare direttamente il punto al n. 11 ATP dal momento che l’out del giudice di linea è arrivato (una frazione di secondo) dopo il colpo finito lungo del ventenne di Sesto Pusteria.
Tre errori di Sinner al sesto gioco valgono due palle per l’allungo di Hubi ben cancellate dal servizio, ma un doppio fallo lo impantana nel game che finisce per cedere con un gratuito bimane sul secondo vantaggio esterno. Il venticinquenne di Wroclaw consolida spavaldo per il 5-2 e Jannik deve ricorrere agli straordinari per levarsi dagli impicci e rimanere in scia. Hurkacz chiude però senza problemi con il servizio, colpo che ha fatto (e farà) la differenza in termini di percentuali di trasformazione della seconda. Sinner in svantaggio anche negli scambi da fondo, conseguenza di un rovescio al momento non all’altezza.
Sul punteggio di 1-1 nella seconda partita, un punto da 28 colpi vinto dal polacco grazie all’errore di Sinner sulla smorzata dopo aver sterilmente comandato risulta decisivo per le sorti del game: chirurgico, Hubert brekka e subito conferma. Un nastro fortunato potrebbe riaprire l’ottavo gioco, ma lo scambio ben condotto che porterebbe in dote il primo game di risposta ai vantaggi si conclude con l’errore di dritto in entrata, emblematico di una giornata sottotono che l’avversario è stato bravo a far rimanere tale. È la resa, perché Sinner cede ancora la battuta: l’ultimo punto è emblematico con Hurkacz che si limita a palleggiare aspettando l’inevitabile unforced che gli permette anche di tornare avanti nei confronti diretti, dopo che la vittoria in finale a Miami era stata pareggiata alle ATP Finals.