WTA Indian Wells: Halep asfalta Martic, Swiatek strapazza Keys

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WTA Indian Wells: Halep asfalta Martic, Swiatek strapazza Keys

L’ex n.1 raggiunge la seconda semifinale 1000 da Roma 2020 in un match a senso unico. La polacca Swiatek fa anche meglio concedendo un solo game, best ranking al N.2 ad un passo

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Iga Swiatek - Indian Wells 2022 (foto Twitter @BNPPARIBASOPEN)
 

Nella notte italiana, si sono disputati i quarti di finale della parte alta del tabellone femminile del BNP Paribas Open. Purtroppo per i temerari appassionati del tennis in gonnella, svegliatisi nel cuore della notte convinti dall’assoluta certezza di essere pronti a gustarsi un grande spettacolo, loro malgrado si sono trovati difronte a delle “non partite”; con le giocatrici sconfitte che hanno racimolato la miseria di tre game in due incontri, i quali non sono giunti neanche all’ora di gioco

[24] S. Halep b. P. Martic 6-1 6-1

Nel primo quarto di finale, andato in scena come terzo match sul campo centrale dell’Indian Wells Tennis Garden, si sono affrontate per un posto in semifinale la tds.n.24 Simona Halep e la croata Petra Martic (N.79 Wta). Nel turno precedente la rumena si è sbarazzata della connazionale Sorana Cirstea, raggiungendo così il terzultimo atto del 1000 californiano per la quinta volta. Inoltre la campionessa dell’edizione 2015 vanta un record di 3-1 a questo punto del torneo, con l’unica sconfitta risalente al 2016 per mano di Serena Williams. Martic, invece si è qualificata per i quarti superando negli ultimi tre incontri ben tre teste di serie, (Zidansek, Raducanu e Samsonova) tra l’altro la partita vinta contro la britannica è stata la prima vittoria contro una top 20 dal 2019 per Petra. Infine il conto dei confronti diretti era favorevole all’ex N.1 (2-1), l’ultimo scontro si è consumato proprio nei quarti di finale nel BNP Paribas Open 2018 e ha visto l’affermazione di Simona in tre set.

 

IL MATCH – La partita è stata totalmente a senso unico, con Simona Halep che ha sbrigato la pratica in meno di un’ora concedendo solamente due giochi all’avversaria. Ha incamerato la prima frazione facendo registrare uno spaventoso 93% di prime in campo, contro il misero 53% di Martic e commettendo solo due gratuiti. Inoltre il divario, in termini di punti vinti è stato surclassante (25-8); e si è rivelato ancora più netto dall’1-1, 30-15 con un parziale da 24 punti a 1 per Simona. Da quella situazione di punteggio, Halep ha assestato un filotto da otto giochi consecutivi sino al 3-0 del secondo; mettendo in cassaforte un match che in realtà non ha mai visto una controparte competitiva. Martic, infatti, non hai dato segnali di presenza né mentale né tecnica ad eccezione del terzo game del secondo set; dove l’ex N.1 del mondo è riuscita a confermare il break maturato in apertura soltanto dopo 11 punti e due break point cancellati (in un game in cui per la prima volta nell’incontro ha avuto difficoltà con la prima, dopo che l’aveva sempre messa in campo nel primo set). Dopo aver superato questo scoglio, la tds.n.24 ha centrato il doppio break nel sesto gioco e ha chiuso di lì a poco al terzo match ball; con un ultimo brivido a causa della terza palla break concessa, annullata però prontamente. Halep conquista così, grazie a questo successo, la seconda semifinale 1000 da Roma 2020 (dove poi vinse il titolo).

Significa molto per me essere in semifinale”, ha commentato Simona in conferenza stampa. Ci si sente molto bene. Mi da tanta fiducia. Mi da la spinta per comprendere che posso ancora giocare a questo livello. E’ stato un anno difficile, come sapete. Per questo giocare bene qui ad Indian Wells significa molto per me. […] Semplicemente, mi sento benissimo. Sono vicina al livello che ho espresso in passato“.

[3] I. Swiatek b. [25] M. Keys 6-1 6-0

Iga Swiatek, dopo aver rimontato Angelique Kerber (tds.n.15) negli ottavi, aveva una ghiotta occasione e non se l’è fatta sfuggire. La tds.3 del seeding strapazzando Madison Keys nel loro secondo faccia a faccia dopo il secondo turno degli Internazionali d’Italia 2021 (N.29 WTA), si è presa virtualmente la seconda posizione del ranking; questa eventualità diventerà certezza da lunedì prossimo a meno che la Sakkari o la Badosa vincano il torneo. A differenza dell’altro incontro, la tennista polacca non ha fornito una prestazione in battuta di grande livello (specialmente nel primo set); ma ciò nonostante ha potuto usufruire degli ingenti concessioni dell’avversaria e di conseguenza il match non è mai stato realmente in discussione; anche se bisogna riconoscere alla ventenne di Varsavia che il cappotto rifilato alla Keys nella seconda frazione è stato, diversamente dalla prima, dovuto maggiormente a propri meriti che a effettivi demeriti della finalista dello Us Open 2017. Swiatek ha confermato, con la sua nona vittoria consecutiva, di essere in un momento molto positivo; non a caso nel 2022 ha raccolto 17 vittorie in 20 partite disputate. La polacca con la vittoria odierna ottiene la qualificazione alla sua terza semifinale, della carriera, in un torneo 1000 (negli altri due casi ha poi finito per vincere il titolo; Roma 2021 e Doha 2022)

IL MATCH – Pronti via, e Iga si porta rapidamente 5-0 (con break nel secondo e nel quarto gioco). La statunitense con orgoglio riesce quantomeno ad evitare il bagel, sbloccandosi dopo aver annullato un set point attraverso un rovescio lungolinea vincente con annesso urlo liberatorio per cercare di scuotersi. In verità sul 5-1, con Swiatek al servizio per mettersi in saccoccia il primo parziale, Madison avrebbe la chance per accorciare le distanze. Ma è solo un fuoco di paglia visto che la N.4 del mondo frantuma l’opportunità e nel game più lungo del match – potremmo anche definirlo l’unico combattuto – dopo 11 punti pone fine al parziale al terzo set point. La sfida (se mai ce ne stata una) finisce sostanzialmente qui; perché nel secondo la vincitrice del Roland Garros 2020 non lascia per strada neanche un gioco.

Avevo speso molto nei match precedenti, non sapevo cosa aspettarmi perché Madison ha giocato molto bene in questo inizio di stagione. Oggi per me, era importante gestire le sue traiettorie molto basse e piatte” ha commentato Swiatek a fine gara. “Nella partita contro Kerber avevo perso un po le staffe mentalmente, quindi sono molto felice di aver vinto agevolmente”. Riferendosi poi alla sua prossima avversaria, Simona Halep, la polacca si è così espressa: Non ho visto quanti errori abbia fatto quest’oggi, ma sicuramente meno di 10. Sa giocare in maniera molto consistente e certamente questo match sarà un test per capire quando sono migliorata. Quindi non vedo l’ora di affrontarla”.

Dunque Halep e Swiatek si affronteranno in semifinale. I precedenti sono tre, dispiegati nelle ultime tre stagioni. Tutti e tre consumatisi nel palcoscenico più importante; gli Slam. Il resoconto parla di un 2-1 per Simona; che ha trionfato in ottavi al Roland Garros 2019 (dove addirittura vinse 6-1 6-0) e all’Australian open 2021 (in rimonta 6-4 al terzo). La N.4 al mondo, si è presa la rivincita in terra parigina sempre agli ottavi di finale nel 2020, edizione nella quale sarebbe arrivata fino in fondo e avrebbe alzato il suo primo major, con un punteggio simile a quello con cui la rumena l’aveva sconfitta l’anno prima (6-1 6-2). Dopodomani Iga, andrà a caccia della quinta finale della carriera (la terza in un 1000); mentre la tds.n.24 cercherà di raggiungere la 42esima finale nel circuito maggiore.

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Challenger

Da Agamenone a Zeppieri, male gli italiani nella settimana Challenger. Nardi ko con Van Assche in tre set

Peccato per un buon Luca Nardi che capita nella parte sbagliata di tabellone.

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Luca Nardi, Napoli 2022 - Credit: Riccardo Lolli - Tennis Napoli Cup

La settimana Challenger vedeva il suo appuntamento più importante a Orleans (cemento, categoria 125) con un campo di partecipanti degno di ben altro livello, basti pensare che il nostro beniamino, il britannico Jack Draper (n.106 ATP) si è dovuto accontentare dell’ottava testa di serie. Tre gli italiani ai nastri di partenza e proprio da uno di loro vogliamo iniziare, da Luca Nardi che al secondo turno è capitato malissimo perché un Luca Van Assche (n.69 ATP) al secondo turno non sarebbe una bella pesca nemmeno a livello ATP. Diciannove anni il Luca francese (ma, ricordiamo, figlio di mamma italiana), uno in più il Luca nostrano che è partito subito ben allacciato, tanto da condurre con sicurezza le danze e da vincere il primo parziale grazie ad un break decisivo nel nono  game, complice un sanguinoso doppio fallo del francese. Che però nel secondo set pareggia ben presto i conti, strappando subito il servizio al pesarese e andando a servire sul 5-3. Peccato però che nel momento decisivo gli tremi un pò il braccio, facendosi trascinare a un pericolosissimo tie-break. In cui però domina, come dominerà un terzo set senza storia, deciso da un break immediato (cui ne seguiranno altri due) che fisserà il punteggio sul 4-6 7-6(2) 6-1. Un match davvero interessante in cui entrambi hanno giocato un ottimo tennis pieno di cambi di ritmo e di ricami, confermando i rispettivi pregi e difetti. Veloce di piedi ma un po’ leggerino Van Assche, un genio con la racchetta Nardi che però ancora una volta si lascia prendere da quella sorta di nobiliare indolenza che talvolta gli impedisce di dare un seguito alle sue brillanti intuizioni. In ogni caso un incontro un po’ mortificato dalla collocazione a un secondo turno Challenger, siamo infatti convinti che questa sarà una sfida che si ripeterà spesso e su ben altri palcoscenici. Adesso per il Luca francese un match da far tremare i polsi contro l’ex n.7 del mondo, il belga David Goffin, testa di serie n.5, e autore dell’eliminazione all’esordio (7-5 6-4) di un deludente Mattia Bellucci.

Fuori al secondo turno anche Giulio Zeppieri che, dopo aver vendicato il suo amico Musetti contro il canadese Gabriel Diallo, ha ceduto a sorpresa 6-4 7-6(2) al 21enne britannico, di origini francesi, Arthur Fery (n.362 ATP).

Al Challenger 75 di Braga (Portogallo, terra battuta) erano otto gli italiani in tabellone, ma nessuno di loro ha avuto particolare fortuna. Eliminati al secondo turno Franco Agamenone (dal francese Titouan Droguet che Musetti, tanto per rimanere in tema, ben ricorda dagli ultimi US Open), Alessandro Giannessi (da Duje Ajdukovic che continua ad essere autentica bestia nera dei nostri tennisti) e Matteo Gigante che cede 6-4 1-6 6-1 al libanese (ex tedesco) Benjamin Hassan (n.208 ATP). Fuori subito Francesco Passaro, che in questa stagione si sta regalando ben poche soddisfazioni, Francesco Maestrelli (idem come sopra), Stefano Travaglia, Edoardo Lavagno e Riccardo Bonadio.

 

Al Challenger 125 di Bogotà (Colombia, terra battuta) a difendere i nostri colori c’era il neo 21enne italo-venezuelano Lorenzo Claverie (n.811 ATP) che, eliminato al secondo turno del tabellone cadetto, era stato ripescato come lucky loser. Salvo poi meritarsi la sua fortuna battendo contro pronostico il cileno Gonzalo Lama (n.384) con un doppio tie-break. Poi, proprio nel giorno del suo compleanno, si concludeva la sua avventura contro l’argentino Renzo Olivo che lo batteva col punteggio di 7-5 6-1.

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WTA Pechino, qualificazioni: Bronzetti a un passo dal tabellone principale, battuta la canadese Marino

La 24enne di Villa Verucchio avanti in tre set. Sabato si giocherà un posto nel tabellone principale del China Open

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Lucia Bronzetti - Bad Homburg 2023 (Twitter @federtennis)
Lucia Bronzetti - Bad Homburg 2023 (Twitter @federtennis)

Lucia Bronzetti è a un passo dal tabellone principale del China Open. La 24enne riminese di Villa Verucchio, reduce dalla sconfitta nei quarti di Ningbo avvenuta solo ieri, ha battuto all’esordio per 6-4 1-6 6-2, in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, la canadese Rebecca Marino (entrata in tabellone al posto della tedesca Laura Siegemund)

Una partita sudata per Lucia quella contro Marino, risolta solo al terzo set. Il primo parziale vede una Bronzetti intraprendente, spinta da un ottimo rendimento con la prima palla. Pronti via la riminese si porta avanti 3-0 con doppio break. Nonostante la canadese ne recuperi uno Bronzetti è brava ad amministrare il vantaggio per chiudere 6-4 il primo set. Nella ripresa Marino è molto più centrata e decisamente più incisiva in battuta. Bronzetti accusa il colpo e cede il set per 6-1 grazie al doppio break canadese. L’epilogo dell’incontro è a tinte tricolori: Lucia torna a macinare punti al servizio, ritrovando l’ispirazione del primo set. Sono due i break che le regalano il passaggio del turno di qualificazione, nel quarto e nell’ottavo gioco. La 24enne vince ancora contro Marino dopo averla già battuta al primo turno del WTA 125 di Chicago lo scorso agosto.

Sabato Bronzetti si giocherà l’ingresso nel tabellone principale o con la tedesca Tamara Korpatsch, n.107 del ranking, o con la statunitense Ashlyn Krueger, n.75 WTA, che un paio di settimane fa ad Osaka ha conquistato il suo primo trofeo nel circuito maggiore

 

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ATP

ATP Pechino: Medvedev rullo compressore, Rune senza problemi con Auger-Aliassime, Dimitrov salvo per miracolo

Nei primi turni del China Open Daniil Medvedev lascia solo tre games a Tommy Paul. Holger Rune non concede palle break a Félix Auger-Aliassime, mentre Grigor Dimitrov ribalta uno svantaggio di 2-6, 1-5 con Mackenzie McDonald

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Daniil Medvedev - Pechino 2023 (Twitter @atptour)
Daniil Medvedev - Pechino 2023 (Twitter @atptour)

Tante teste di serie in campo e incontri di alto livello nei primi match della seconda giornata del China Open a Pechino. Oltre a Jannik Sinner, vincitore su Evans, erano impegnati il n° 3 e il n° 4 del mondo – Daniil Medvedev e Holger Rune – e Grigor Dimitrov, che ha ribaltato un incontro praticamente perso. Ma andiamo nel dettaglio ad analizzare le singole sfide.

[2] D. Medvedev b. T. Paul 6-2 6-1

Nessun problema per la testa di serie n° 2 Daniil Medvedev contro Tommy Paul, in un duello che da pronostico avrebbe dovuto essere molto più equilibrato di quello che poi è effettivamente stato, visto che Paul è comunque il n° 13 del mondo. E invece una partita non c’è mai stata, come testimoniano i tre miseri games racimolati dall’americano nell’ora e 21 minuti di sfida.

Il russo ha giocato in modo semplicemente perfetto commettendo in totale solo 3 errori non forzati, peraltro condensati in apertura, quando ha perso il servizio nel primo game. Da lì in avanti, Daniil ha cambiato decisamente marcia, conquistando il 39esimo successo sul cemento nel 2023 – nessuno come lui – e assicurandosi l’avanzamento al secondo turno dove ad aspettarlo c’era già Alex De Minaur, con il quale è in vantaggio per 5-2 nei precedenti (1-1 in questa stagione).

“Ho disputato un ottimo incontro” – ha dichiarato Medvedev a caldo – “l’inizio partita non è stato facile, ma non lo è mai quando giochi un primo turno in un’altra parte del mondo contro un avversario forte. Forse lui si è trovato ancor più in difficoltà di me perché veniva dalla Laver Cup a Vancouver”.

G. Dimitrov b. [WC] M. McDonald 2-6 7-6(4) 6-1

È salvo per miracolo Grigor Dimitrov dopo il primo turno contro Mackenzie McDonald. Il bulgaro, che ha da poco raggiunto il traguardo delle 400 vittorie in carriera, si è trovato sotto di un set e di due break, per poi risalire la china dal 6-2, 5-1 sotto. Uno score che lasciava poco spazio a repliche e un vero e proprio dominio della wild card americana per gran parte dell’incontro, ma poi i match vanno chiusi e se non lo fai rischi di subire un contraccolpo psicologico.

E da quel punteggio decisamente a favore lo statunitense avrebbe perso 12 dei successivi 14 games (tie-break del secondo set compreso), senza mai arrivare a match point e addirittura lasciando una volta a -0 e una volta a -15 i giochi in cui si è trovato a servire per avanzare al secondo turno.

E dopo un tie-break perso alla fine di un parziale che sembrava conquistato, il contraccolpo psicologico non è così inusuale, come testimonia il netto 6-1 del terzo set per il bulgaro.

[3] H. Rune b. F. Auger-Aliassime 6-4 6-4

L’avversario di secondo turno per Dimitrov sarà Holger Rune, che ha sconfitto per 6-4 6-4 senza mai concedere palle break il n° 15 ATP Félix Auger-Aliassime. Il canadese sembrava essere in ripresa dopo aver dato segnali incoraggianti in Laver Cup, ma quella è a questo punto da considerare come una parentesi positiva in un 2023 fin qui da dimenticare. Dopo il Masters 1000 di Indian Wells, dove ha raggiunto i quarti di finale, Félix ha vinto infatti solo 3 match dei successivi 14, perdendo fiducia torneo dopo torneo.

Rune era invece al rientro dopo i problemi fisici che lo hanno attanagliato nelle ultime settimane, e non può reputarsi sfortunato per aver trovato un rivale in un periodo di rottura prolungata. Contro Dimitrov per lui sarà probabilmente un’altra storia.

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