US Open: Tiafoe spegne le ambizioni di Nadal

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US Open: Tiafoe spegne le ambizioni di Nadal

Frances Tiafoe sfodera una grande partita e batte in quattro set Rafael Nadal. Prima sconfitta per lo spagnolo negli Slam quest’anno

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Frances Tiafoe - US Open 2022 (foto Twitter @usopen)
 

[22] F. Tiafoe b. [2] R. Nadal 6-4 4-6 6-4 6-3

Ancora una volta Rafa Nadal è entrato in campo pensando bene con che piede farlo. Frances Tiafoe invece, è entrato nel modo in cui sta affrontando questo brillante momento della sua carriera: un passo alla volta. Ed è così che ha vinto quella che oggi è stata una partita straordinaria, con un punteggio di 64 46 64 63. Con lucidità, pazienza e tanto coraggio. Ha saputo far male col servizio e soprattutto ha saputo essere costante. È riuscito a concretizzare la tattica giusta e non si è mai fatto togliere il ritmo. Dal suo canto Nadal oggi non era al top della forma fisica. Tanti doppi falli, troppi. Un dritto meno pesante del solito e delle risposte al servizio poco incisive. L’americano di 24 anni aveva detto in conferenza stampa: “La prima volta che ho giocato contro Nadal ero contento anche solo per quello, ma ora non mi basta più, ora voglio vincere”. Ed è riuscito a realizzare il suo sogno. Ora lo aspetterà Andrej Rublev nei quarti di finale.

QUI LA CONFERENZA DI NADAL: “Il mio gioco e la qualità dei miei tiri erano scarsi”

 

IL MATCH

Primo set Il primo set inizia bene per entrambi i giocatori che senza problemi tengono il servizio fino al 3 pari in cui arriva la prima palla break del match per Tiafoe. Il 24enne americano va a prendersi questa prima chance con grande coraggio: risponde aggressivo, Nadal controbatte di rovescio, il suo colpo migliore fino a questo momento, ma la palla scappa fuori ed è break Tiafoe. Fino a questo momento il numero 26 della classifica mondiale sembra essere alla portata di questo quarto di finale. Nadal sta usando traiettorie più basse del solito con il suo diritto, non sporca la palla come suo solito ed è meno efficace. I turni di servizio riprendono il normale andamento e Nadal rimane nella scia di Tiafoe che conduce 5 giochi a 4 con grande concretezza. Arriva il turno di servizio decisivo per l’americano in questo primo set che va subito a guadagnarsi ben tre set point consecutivi. Il primo set point scappa via per colpa di un doppio fallo dato da una seconda di servizio troppo rischiosa, il secondo per una risposta vincente di Nadal. Ma neanche la difesa dello spagnolo riesce a contenere il gioco aggressivo di Tiafoe che va a prendersi il terzo set point con la forza e chiude 6-4.

Lo spagnolo esce dal campo e quasi dieci minuti dopo rientra correndo. Ma il suo non è stato solo un toilet break. Nadal chiede anche un medical timeout per fasciare il polso dopo aver sentito un fastidio durante il corso del primo set.

Secondo set Nonostante i dieci minuti di pausa, Tiafoe riprende il secondo set molto concentrato e tiene bene i primi turni di battuta. Anche se lo statunitense inizia ad apparire meno aggressivo rispetto al primo set. Nadal però gli da una mano, continuando a commettere qualche (insolito) errore non forzato di diritto. Sul 4 pari arrivano addirittura due doppi falli nello stesso game per lo spagnolo che ora sembra molto contrariato del suo gioco. Si ritrova a dover lottare ai vantaggi, ma nonostante i due errori precedenti riesce a recuperare e si gira 5 a 4 Nadal. E proprio quando meno ce lo saremmo aspettati, per la prima volta dall’inizio del match, arrivano le prime due palle break per Nadal, ovvero due set point. Tiafoe annulla la prima palla break giocando un punto strepitoso prima col dritto e poi con un rovescio incrociato imprendibile. Eppure, pochi istanti dopo commette un doppio fallo imperdonabile, ed è set per lo spagnolo. Una serie di eventi inaspettati ribalta quella che fino a mezz’ora prima sembrava tutta un’altra partita.

QUI LA CONFERENZA DI NADAL: “Il mio gioco e la qualità dei miei tiri erano scarsi”

Terzo set Ora se l’americano vuole vincere, deve continuare a perseguire l’obiettivo iniziale: fare il suo gioco e non lasciare che sia Rafa a dettare il ritmo degli scambi. Tiafoe continua a rispondere molto bene ma lo spagnolo ora colpisce meglio il colpo dopo il servizio, portando a casa i turni di battuta più velocemente. Ma ecco che, così com’era successo nel primo set, sul 3 pari arriva di nuovo la prima palla break per l’americano. E per la seconda volta va a prendersi questo break con la forza, senza nessun aiuto da parte di Nadal ma solamente con la sua tenacia. Ora Tiafoe è di nuovo molto fiducioso del suo gioco e nel game successivo sfodera anche una smorzata da manuale, sotto rete. L’americano si trova per la seconda volta dall’inizio della partita a dover servire per il set. Parte male con un doppio fallo, ma poi recupera con un fantastico servizio vincente. I tre punti successivi con cui Tiafoe va a chiudere il set sono la definizione dell’incredibile prestazione che il 23enne del Maryland sta compiendo oggi. Un dritto lungo linea sulla riga, un altro dritto vincente in corsa e un ace impeccabile portano Frances Tiafoe 2 set a 1 su Rafael Nadal.

Quarto set Questo quarto set è ricco di sorprese e di scintille. Si apre subito con una palla break per l’americano che appare infuocato. Nadal la annulla con una seconda di servizio molto rischiosa e poi chiude il game urlando in salto a squarciagola. Sappiamo che lo spagnolo non molla, mai. Sul 2 a 1 arrivano due palle break per Nadal grazie a qualche aiuto dell’americano visibilmente infastidito dal rumore meccanico del tetto che si sta chiudendo. Tiafoe annulla la prima con un ace da campione. Ma lo spagnolo non spreca la seconda possibilità con la grinta che lo contraddistingue da sempre. Break Nadal e anche warning Tiafoe per abuso verbale contro l’arbitro. Ora c’è molto nervosismo in campo da entrambi le parti: due doppi falli per Nadal e una palla break per l’americano. E la solidità mentale di Tiafoe quest’oggi gli concede immediatamente il controbreak. Eppure, le tre ore e 10 minuti di gioco iniziano a farsi sentire per l’americano che nel game successivo sbaglia troppo e concede di nuovo due possibilità di break al maiorchino. Tuttavia, con quattro punti consecutivi Tiafoe riesce a chiudere un game importantissimo. Ma la vera impresa dell’americano è arrivata dopo 7 minuti di game: Tiafoe riesce a strappare ancora il servizio allo spagnolo e va a servire 4 a 3 con un break a suo favore. Tiene il turno di servizio successivo e con un altro break che aveva il peso del match point, Frances Tiafoe batte per la prima volta il 22 volte vincitore slam.

Ora non gli resta che continuare la favola nei quarti dove affronterà Rublev.

Margherita Sciaulino

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Laver Cup: trionfa il Team World con la vittoria in doppio di Tiafoe e Shelton

Il Resto del Mondo bissa il successo del 2022 imponendosi per 13-2. Un solo match vinto dall’Europa, con Ruud nella seconda giornata, e chiusura anticipata dei giochi nel Day 3

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John McEnroe e Ben Shelton, Vancouver - Laver Cup 2023 (Photo by Matthew Stockam/ Getty Images for Laver Cup)

Resto del Mondo b. Europa 13-2

Forte del 10-2 maturato al termine della seconda giornata, al Team World bastava una sola vittoria per mettere le mani sul titolo ed è stata portata dal doppio formato da Frances Tiafoe e Ben Shelton che si sono imposti su Andrey Rublev e Hubert Hurkacz per 7-6(4) 7-6(5) in oltre un’ora e mezza di tennis godibile.

Proibitivo il compito dell’Europa alla quale era richiesto un complicato quattro su quattro per ribaltare la situazione nel Day 3, quando ogni match vale tre punti. Oppure, in subordine, di non perdere il doppio iniziale, così da prolungare lo spettacolo. Invece, alla squadra capitanata da Bjorn Borg non è riuscito neanche il compito minimo perché Rublev e Hurkacz si sono arresi in due tie-break a Tiafoe e Shelton nella sfida che ha aperto il programma. Annullati quindi i tre singolari “potenzialmente” previsti, quelli con Ruud, Rublev e Hurkacz opposti rispettivamente a Fritz, Tiafoe e Auger-Aliassime, vanno in campo per un doppio gli alternate Eubanks/Raonic contro Fils/Davidovich Fokina. Un doppio che è un dead rubber – in italiano, incontro individuale inutile ai fini della vittoria dell’incontro fra le due squadre. Ma può davvero diventare “inutile” un match di un’esibizione ancorché ufficiale?

 

Con il 13-2 finale che “vendica” la débacle (14-1) di due anni fa a Boston, il Resto del Mondo – in questa edizione quattro statunitensi più Auger-Aliassime e Fran Cerundolo – bissa così il successo del 2022 a Londra dopo le quattro vittorie europee: possiamo allora parlare di un’aria di cambiamento negli equilibri mondiali? Per adesso, l’unico top 10 non europeo presente nel ranking è il numero 8 Taylor Fritz e a Vancouver mancavano i primi cinque del mondo.

B. Shelton / F. Tiafoe (Team World) b. H. Hurkacz / A. Rublev (Team Europe) 7-6(4) 7-6(5)

Coppie schierate con il colpo migliore di ognuno al centro, parte Hurkacz in battuta, trascinato ai vantaggi, poi Shelton pareggia senza problemi. Hubi protagonista al quarto gioco con tre bei punti, ma due volte da sinistra Rublev non risponde sulla palla break. È un doppio piuttosto diverso da quelli giocati dagli specialisti del Tour, ogni tanto qualcuno si ritrova fuori posizione, ma la coppia al servizio continua a fare il proprio dovere e il pubblico apprezza qualche scambio divertente, come quello che apre l’undicesimo gioco.

Il tie-break va alla squadra capitanata di John McEnroe, con un notevole ace in slice di Shelton verso il corpo di Andrey che vale il doppio set point a separare due volée da dimenticare – una a testa – dei ragazzi di Borg.

Hurkacz non ci sta e prova a vincerla da solo andando a cercare la palla come se non ci fossero né un domani né soprattutto un Rublev al suo fianco. Il polacco non ottiene quanto sperato e si tranquillizza il giusto.

La qualità del match è ottima, nessuna chance per la risposta ed è di nuovo tie-break. Un gran punto di Hubi manda Rublev a servire sul 5-4, ma la pressione di Tiafoe e un nastro fortunatissimo offrono il Laver Cup point al Team World, trasformato con la volée bassa che a Hurkacz non passa: 13-2 e tutti a casa. Dopo i festeggiamenti, s’intende.

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Rybakina critica la WTA: “Grazie per aver cambiato le regole all’ultimo momento”

Niente bye a Elena Rybakina al WTA di Tokyo nonostante sia la terza testa di serie, “sorpassata” da Sakkari e Garcia in virtù di una regola non nuova ma forse neanche esistente

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Elena Rybakina (Twitter @OBNMontreal)
Elena Rybakina (Twitter @OBNMontreal)

Non fortunatissima con ranking, tabelloni e seeding, Elena Rybakina, che non ha ricevuto uno dei quattro bye al primo turno del WTA 500 di Tokyo nonostante fosse – e sia – la terza testa di serie al Toray Pan Pacific Open in programma a partire da lunedì 25 settembre. Esclusione che ha commentato piccata su Instagram.

Già lo scorso anno Rybakina aveva detto di non sentirsi la vincitrice di Wimbledon per via dei 2000 punti mancanti in seguito alla decisione della WTA di non assegnarli all’AELTC. Di conseguenza, niente balzo in classifica né Finals, con l’ulteriore beffa che, a differenza del regolamento ATP, quello del Tour femminile non prevede un posto al Master per la vincitrice Slam tra arrivata tra l’ottava e la ventesima posizione. Quest’anno, invece, aveva puntato il dito contro la WTA a Montreal dopo il suo match con Kasatkina, iniziato dopo le 23 e terminato quasi alle 3. “Poco professionale da parte – non direi del torneo perché penso che il ruolo fondamentale sia della WTA in questo caso” aveva detto al riguardo. “La dirigenza è debole al momento, ma speriamo che cambi qualcosa perché quest’anno ci sono state molte situazioni che proprio non capisco”. Elena sarebbe poi stata sconfitta nella semifinale canadese, al secondo match in quel di Cincinnati e al terzo turno (dopo un walkover) allo US Open, ultimo torneo disputato.

Decisamente meno pesante come conseguenze eppure piuttosto ambiguo dal punto di vista regolamentare è appunto l’episodio di questi giorni, sempre a seguito di una decisione dell’Associazione del Tennis delle Donne. Terza testa di serie a Tokyo, dicevamo, Elena giocherà il primo turno contro Linda Noskova invece di partire dal secondo turno, ciò a dispetto dei quattro bye inseriti in tabellone e che, naturalmente, vanno assegnati alle teste di serie secondo l’ordine discendente. “Performance bye” ha commentato su un storia di Instagram sopra al tabellone di Tokyo. “Grazie per aver cambiato le regole all’ultimo momento. Fantastiche decisioni come sempre @WTA”. Con tanto di applauso, clown e tendone del circo…

 

La spiegazione di quanto accaduto risiede nelle prime due parole della kazaka: a Sakkari e Garcia, dietro di lei in classifica, sono stati assegnati due “perfomance bye” in quanto semifinaliste a Guadalajara e i due restanti sono andati alle prime due del seeding, Swiatek e Pegula. Sakkari, quarta del seeding, sarebbe stata esentata dal primo turno anche senza questo tipo di bye; Garcia invece è quinta. Ma cos’è un performance bye?

È quello, chiariscono le WTA Rules aggiornate al 19 settembre scorso, “assegnato alla giocatrice sulla base della prestazione della settimana precedente, come stabilito dalla WTA in fase di approvazione del calendario e delle dimensioni dei tabelloni”. Quindi non sembrano un’invenzione dell’ultimo momento, anzi, in passato erano previsti anche per le finaliste di Anversa che avrebbero preso parte al Premier 5 di Dubai. Andando però a leggere il Regolamento WTA aggiornato al 19 settembre scorso, nell’articolo relativo ai bye si legge solo di quattro perfomance bye da assegnare alle semifinaliste del 1000 di Wuhan (peraltro, se Pechino è tornato in calendario quest’anno, Wuhan continua la sua assenza). Nessun accenno a Guadalajara/Tokyo.

Nell’inevitabile discussione su Twitter è intervenuta la doppista top 20 Nicole Melichar-Martinez, obiettando che “le regole non sono cambiate all’ultimo momento. L’informazione del performance bye era scritta nella scheda informativa del torneo…”.

Nella scheda di Guadalajara, almeno nel classico articolo della WTA “draws, dates, prize money and what you need to know”, non c’è traccia dei performance bye. Se ne parla invece in quella del Toray Pan Pacific Open, datata 15 settembre: “Le prime teste di serie, da quattro a sei (in attesa dei performance bye in base ai risultati di Guadalajara), riceveranno un bye al primo turno”. Per prima cosa, dunque, che fine ha fatto la parte per cui sarebbero state sei? Inoltre, siamo moderatamente sicuri che esista una differenza tra “le regole” citate da Rybakina e Melichar-Martinez e un’informazione contenuta nella di quell’evento.

Ancora nessuna precisazione da parte della WTA, che tuttavia, poche ore dopo, ha twittato una foto di Elena: “La sua prima qualificazione alle WTA Finals. Elena Rybakina sarà a Cancun!”.

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ITF, David Haggerty rieletto Presidente

Terzo mandato consecutivo per Haggerty che riceve oltre il 70% dei voti

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David Haggerty all'assemblea generale ITF, Lisbona 2019 (foto ITF)

Con un’ampissima maggioranza che supera il 70% (per la precisione ha ottenuto il 72.94% di voti) David Haggerty è stato rieletto Presidente della International Tennis Federation. Per venir eletti erano necessari 219 voti su 436 e lui ne ha ricevuti 418. Questo sarà il terzo mandato da quattro anni per Haggerty a capo della ITF, alla fine dei quali non potrà più ricandidarsi dato che vige la regola di massimo tre mandati.

“Vorrei ringraziare i membri dell’ITF per aver riposto la loro fiducia in me per un ulteriore mandato. La nostra strategia di crescita sostenibile a lungo termine, ITF 2024, ha portato i finanziamenti dell’ITF per lo sviluppo del tennis quasi a raddoppiare in pochi anni dalla sua introduzione – queste le parole del 65enne americano. “Non vedo l’ora di lavorare a fianco del nostro esecutivo e del nostro consiglio di amministrazione per rivedere e aggiornare la nostra strategia per la prossima fase. Ci assicureremo di porre le competizioni dell’ITF su basi solide e continueremo ad alimentare gli investimenti nello sviluppo globale del nostro gioco per realizzare la missione del tennis dell’ITF per le generazioni future”.

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