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Serie A1, Manuel Gasbarri: “Noi del Rungg lotteremo alla morte”
La serie A scalda i motori, ed in casa Rungg è tempo di fissare gli obiettivi per la stagione

Abbiamo avuto il piacere di risentire, a distanza di un anno, il Direttore Tecnico nonché capitano delle squadre maschili di A1 e B1 del TC Rungg, Manuel Gasbarri. L’esordio nella nuova stagione è pressoché imminente (si parte il 9 ottobre con l’A1), e ne abbiamo approfittato per scoprire quali siano gli obiettivi del club trentino, fermato l’anno scorso in semifinale dai futuri campioni di Torre del Greco (in campo femminile ricordiamo invece la bellissima finale raggiunta contro Parioli).
Bentrovato Manuel, tra poco si riparte! Siete pronti per la nuova annata?
“Certamente. Ripartiamo come sempre con tanta grinta e tanto orgoglio per il terzo posto raggiunto l’anno scorso, un fiore all’occhiello per una realtà così piccola come la nostra! Nonostante un bilancio irrisorio rispetto ai competitors, mi piace sottolineare che abbiamo il primato di due squadre in A1 ed altrettante in B1. Come già avevamo discusso la volta scorsa, la regola del vivaio imposta dalla Federazione ha premiato la nostra impostazione che valorizza la ‘linea verde’, i giovani. Un tempo era il bilancio a fare una grossa differenza, adesso è molto importante avere un buon vivaio: pensa che la finale playoff di B1 dello scorso Luglio l’abbiamo giocata con quattro giocatori su quattro provenienti dal vivaio, quasi a voler rimarcare ancora una volta la nostra direzione. Vorrei anche ricordare come i ragazzi vengono ancora tutti ad allenarsi al centro, frequentando il circolo tutti i giorni: per quanto mi riguarda è un valore in più per noi e ci permette di avere una maggiore competitività con i club più ricchi di noi (ride, ndr).”
Immagino che questa collaborazione crei anche un rapporto diverso con i giocatori..
“Sì, è come se fosse un binario dare/avere, per cui noi ci prendiamo cura di loro supportandoli in tutto e per tutto, e loro difendono i nostri colori con una diversa motivazione. Per me questo è un discorso più ampio da fare, perché penso che se tutti i club si impegnassero a lavorare sul proprio staff tecnico e migliorare le strutture, diventerebbe inutile a quel punto mandare i giocatori ad allenarsi altrove nelle Accademie, dove peraltro non è nemmeno detto che si lavori meglio rispetto ad un circolo: basterebbe investire i soldi nel modo giusto, a questo proposito mi vengono in mente gli esempi di Vicenza e Parioli su tutti, bravissimi ad investire sui propri ragazzi, che aiuta anche la crescita del movimento.”
Parlando di circolo, ci fa una panoramica del Tc Rungg?
“Con piacere! Il Tc Rungg sorge in un paese molto piccolo, che conta circa 15000 abitanti, Appiano sulla strada del vino: un posto bellissimo, immerso nel verde, in provincia di Bolzano. Già da questo puoi immaginare le differenze con i club delle grandi città, come il bacino d’utenza ma non solo! Il nostro circolo al momento conta 6 campi da tennis, di cui 5 in terra rossa ed uno in GreenSet, due da padel (uno coperto e uno scoperto) e una palestra. I soci sono circa 300 e si respira un’atmosfera bellissima ogni giorno. Da qui è partita la strada di tanti atleti, e dieci di loro sono arrivati anche in classifica mondiale!”
Non posso non notare come il padel abbia attecchito anche da quelle parti…
“È davvero incredibile! Il padel è stata una mia battaglia personale iniziata nel lontano 2013, che finalmente nel 2019 ha trovato il suo compimento. Attualmente non abbiamo ancora una scuola o dei corsi, ma nonostante questo siamo soddisfatti dei nostri risultati agonistici: tantissime coppie stanno approcciando la disciplina, lanciandosi nei tornei Open, e addirittura una di queste è arrivata a disputare la finale nazionale di Terza Categoria!”
Il roster ha subito qualche variazione dall’anno scorso per il campionato di A1?
“Non molte, i protagonisti principali al maschile saranno gli stessi: Federico Gaio (attualmente n.348 ATP) quest’anno purtroppo ha avuto qualche acciacco ed ha giocato meno, però sarà ancora dei nostri e speriamo ci possa dare una bella mano. Anche Elmar (Ejupovic, n.357 ATP) e Marco (Bortolotti, n.108 della classifica di doppio) sono confermati: il primo ho iniziato a seguirlo nei tornei da quest’anno, e credo che da quando si allena qui al Rungg abbia raggiunto il suo massimo potenziale. Infatti gioca stabilmente i Challenger ed è al suo best-ranking, e secondo me ha ancora margini di miglioramento nonostante si avvicini ai trenta; al suo arrivo era convinto di essere solo un giocatore da veloce, mentre ora vince soprattutto sul rosso (ride, ndr). Marco invece è un grande aiuto anche nella gestione della squadra, si occupa del recruiting per i nuovi acquisti ed ormai è un doppista formidabile. Uno dei volti nuovi è Andrea Collarini, che, essendo italo-argentino, trascorre molti mesi dell’anno consecutivi in Sudamerica, per poi tornare in Europa: appena abbiamo saputo della sua necessità di un punto di riferimento oltreoceano, ci siamo offerti di aiutarlo ed abbiamo instaurato con lui un bel rapporto di collaborazione. La volontà da parte sua di giocare in A1 c’è, dobbiamo solo vedere di incastrare il tutto compatibilmente con il suo calendario! Purtroppo non rivedrete Mario Vilella Martinez (best-ranking di 158 in carriera, ndr), un mio storico pupillo e gran bravo ragazzo, che quest’anno ha giocato pochissimo ed ha poi annunciato il ritiro dal tennis a 27 anni.”

A proposito di pupilli, mi viene in mente il nome di Marco Panichi ed il vostro rapporto: collabora ancora con voi?
“Certamente! Marco è un grande amico e siamo fortunati riesca sempre a ritagliarsi degli spazi per noi, considerato il suo incarico come preparatore atletico di Novak Djokovic, e non solo. Pensa che è stato il mio primo allenatore, ed io sono stato il suo primo giocatore! Praticamente abbiamo iniziato le nostre carriere insieme ad Ostia. E mi fido molto della sua opinione, per cui anche lui è coinvolto nelle decisioni riguardanti lo staff, tra cui la scelta del sostituto del bravissimo Marco Martino, che purtroppo per gravi problemi familiari ha dovuto far ritorno a Roma.”
E com’è la situazione della squadra femminile?
“Sostanzialmente è la stessa dello scorso anno. Fortunatamente Verena Meliss (n.582 WTA) sta ritrovando il feeling con il campo e le palline dopo uno stop, sta ricominciando a giocare e darà il suo contributo; anche in doppio, dove ritroverà la sua compagna preferita, Paula Ormaechea (best-ranking di 59 WTA). Chiaramente Paula, che gioca con noi da qualche anno, sarà un’arma molto importante anche per il singolare, soprattutto visto la situazione complicata per Susan Bandecchi (n.226 WTA): l’anno scorso è stata fenomenale, tra le migliori del campionato, però ha subito di recente un infortunio e ne avrà ancora per un po’. Ovviamente anche la giovane Lara Pfeifer sarà della partita. Quello di Susan è un duro colpo per noi, ma indipendentemente da questo sapevamo che ci aspettava un campionato molto difficile: in campo maschile abbiamo Elmar che è migliorato tanto rispetto all’anno scorso, però di contro il nostro numero 1 Gaio ha avuto qualche difficoltà in più. Il nostro obiettivo resta quello di salvarsi, certo guardando al bilancio e al roster degli altri club si capisce come dovremo lottare tanto per raggiungerlo. A questo proposito devo ringraziare gli sponsor che tanto ci aiutano, Alpeker per la squadra maschile e Kiku per quella femminile. Pensa che nonostante partecipiamo al campionato di A1, non riusciamo ad attecchire presso i grandi sponsor locali, e questo è un peccato.”

Eppure il campionato sembra crescere come trend in popolarità negli ultimi tempi..
“Sì, credo che la Serie A abbia raggiunto una popolarità importante al giorno d’oggi, ma manca ancora l’ultimo step a mio avviso: convincere i grandi nomi a disputare qualche incontro ufficiale. Sarò ripetitivo, ma quanto sarebbe bello vedere Berrettini o Sinner giocare una partita del campionato nazionale? Affinché uno scenario simile si verifichi, c’è però bisogno dell’impegno dei circoli delle grandi città, solo loro hanno i mezzi in grado di convincerli. Qualche anno fa ricordo giocatori come Seppi e Fognini scendere in campo, e questo secondo me aiuta molto la competizione.”
E per il Rungg le cavalcate esaltanti della scorsa stagione sono destinate a restare un unicum?
“L’anno scorso abbiamo compiuto un vero e proprio miracolo sportivo, con la semifinale al maschile e la finale al femminile. Quest’anno proveremo a restare nei circoli che contano, poi va detto che il campionato è spesso deciso da episodi, l’equilibrio è sottile: ogni stagione assistiamo a sorprese per quanto riguarda le retrocessioni. Mi aspetto solo che giocheremo alla morte ogni partita in pieno spirito Rungg: sono sicuro che questo accadrà proprio in virtù della forte appartenenza che hanno i nostri giocatori nei confronti del circolo. I ragazzi vivono il club tutto il giorno, tutti i giorni, e questo può fare la differenza.”
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Presentato al Match Ball Firenze il Torneo Open di Pre-qualificazioni agli Internazionali d’Italia BNL 2023
Dal 18 marzo al 02 aprile, in palio dei posti per le pre-uqalificazioni agli Internazionali d’Italia. Obiettivo da record con oltre 700 partecipanti

Il Match Ball Firenze Country Club organizza dal 18 marzo al 02 aprile il torneo Open di pre qualificazioni Bnl d’Italia 2023 con montepremi di 25.610 euro valido come 45° edizione dei Campionati Toscani Assoluti.
Il circolo di Bagno a Ripoli ritorna ad essere il cuore pulsante del tennis toscano con la manifestazione clou a livello nazionale che permette di qualificarsi per le pre-qualificazioni degli Internazionali d’Italia. Si giocherà outdoor (all’aperto). I giocatori e le giocatrici potranno giocare sui campi limitrofi alla bellissima area verde del circolo fiorentino che potrà accogliere numerosi spettatori che potranno applaudire gli atleti in gara. Nel maschile favoriti il fiorentino Daniele Capecchi insieme al veneto Marco Speronello e al romagnolo Manuel Mazza, mentre al femminile saranno Viola Turini e l’esperta giocatrice trentina Angelica Moratelli.
“La storia del nostro circolo è quella dell’attività agonistica e sociale – spiega Leonardo Casamonti, vice presidente del Match Ball Firenze – grazie a mio padre Roberto siamo riusciti a mantenere la tradizione di una manifestazione che è il fiore all’occhiello della Toscana e assegna anche i titoli regionali assoluti a un evento che è unico nella nostra regione e che da la possibilità di qualificarsi per il Torneo del Foro Italico a due giocatori e due giocatrici nel singolare oltre ai vincitori del doppio maschile e femminile”.
“Bagno a Ripoli grazie al Match Ball Firenze diventa ancora una volta punto di interesse del mondo tennistico – spiegano il Sindaco Francesco Casini e l’assessore allo sport Enrico Minelli – il Torneo di pre qualificazioni Bnl Ibi 2023 porterà i migliori giocatori da tutta Italia nel nostro Comune a suggello di un’area che vive di sport”.
“La Toscana è ritenuta dalla FITP una delle regioni più importanti e capaci dal lato organizzativo – mette in luce Guido Turi consigliere nazionale della FITP – i numeri lo dimostrano e soprattutto ogni qualvolta la regione è stata chiamata in causa ha risposto sempre al massimo con eventi partecipati e di livello. Proprio il Challenger di Firenze svolto a ottobre 2022 è stato premiato come miglior manifestazione nazionale nei Supertennis Awards. Giocare al Match Ball Firenze per i tanti atleti sarà una bella festa”.
“Sono passati diversi anni ma ricordo ancora adesso la trasformazione di questo torneo da manifestazione regionale con assegnazione dei titoli toscani a torneo di pre qualificazione – dice Luigi Brunetti, presidente FITP della Toscana – una bella sfida che ancora una volta ha innalzato la qualità del torneo e soprattutto ha permesso di dare un sogno a tanti giocatori della nostra regione e non solo: giocare al Foro Italico”.
Presenti alla conferenza stampa anche Nicola Armentano delegato a Promozione sociale e Sport della Città Metropolitana, il vice presidente della FITP Toscana Romeo Tanganelli e la consigliera Raffaella Rebecchi.
Ufficio Comunicazione CRT
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La nazionale di sci alpino degli Stati Uniti prepara i mondiali al Park Tennis Genova
Lo storico Circolo genovese protagonista di questo straordinario connubio tra sci e tennis

Calzoncini corti e sorrisi smaglianti. L’inverno genovese per loro è una primavera inoltrata. Prima la palestra e poi un po’ di scambi sotto rete. Le atlete della nazionale statunitense di sci alpino si stanno preparando così per i prossimi Mondiali di Courchevel/Meribel che si terranno in Francia, dal 6 al 19 febbraio.
Il Circolo Park Tennis Genova ospita da ieri Paula Moltzan, Nina O’Brien, Ava Sunshine e Katie Hensien con il loro capo allenatore Magnuss Andersson. Hanno scelto un posto sul mare che non fosse troppo distante dalla Francia dove potersi allenare a secco e ricaricare le batterie. E’ stato Matteo Guelfi, ortopedico genovese che da anni segue la nazionale italiana di sci, a consigliare al Team USA il Circolo del Presidente Federico Ceppellini. Preziosa, per tutti gli aspetti operativi, è stata la collaborazione di Federico Delfino, osteopata e preparatore atletico del Park Tennis.
E’ così che la nazionale a stelle e strisce è approdata in Liguria, accolta ieri pomeriggio dagli assessori allo sport Simona Ferro (Regione Liguria) e Alessandra Bianchi (Comune di Genova). Un bel momento di incontra tra le forti sciatrici americane e i giovani della scuola tennis. A fare gli onori di casa il vicepresidente del Park, Cristiano Carpaneto.
Paula arriva da Minneapolis, Nina da San Francisco, Ava dal Colorado e Katie da Washington. Hanno raccontato la loro storia, l’amore per lo sci iniziato a due o tre anni. Le prime gare all’età di cinque. E oggi la passione per questo sport professionistico che le porta per lunghi mesi lontane da casa ma con un forte senso di squadra.
“Siamo molto felici di essere qui a Genova – sorride Paula Moltzan – e la prima impressione è davvero straordinaria. Città bellissima, in molti suoi scorci. Abbiamo già potuto gustare focaccia e pesto. Con attenzione certo, ma bruciare calorie non è un problema per noi…”. Il programma di queste giornate genovesi sarà intenso. “Nei prossimi giorni andremo a Portofino – racconta Nina O’Brien – e poi abbiamo già preso nota dei posti più belli per le nostre foto: Boccadasse, la passeggiata di Nervi, Spianata Castelletto. Ci hanno detto di vedere i Palazzi dei Rolli e al Ducale la Mostra di Rubens. Proveremo a fare tutto. Questi giorni per noi sono ideali per scaricare dopo la gara del week end scorso in Repubblica Ceca e ricaricare le pile”.
Le quattro nazionali saranno impegnate nelle gare di slalom speciale e gigante. Prima di rimettere gli sci ai piedi hanno provato anche la racchetta sul campo, allenate per l’occasione da Pietro Ansaldo. “Hanno una reattività pazzesca – spiega il tennista gialloblù – e sono sicuro farebbero bene anche in questo sport. E’ stato divertente e penso anche utile distrarle un po’ e farle allenare su qualcosa di diverso dalla loro solita routine”.
Da Maribel è arrivato anche lo svedese Magnuss Andersson, tecnico della squadra americana. E’ passato dai -8° della località francese ai 15° di Genova, in una magnifica giornata di sole. “Questa per noi è primavera inoltrata – sorride – e siamo davvero felici di aver trovato questa bellissima soluzione. Siamo a poche ore di auto dalla sede dei Mondiali, ma possiamo scaricare la tensione dopo le settimane intense in Coppa del Mondo in un posto magnifico. Ringrazio il dott. Guelfi per il consiglio e il Park Tennis per la straordinaria ospitalità. Allenarci qui è magnifico. Le ragazze sono cariche e si stanno godendo questa piccola parentesi. Sono coccolate da tutti i soci e dallo staff del Circolo. E’ stato bello poter incontrare anche i ragazzi della scuola tennis e raccontare loro le nostre esperienze. Queste ragazze stanno per molti mesi lontano da casa e si crea nel gruppo una alchimia importante”.
Il tennis è piaciuto a tutte le quattro atlete della nazionale. A chi gli chiedeva quali sono i tennisti che amano di più la risposta è stata unanime: la loro connazionale Serena Williams e “King” Roger Federer. E sulla sfida con le azzurre dello sci: “La vostra Nazionale è fortissima – riconosce Ava Sunshine – e lo dimostra in ogni gara. Da Sofia Goggia a Federica Brignone, passando per Marta Bassino. E’ sempre durissima avere a che fare con loro e anche nei prossimi Mondiali saranno tra le favorite”.
Nella Nazionale femminile a stelle e strisce ci sarà anche una certa Mikaela Shiffrin che non è a Genova in quanto sta preparando i Mondiali con una tabella di marcia differente, supportata dal proprio team, alla luce delle gare che farà, non solo Speciale e Gigante ma anche SuperG e Discesa libera. “Cercheremo di fare del nostro meglio – racconta ai ragazzi Katie Hensien – e come sempre ci prepareremo con la massima attenzione e impegno. Cosa penso al cancelletto di partenza? Respiri lunghi, via lo stress e massima concentrazione. Quanto conta la testa? Tantissimo. Quando inizi la carriera e sei giovane la parte atletica conta moltissimo, poi però ti accorgi che la testa fa la differenza”.
Arrivano da montagne diverse, tra cui la “mitica” Aspen in Colorado. Le loro piste preferite in Italia? Cortina e Plan des Corones. “Grazie Genova per l’ospitalità – chiude Paula Moltzan, la più forte del gruppo – e grazie Park per l’affetto. Porteremo un po’ di gialloblu ai Mondiali, sapendo che da oggi avremo un po’ di tifosi anche in Italia”.
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Pietro Romeo Scomparin e il successo nei tornei Open: “In due anni punto a fare il salto” [ESCLUSIVA]
Il 21enne veneto ha vinto l’Open Rodeo di Mirano e sta preparando la stagione del suo decollo. “Mi piace sciare ma non sono bravo come Sinner”

Nel penultimo week-end di gennaio a Mirano è andata in scena la sesta edizione del ‘Rodeo Aquarius FITP’ riservato ai seconda categoria, primo appuntamento dell’anno nel club Miranese, con più di 40 partecipanti provenienti da svariate regioni d’Italia. L’ha spuntata il vicentino Pietro Romeo Scomparin che in finale ha avuto la meglio su un ottimo Riccardo Parravicini, classificato 2.6 e tesserato per il TC Padova. Il tennista veneziano infatti ha dato parecchio filo da torcere al più titolato avversario (classificato 2.2), arrivando anche ad avere un set point nel primo set. Lo avesse messo a segno forse il match avrebbe raccontato una storia diversa, ma il 21enne Scomparin, tesserato per il Tennis Villafranca, è riuscito a salvarsi e a rimettere la partita sui giusti binari fino a concludere col punteggio di 5-4(3) 4-1.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il vincitore per avere un suo commento.
Buongiorno Pietro, disturbiamo?
Assolutamente no, oggi sono stato a sciare ad Asiago con mio padre e mio fratello e adesso stiamo tornando a casa. Lo sci mi piace moltissimo, tanto che da piccolo facevo le gare.
Un emulo di Sinner dunque?
No, no (ride, ndr), non ero così forte come lui. Diciamo che me la cavavo.
Come te la cavi anche con la racchetta in mano. Nella tua zona fai letteralmente man bassa di Open.
Sì (ride, ndr), effettivamente ne vinco abbastanza. L’anno scorso ho vinto quattro tornei e pure questa stagione è iniziata nel migliore dei modi con la vittoria a Mirano. Anche se qui purtroppo come testa di serie n.1 ho disputato solo una partita mentre avrei bisogno di giocare molto di più per preparare le prossime trasferte.
C’era un premio in denaro?
No, gli unici benefit sono stati che non ho pagato l’iscrizione e che alla fine mi hanno regalato del materiale del Circolo.
Parlavi delle tue prossime trasferte.
In febbraio sarò ad Antalya (Turchia), in marzo invece in Croazia e ad aprile a Palmanova (Spagna).
Riprendi dunque l’esperienza nei tornei Futures che avevi cominciato nel 2022 quando hai giocato 30 partite (con 19 vittorie), raggiungendo tre volte il tabellone principale. Poi ti sei fermato, come mai?
Sì, nei primi mesi ho avuto un buon rendimento, conquistando anche il mio primo punto ATP al Cairo. Poi ho interrotto perché ho cambiato allenatore e mi sono trasferito al Tennis Villafranca. Poi ho anche studiato disperatamente inglese perché mi erano arrivate un paio di proposte di borsa di studio dai College USA. Solo che era richiesto un livello linguistico C1 (il secondo più alto dopo il C2, ndr) e io sono riuscito ad ottenere solo un B2. Così non sono andato (ride, ndr).
Hai detto che ti sei trasferito a Villafranca. Con chi ti alleni?
Con Marco Speronello che come vincitore di Open avrebbe parecchie cose da insegnarmi (ride, ndr).
Con il Villafranca giochi la B2?
Quest’anno non più perché farò la B1 con Schio e probabilmente la prossima stagione giocherò in A2 con Bassano.
La tua superficie preferita?
La terra, però adesso mi sto allenando parecchio sul veloce a Treviso perché il primo torneo sarà a Ortisei per le pre-qualificazioni BNL e lì non solo il superficie è molto rapida ma saremo anche in quota.
Sempre sulle orme di Sinner. A proposito di giocatori forti hai mai giocato con qualcuno di loro?
Con Sinner cinque anni fa ci palleggiai in Grecia quando lui stava iniziando a fare i primi ITF.
E con gli altri ragazzi della cosiddetta new wave italiana?
Non è che tennisticamente li conosca tanto bene perché da piccolo non ero forte come loro. Tanto per dire a 16 anni ero ancora terza categoria. Ho giusto incrociato Bellucci all’Open di Trissino un anno e mezzo fa quando lui vinse battendo in finale Speronello (da cui io persi in semifinale) che era sopra 6-4 4-1 e poi finì per perdere 7-6 al terzo.
Adesso non stanno attraversando un momento particolarmente brillante.
Ci sta perché nel tennis non è facile tenere costantemente un livello alto. Poi ci sono vari fattori che possono influire: infortuni, cambio di allenatore, la famiglia. Quindi non è mai un processo rettilineo.
Tu comunque li vedi tutti in top 100?
Certamente, hanno tutti il livello per ottenere quei risultati.
E tu invece che ambizioni hai?
Per quest’anno mi piacerebbe arrivare al n.600 ATP. L’anno prossimo magari arrivare a 300/400 per poi fare il salto.
Parliamo anche di un eventuale piano B. La scuola?
Ho fatto il Liceo Scientifico Scienze Applicate, i primi quattro anni frequentando e l’ultimo online perché viaggiando non ci riuscivo più.
Grazie Pietro, speriamo tu ci dia occasione di scrivere ancora di te.
Farò il possibile (ride, ndr) e intanto grazie per l’interesse.