La disinvoltura di Medvedev: "Non penso troppo al passato"

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La disinvoltura di Medvedev: “Non penso troppo al passato”

Il n. 1 non sente la pressione: “Nel tennis ogni settimana è una nuova storia. Se dovessi perdere c’è sempre Miami”

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Daniil Medvedev - Acapulco 2022 (Twitter - @AbiertoTelcel)
Daniil Medvedev - Acapulco 2022 (Twitter - @AbiertoTelcel)
 

Nonostante abbia raggiunto la prima posizione da qualche settimana, solamente ora Daniil Medvedev è sceso per la prima vola in campo da n. 1 del tennis mondiale. “Se la cosa mi sembra reale ora? Sì, eccome” ammette senza peli sulla lingua, dopo la netta vittoria sul ceco Tomas Machac. Daniil ha chiuso 6-3 6-2 in 72 minuti, salvando la sola palla break concessa (nel primissimo game), senza far più arrivare l’avversario oltre il ’30’ durante i suoi turni di battuta. “In realtà sono anche interessato a cos’hanno provato gli altri del team, perché probabilmente ognuno avrà avuto emozioni differenti perché ognuno è diverso. Per me è una bella sensazione. Qualcosa che ho sempre sognato, qualcosa che stavo cercando. Allo stesso tempo voglio giocare meglio, voglio provare a vincere di più. Ad esempio, parlando dell’Australian Open, sicuramente voleva vincerlo. Era davvero vicino. Non sono riuscito a farlo e mi dico ‘ok, se avrò un’altra possibilità come quella, dovrò essere migliore, dovrò essere più forte’. Più tornei vinci, più punti guadagni, più possibilità hai di rimanere al primo posto per più settimane. Questo è ciò che conta di più per me. Di solito cerco di non pensare troppo al passato e di più al futuro e al presente. Ecco perché a volte penso che forse non è così bello nemmeno provare a rendersi conto di quello che hai fatto”.

Questo traguardo così importante però è già a rischio. Il russo infatti avrà bisogno dei quarti di finale a Indian Wells per mantenere la testa del ranking. “Non credo che la cosa aggiunga pressione. Non ho altro da dire che, beh, devo battere gli altri ragazzi per cercare di rimanere al primo posto, altrimenti lo perderò. E se dovessi perdere perché gioco una brutta partita o il mio avversario gioca alla grande, ci sarà sempre la prossima settimana a Miami con altri 1000 punti in palio”.

“Penso che sia per ciò che tutti amano e odiano del tennis perché puoi, come vediamo ad esempio con Thanasi Kokkinakis, puoi perdere tutto abbastanza velocemente, infortunarti, giocare male alcuni tornei, perdere la tua classifica, forse non entrare in alcuni tornei. Poi vinci un 250 nella tua città natale e la vita è di nuovo bella. Ed è così che è il tennis, ogni settimana è una nuova storia. In questo momento è la settimana di Indian Wells e voglio farne una bella storia”.

L’aspetto fondamentale dei campioni è la loro incessante voglia di migliorare e Medvedev non è da meno. “Su quale aspetto sto lavorando principalmente? Io voglio migliorare in tutto. Ma se proprio devo scegliere una cosa, se parliamo davvero di una cosa in cui migliorare molto, quella è sempre la parte mentale. Sento di poter sempre fare meglio, forse imparare da alcuni tra i più grandi perché, beh, molti di loro sono migliori di me mentalmente, in molte cose“. E l’aspetto mentale, come ha confermato anche la sua mental-coach in questa interessante intervista, è un aspetto sul quale il 26enne sta lavorando da lunga data e sul quale i progressi sono evidenti. Ma a quanto pare per il diretto interessato c’è ancora qualcosa da fare.

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