ATP Gijon: Fognini abbandonato dal fisico, passa Guinard. 2° ritiro stagionale per il ligure

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ATP Gijon: Fognini abbandonato dal fisico, passa Guinard. 2° ritiro stagionale per il ligure

Fabio non riesce ad interrompere il digiuno sul cemento indoor, l’ultima vittoria risale al 2019. Per Guinard è il terzo successo in un main-draw ATP

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Fabio Fognini - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)
Fabio Fognini - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)
 

[Q] M. Guinard b. F. Fognini 4-6 6-0 2-0

Dopo Jannik Sinner nella semifinale di Sofia, a distanza di due settimane, si materializza un altro ritiro a partita in corso di un nostro portabandiera. Questa volta a fare da cornice è il Palacio De Deportes del Gijon Open, torneo ‘250’ che si svolge nelle Asturie, mentre il protagonista italico in questione è il veterano della truppa Fabio Fognini. Il ligure si è ritirato sul punteggio di 4-6 6-0 2-0 (dopo 1h28′ di gioco) in favore del qualificato francese Manuel Guinard: non si è compreso del tutto quale fosse il malessere avvertito dal 35enne sanremese, ma sta di fatto che dopo il medical time-out chiamato sul 3-0 del secondo set non vi è stata nemmeno più la parvenza di una partita. Onorevole comunque la volontà di Fabio di provarci finché ha potuto: per lui si tratta del secondo ritiro del 2022, il primo era arrivato al secondo turno del Roland Garros contro Van De Zandschulp. A questi due forfait, in realtà, andrebbe anche aggiunto il walkover contro Basilashvili a Indian Wells; eventi che evidenziano gli scricchiolii fisici che stanno caratterizzando questa stagione dell’ex n. 9 ATP: lo stiramento al polpaccio occorso nella semifinale di doppio del ‘500’ di Rio, lo costrinse a rinunciare alla trasferta di Davis a Bratislava per poi ripresentarsi a Bois De Boulogne.

Inoltre questo esito amaro del match non permette a Fogna neanche, in una sfida decisamente alla sua portata, d’interrompere la propria striscia negativa sul veloce indoor – non riesce a vincere una partita sul cemento al coperto dal 2019 -; oltre ad avere un bilancio generale sul cemento – in qualsiasi condizione di gioco – non florido nella stagione corrente, nella quale non è mai stato in grado di portare a casa due incontri nello stesso torneo. Quest’anno indoor aveva disputato soltanto un match: pochi giorni fa Sofia, perdendo da Vukic. Manuel può invece festeggiare la terza vittoria in un main-draw ATP, alla sesta partita giocata in carriera: il 26enne di Saint-Malo è diventato professionista soltanto nel 2016, raggiungendo il proprio best ranking lo scorso giugno alla posizione n. 140 del ranking: grazie al suo primo trionfo Challenger, giunto a Roseto degli Abruzzi 2. Oltre a questo risultato, il 2022 gli ha portato in dote anche il primo tabellone principale in uno Slam – mediante una wc ricevuta dalla federazione francese, ha preso parte al Major di casa uscendo subito per mano di Norrie – e i primi quarti ATP a Lione (da qualificato). Tuttavia prima di prendere parte alle quali iberiche, aveva perso 10 delle sue ultime 12 partite a tutti i livelli.

IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI GIJON 2022

IL MATCH – L’inizio per Fognini è il peggiore possibile, parte al servizio ma subisce il break a freddo. Si era capito che sarebbe stato un game complesso per l’azzurro, fin dal primo quindici: Fabio infatti, pronti via, ha mandato a referto un doppio fallo. A completare l’avvio totalmente negativo, due sbavature al volo nei pressi della rete sintomi di una reattività del ligure che stenta ancora a decollare. Gli scambi cambiano decisamente registro, quando invece il 35enne taggiasco riesce a comandare il punto spingendo con il dritto e muovendo così di conseguenza Guinard da un lato all’altro del campo, aspettando poi il momento opportuno per infliggere l’accelerazione vincente. Il problema è che Fogna, spesso e volentieri, addormenta troppo il ritmo attraverso lo slice e questo fa sì che il 26enne di Saint-Malo possa lasciare andare le proprie sbracciate da fermo. L’ex n. 9 ATP riesce comunque a cancellare la prima palla break concessa, tuttavia ai vantaggi sulla seconda opportunità offerta perde il controllo del diritto in uscita dalla battuta andando fuori giri. Il francese dal canto suo prova a capitalizzare l’approccio non ideale del sanremese, e sostanzialmente si comprende come la sfida verrà indirizzata da quanto Fabio sarà in grado di sbloccarsi mentalmente nell’accettare la sofferenza derivante dal palleggio prolungato.

Nel primo game di risposta l’italiano continua ad avere problemi, anche nel leggere le traiettorie scaturite dal fondamentale d’inizio gioco del n. 153 ATP; il quale dà il meglio di sé quando può impattare con gli appoggi ben piantati. Diversamente, quando invece è costretto a repentini spostamenti laterali, per via soprattutto della sua imponente mole (1,98 cm) diventa un giocatore molto falloso. Pian piano il n. 59 del ranking scalda il braccio, esprimendo finalmente più costanza – efficacia non isolata ad un singolo scambio – a livello di incisività delle proprie fiammate; inoltre alterna sapientemente la tipologia delle ribattute variando tra una risposta bloccata ed una anticipata. Così facendo inizia a mandare in confusione il qualificato transalpino, che infatti si rende protagonista di una serie di errori dal suo lato bimane che compartecipano al contro-break immediato in favore del classe 1987, al termine di un gioco da 16 punti e quattro palle break. Ora Fognini ha invertito completamente le frequenze del suo match, adesso è pienamente padrone del campo: gestisce le operazioni di ogni singolo punto, con lo sventaglio del dritto ligure che viaggia meravigliosamente. Il 26enne maluino, al contrario, sta vivendo un momento di grande difficoltà ma in qualche modo si salva, anche a causa – secondo Fabio – di un nastro sul servizio non segnalato dalla tecnologia che avrebbe potuto modificare l’inerzia e permettere all’azzurro di mettere la testa avanti.

IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI GIJON 2022

Dopo una prima parte di set, estremamente lottata e con i games decisi a 30 o ad oltranza, le battute innalzano il loro rendimento lasciando le briciole a chi risponde: dal quinto gioco sino al 5-4 per Fabio chi ribatte vince solamente due punti, con addirittura ben tre turni di servizio tenuti a zero – due da Guinard -. Si arriva così al momento in cui Manuel serve per prolungare la contesa, e qui il n. 5 d’Italia raccoglie i frutti di un secondo frangente di parziale nel quale è stato semplicemente perfetto: invalicabile in battuta, verticalizzando proficuamente e insegnando tennis nella copertura volante. Infine completa l’opera grazie ad una consistenza impermeabile da fondocampo, con cui alla lunga sfianca l’avversario, che difatti dopo uno splendido rovescio inside-out dal centro affossa due bimani consecutivi, a certificare il 6-4 Italia in 44 minuti.

Lo avevamo detto durante i primi scampoli del duello, e lo ripetiamo prima che si ricominci: la chiave di volta della sifda è da riscontrare nella pazienza del ligure, se ne avrà abbastanza per rimanere solido sublimando al momento giusto i suoi sforzi mediante la “castagna”; allora l’incontro scivolerà via agilmente nelle fauci taggiasche. Altrimenti, invece, qualora Fabio avesse troppa fretta di alterare il ritmo con le sue accelerazioni o mostrasse pigrizia nella ricerca di palla e poca reattività nel comandare a dovizia lo scambio usufruendo eccessivamente del back; – come ad inizio match – ciò permetterebbe all’ex n. 140 del mondo di prendere l’iniziativa e far valere la propria pesantezza di palla. Purtroppo però, quello a cui si assiste alla ripresa delle operazioni è un no-contest a marca transalpina. La luce di Fabio si spegne inesorabilmente, a seguito di un primo gioco della seconda frazione nel quale nonostante faccia vedere grande spirito combattivo con miracolose difese, – anche in tweener – alla seconda chance di strappo il dritto lo tradisce. Dopo questo punto il nervosismo assale Fognini, che anche per via di una situazione fisica non perfetta – MTO al primo cambio di campo lungo – inizia a sparacchiare ogni palla e in men che non si dica, è 6-0 in 25 minuti con parziale di 24 punti a 10 per il francese.

La rottura è prolungata per Fabio che, pur provandoci e cancellando bene cinque break point, vede il classe ’95 bretone strappargli il servizio – in apertura di set, come accaduto nelle precedenti due frazioni -, alla sesta opportunità avuta sulla racchetta. Anche sfortunato il ligure, poiché il francese si esalta in questa situazione di punteggio e comincia a bersagliare le righe: il campione di Montecarlo 2019, tuttavia, stoicamente dà tutto quello che ha; ma si capisce come ci sia qualcosa che non quadra, quando al termine di uno scambio ad alta intensità l’azzurro è piegato in due sulle ginocchia. E’ il segnale della resa, che arriverà qualche minuto più tardi: non ce la fa Fabio, è costretto a ritirarsi sul 2-0 del terzo set permettendo così al francese di vincere la sua terza partita in un tabellone principale del circuito.

IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI GIJON 2022

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