ATP Umago: Sinner si toglie subito la ruggine, Munar battuto in due set

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ATP Umago: Sinner si toglie subito la ruggine, Munar battuto in due set

Convincente vittoria di Sinner sul tennista spagnolo, anche se sono stati necessari sei match point per chiudere la pratica. Ora per il n. 1 italiano un altro spagnolo, Carballes Baena

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ATP Umago 2022 - Jannik Sinner (foto: RDOSPORT)
 

Dal nostro inviato ad Umago

[2] J. Sinner b. J. Munar 6-4 6-4

Anche la terza sessione serale del Croatia Open ha visto scendere in campo un tennista italiano: dopo Cecchinato lunedì e Musetti ieri, entrambi vittoriosi in tre set (rispettivamente su Poljicak e Bedene), è toccato a Jannik Sinner a giocare a sole tramontato e a temperature gradevoli, opposto allo spagnolo Jaime Munar. Sinner tornava in campo per la prima volta dopo la sconfitta nei quarti contro Djokovic a Wimbledon, dato che aveva dato forfait ad Amburgo per recuperare dal leggero infortunio alla caviglia occorsogli proprio durante il match contro il fuoriclasse serbo. Più “rodato” invece Munar, dato che qui ad Umago aveva esordito lunedì battendo in tre set Mikael Ymer e la scorsa settimana era arrivato ai quarti a Gstaad, cedendo dopo una partita lottata ed equilibrata (7-6 7-6) al futuro vincitore Ruud. In realtà la ruggine non si è vista in Sinner, che dopo una partenza un po’ sottotono – ma la stessa cosa vale per Munar – ha alzato i giri del motore, pur senza strafare, superando meritatamente in due set lo spagnolo, che non ha mai dato la sensazione di poter ribaltare l’esito dell’incontro, nonostante l’orgoglioso finale in cui ha annullato cinque match point prima di capitolare. “Sono soddisfatto di come ho giocato, lui è un avversario difficile su questa superficie, ma è andata veramente bene per essere la prima partita dopo Wimbledon” dirà nella conferenza stampa post match il tennista azzurro.

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IL MATCH – Il primo match tra il 20enne altoatesino e il 25enne maiorchino non iniziava nel migliore dei modi, con entrambi i giocatori abbastanza tesi e fallosi. C’era subito uno scambio di break, più per demerito del battitore che per merito del giocatore in risposta, poi Sinner non sfruttava una grossa occasione (agevole dritto in chop da metà campo che finiva lungo) per il terzo break consecutivo in tre giochi. Il quarto gioco faceva però da spartiacque: Sinner lo incamerava con quattro vincenti e da quel momento il livello del gioco saliva, per la soddisfazione del pubblico accorso numeroso sulle tribune del Goran Ivanisevic Stadium. E per la maggior parte composto da italiani, visti i tanti tricolori appesi o sventolati e i “Jannik Jannik” urlati. Era chiaramente l’altoatesino quello che faceva gioco, spingendo da fondo ma con giudizio, cercando di evitare di andare fuori giri e far esaltare le doti difensive di Munar (“Sì, abbiamo preparato bene la partita… I suoi colpi non mi davano fastidio e potevo fare il mio gioco” dirà a fine partita, rispondendo ad una nostra domanda sul fatto che non è mai sembrato in difficoltà durante il match). Il n. 59 del mondo da parte sua confermava le proprie caratteristiche: ottimo fondocampista in difesa e bravo a contrattaccare quando può appoggiarsi, bene, sui colpi dell’avversario, ma senza il “punch” necessario per mettere in difficoltà in maniera sistematica un giocatore dalla cilindrata evidentemente superiore come Sinner. E nel cercare soluzioni alternative per evitare di subire la pressione da fondo del n. 10 ATP, dopo che nei game precedenti la palla corta aveva dato risultati scadenti, nel decimo gioco Munar provava maldestramente ad affrettare le giocate, scegliendo in un paio di casi la discesa a rete -punito dai passanti dell’azzurro – e chiudendo con un doppio fallo che ne certificava la poca lucidità in quel momento e consegnava il primo set a Sinner per 6-4.

L’inizio del secondo set continuava sull’inerzia della fine del parziale precedente, con Sinner che comandava le operazioni da fondo, spingendo l’avversario sempre lontano dalla riga di fondo e chiudendo con qualche pregevole smorzata (qualcuna magari no, a conferma che il colpo è ancora da affinare, però le scelte erano praticamente sempre corrette). Il dritto vincente con cui otteneva il break nel terzo gioco sembrava indirizzare la partita in maniera definitiva a favore del tennista di San Candido, che però aveva un passaggio a vuoto nel game successivo e con una serie di errori non forzati restituiva il break. Che però riprendeva subito dopo, con lo spagnolo che a sua volta giocava un game da dimenticare, nuovamente con scelte affrettate (compreso ancora l’attacco a rete, regolarmente punito da Jannik). La partita sembrava a questo punto in pieno controllo di Sinner, che non soffriva più sui suoi turni di battuta e quando andava a servire per il match sembrava confermare il trend, portandosi sul 40-15. E invece ecco un finale thrilling: Munar con orgoglio annullava i due match point e arrivava due volte a palla break, ma Sinner reagiva e al sesto match point aveva la meglio sulla strenua difesa del maiorchino e chiudeva 6-4. Per il n. 10 del mondo – che ha ringraziato a fine partita il pubblico per il supporto (“Sì, mi ha veramente supportato tanto, sapevo che qui c’è sempre tanto pubblico dall’Italia, ma che venissero anche per una partita di secondo turno, è stato bello” aggiungerà in conferenza stampa) – ora la sfida con un altro spagnolo, Roberto Carballes Baena.

Il tabellone completo

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