[12] H. Hurkacz b. [Q] D. Lajovic 7-5 6-3 (Giovanni Pelazzo)

Avanti anche Hubert Hurkacz, che non appare ancora al suo meglio ma supera l’ostacolo Lajovic: sarà lui a sfidare Djokovic nei quarti di finale. Il match inizia con entrambi i giocatori piuttosto contratti: Hurkacz deve rimontare da 15-30 nei suoi primi due game in battuta, Lajovic è invece costretto a salvare subito due palle break consecutive. Sia la testa di serie numero 12 che il numero 77 del mondo sono però bravi a salvarsi grazie al servizio (accompagnato da un vero miracolo in difesa da parte del serbo per annullare la prima chance di break). Con il passare dei minuti, i due si sciolgono e Lajovic inizia a deliziare il pubblico con qualche bel rovescio vincente. Al contrario, Hurkacz riesce spesso a muovere bene il suo avversario, andando a condurre 3-2. Nel sesto gioco, il polacco si procura una terza chance per strappare la battuta al numero 77 del mondo dopo quelle del secondo game, anche grazie a due grandi risposte. Anche in questo caso, tuttavia, Lajovic non si lascia intimorire, si rende protagonista ancora di una gran difesa e con un bel rovescio vincente dal centro del campo si salva e impatta sul 3-3. I due giochi successivi sono interlocutori, tenuti facilmente da entrambi, e portano alla fase calda del set.

Qui Hurkcaz trema sul serio per la prima volta nel match, concedendo a Lajovic due opportunità per andare a servire per il set con altrettanti gratuiti. Con le spalle al muro, il numero 14 del ranking rispolvera appena in tempo il servizio, si porta sul 5-4 e si procura due set point consecutivi grazie ad altrettanti non forzati del serbo. Anche lui tuttavia, proprio come Hurkacz poco prima, si aggrappa ad un ace e a un gran dritto per tener vivo il set. Il serbo è fenomenale anche sulla parità, chiude il decimo gioco ancora con una bella difesa ma, poco dopo, è nuovamente costretto a servire per rimanere nel set, dovendo ancora annullare set point, scaturiti da tre gratuiti consecutivi. Lajovic cancella bene i primi due, poi sul terzo incappa in una discussione con l’arbitro che, a suo dire, avrebbe scambiato due segni, chiamando out una sua prima (decisione di cui il serbo, per usare un eufemismo, non è affatto convinto). Certo di aver già vinto il quindici, il 31enne di Belgrado è costretto a servire una timida seconda, perdendo poi punto e primo set: è 7-5 Hurkacz al termine di un parziale di buona qualità.

In avvio di secondo parziale, il serbo prova a scuotersi e a dimenticare quanto accaduto poco prima, annullando con grande pazienza una pericolosa palla break in avvio. Hurkacz è costretto a fare altrettanto, vincendo un game fiume da 14 punti in cui quattro ace rischiavano di non bastargli. Nel momento forse migliore della sua partita, Lajovic infila improvvisamente una serie di errori gratuiti che gli costano carissimo: il polacco ne approfitta e compie lo strappo decisivo, salendo 4-1. È il punto di non ritorno del match: il numero 77 ATP prova a rimanere attaccato alla partita, ma la testa di serie numero 12 non concede più nulla in battuta, arrivando anche a match point già nell’ottavo gioco. Qui viene tradito dal dritto, ma con una smorzata, un ace e una prima vincente il polacco sale 40-0 nel nono game e, alla seconda opportunità, chiude 7-5 6-3 con il sedicesimo ace della sua partita. Un match appunto dominato da Hurkacz con questo fondamentale, visto che ha anche ottenuto l’83% dei punti con la prima e ha salvato tutte le tre palle break concesse. Ai quarti di finale il 25enne di Breslavia incontrerà un freschissimo Novak Djokovic, che oggi non è sceso in campo approfittando del ritiro di Andy Murray.

Il tabellone maschile del torneo di Madrid

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