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ISP Next Gen ATP Finals: parte l’edizione più italiana di sempre. Musetti insidiato da Draper e Nakashima
Lorenzo è il primo partecipante della storia del torneo ad aver vinto un ATP 500 nel corso della stagione di riferimento: meglio di Alcaraz, Tsitsipas e Rublev. Nonostante le assenze, il livello resta alto

È innegabile, nel torneo riservato agli under 21 più forti del pianeta tennis mancano i migliori tre. Nessuno si aspettava la presenza di Sinner e Alcaraz, campioni delle Next Gen rispettivamente nel 2019 e nel 2021, a quella che forse sarà l’ultima edizione milanese (Jannik aveva saltato l’appuntamento già l’anno scorso) e infatti non ci sono state sorprese. Ciò che non si poteva preventivare era l’assenza anche del numero tre della classifica under, Holger Rune, anche perché fino a non molti giorni fa il suo nome seguiva quello di Lorenzo Musetti nella Race to Milan. Poi a rovinare i piani delle Next Gen ATP Finals ci ha pensato il sempre imprevedibile torneo di Bercy che già nel 2019 tolse a Milano un protagonista del calibro di Shapovalov (a Parigi, quell’anno, il canadese arrivò in finale perdendo da Djokovic). Quell’edizione dovette fare a meno anche di Tsitsipas e di Auger-Aliassime, eppure si rivelò comunque esaltante per via dell’inaspettata cavalcata di Sinner.
Anche negli altri anni, del resto, le Next Gen hanno fatto i conti con assenze pesanti: il 2017 – la prima volta di questo torneo ormai consolidatosi nel calendario ATP (nella conferenza stampa di presentazione dell’edizione che partirà oggi, il Chief Tour Officer dell’ATP ha parlato delle Finals dei giovani nei termini di asset fondamentale per il circuito) – fu orfano di Zverev al pari del 2018, in cui mancò anche lo stesso Shapovalov. Ciononostante, tutte le edizioni hanno avuto più che degni vincitori e partecipanti di ottimo livello. Sono infatti ben 11 i giocatori visti a Milano che hanno poi raggiunto la top ten della classifica mondiale e due di questi – Alcaraz e Medvedev – sono già diventati anche numeri 1, oltre che campioni Slam. Insomma, Milano è abituata a superare gli imprevisti.
Anche quest’anno, quindi, è lecito aspettarsi grande tennis all’Allianz Cloud e magari anche un campione pronto a compiere l’ultimo salto verso l’elite. Tutto porta a pensare al nostro Lorenzo Musetti che dopo una prima parte di 2022 non indimenticabile, ha cambiato passo a partire dalla vittoria di Amburgo a luglio. A dimostrazione del fatto che, nonostante gli assenti, il torneo di quest’anno presenta comunque un livello rispettabilissimo c’è un dato piuttosto rilevante che riguarda proprio il carrarino: Lorenzo sarà infatti il primo partecipante alle Next Gen Finals ad aver vinto nel corso della stagione di riferimento un 500 (proprio ad Amburgo). Nel 2021 Alcaraz si era limitato (così come Korda) a trionfare in un 250 (Umago). Nel 2019 De Minaur portò a casa tre trofei di categoria 250, ma nessun 500, e nemmeno Rublev nel 2017 e Tsitsipas nel 2018 si erano spinti tanto oltre (c’è da dire, però, che il greco in quella stagione giocò la finale del 1000 di Toronto). Inoltre, Musetti ha una classifica migliore di quella che aveva Alcaraz un anno fa: è numero 23, mentre lo spagnolo era alla 32esima posizione.
A rappresentare i colori azzurri ci saranno poi anche Francesco Passaro e Matteo Arnaldi (quest’ultimo entrato al posto di Rune). Sarà quindi l’edizione più italiana di sempre: un risultato straordinario se si pensa che nel 2017 e nel 2018 fu necessario ricorrere a delle wild card (assegnate rispettivamente a Quinzi e a Caruana) per avere dei rappresentanti azzurri.
Ma non è solo la folta presenza di connazionali ad essere fattore di grande interesse per i match che si disputeranno da oggi a sabato. Ci sono nuove regole pronte per essere sperimentate (come lo shot clock portato a 15 secondi quando lo scambio non parte in seguito a un’ace, un servizio vincente o un doppio fallo) e ci sono poi altri cinque giocatori da non sottovalutare. In particolare, sono Draper (n. 43 del mondo) e Nakashima (n. 48) i principali competitor di Musetti per la vittoria finale. Il mancino britannico è stato capace di vincere quattro Challenger in questa stagione e di raggiungere i quarti di finale nel 1000 di Montreal dove è riuscito a battere Tsitsipas. Allo US Open, invece, è stato l’artefice dell’eliminazione di Auger-Aliassime. Nakashima, presente a Milano anche l’anno scorso, ha vinto a settembre il suo primo titolo ATP (il 250 di San Diego), ma si era fatto notare già a luglio a Wimbledon: ai Championship si è fermato agli ottavi di finale, perdendo al quinto set con Kyrgios.
Gli ultimi tre partecipanti sono il ceco Lehecka (n. 74), che oggi compie 21 anni, il cinese di Taipei Tseng (n. 89) e lo svizzero Stricker (n. 111). Insieme, hanno collezionato cinque trofei Challenger in questa stagione. L’età media di quest’anno è di 20,6 anni, leggermente più alta rispetto alle scorse edizioni e in particolare se rapportata a quella dell’anno scorso (sotto i 20 anni). Anche la classifica media si è alzata rispetto al 2021, passando da 71 a 80: la differenza non è comunque grande, segno che i presupposti per vedere un altro pezzo del luminoso futuro del tennis ci sono tutti.
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Miami, il programma di mercoledì 29 marzo: Sinner secondo match non prima delle 21
Jannik Sinner sfiderà Ruusuvuori dopo Cirstea-Sabalenka. Sessione serale aperta da Alexandrova-Kvitova, in chiusura di programma Alcaraz-Fritz

Il menù del Miami Open Presented By Itaù con il passare delle giornate tennistiche presso l’Hard Rock Stadium inizia ad assottigliarsi sempre di più, ciononostante i piatti “alla carta” offerti rimangono sempre piuttosto golosi. Mercoledì 29 marzo, a partire dalle 19:00 italiane (le 13:00 in Florida) andrà in scena il programma dell’quintultimo giorno di gare che vedrà disputarsi sul campo centrale del Campus, situato nella zona antistante alla casa dei Miami Dolphins, tutti e quattro gli incontri di singolare previsti.
Ad aprire le danze sarà il quarto di finale femminile dello spicchio più basso del tabellone WTA, ovvero quello che vedrà protagoniste la rumena Sorana Cirstea (n. 74 del mondo) e la testa di serie numero 2 Aryna Sabalenka. Dopodiché, a completamento della sessione diurna, sarà la volta di quella che senza ombra di dubbio è la portata più succulenta per gli appassionati italici della racchetta: non prima delle 21:00 italiane (le 15:00 locali) il n. 10 del seeding maschile Jannik Sinner – dopo aver spazzato via dal campo il n. 7 delle classifiche Andrey Rublev – andrà a caccia di un posto in semifinale contro il finlandese Emil Ruusuvuori, nel secondo quarto della parte alta del draw ATP.
La sessione serale, come detto sempre sullo Stadium, prenderà invece vita quando in Italia sarà piena notte – non prima delle 19:00 locali, dunque l’1:00 italiana – con il primo quarto della parte bassa del main draw femminile: la quindicesima forza del tabellone Petra Kvitova sarà opposta alla russa Ekaterina Alexandrova (testa di serie n. 18).
Infine, dulcis in fundo ma non per importanza, scenderà in campo il n. 1 del ranking maschile e campione in carica del torneo Carlos Alcaraz, nella sfida che lo metterà di fronte al capofila del tennis statunitense: la testa di serie n. 9 Taylor Fritz. I due si saranno battaglia non prima delle 20:30 locali, le 02.30 in Italia.
Qui sotto il programma completo della giornata con gli orari indicati in ora locale di Miami (sei ore indietro rispetto all’Italia):
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ATP Miami: Alcaraz e Fritz ai quarti, Ruusuvuori sarà l’avversario di Sinner
Il numero 1 del mondo prosegue incessante la sua marcia, Fritz batte un Rune irriconoscibile, a Ruusuvuori la battaglia contro Van de Zandschulp

[1] C. Alcaraz b. [16] T. Paul 6-4 6-4

Primo set ad altissimo ritmo sin dai primi game: Paul cerca di rimanere aggrappato con il servizio e a reggere l’urto da fondocampo, ma a volte è troppo passivo e lascia l’iniziativa ad un Alcaraz semplicemente letale e inarrestabile. Il break maturato nel terzo gioco è decisivo ai fini della conquista del primo set dello spagnolo, nonostante lo statunitense provi una reazione, specie nell’ultimo turno di servizio del set, quando si procura una palla del contro-break grazie a un punto pazzesco vinto con un passante in tuffo e un altro recupero eccezionale. Questo punto è un po’ la fotografia del match: Paul deve sempre fare qualcosa di straordinario per fare il punto al campione in carica del torneo di Miami, che appare sempre in controllo, ma ogni tanto commette qualche imprecisione, figlia anche della giovane età di questo fenomeno. Anche nel secondo set il break arriva nel terzo gioco dopo che il tennista del New Jersey aveva salvato due palle break nel game prima grazie a due ace con traiettoria esterna. Ci sono altri scambi spettacolari, con entrambi i giocatori che esprimono un livello di tennis decisamente sostenuto e Alcaraz continua a impressionare per la sua rapidità di piedi, facendo spesso giocare una palla in più all’avversario. È il caso dell’ultimo game del match, quando lo spagnolo alza un pallonetto difensivo che costringe Paul all’errore sullo smash. L’americano non può stare tranquillo in nessun game di servizio, ma riesce comunque ad arrivare sul 4-5. Il murciano serve per il match con estrema freddezza, ottenendo punti diretti con la prima, eseguendo alla grande un serve and volley e chiudendo con un rovescio lungolinea in controbalzo paranormale. Per Alcaraz la difesa al titolo passerà dal quarto di finale con Taylor Fritz e all’orizzonte ci potrebbe essere un’altra semifinale con Sinner.
[9] T. Fritz b. [7] H. Rune 6-3 6-4

Per la prima volta in carriera Taylor Fritz è nei quarti di finale del Miami Open presented by Itaù: l’ex numero 5 del mondo supera 6-3 6-4 Holger Rune in un’ora e 26 minuti di gioco, disputando un match decisamente più ordinato e concreto del suo avversario, che sbaglia tante scelte e commette tanti errori nei momenti più importanti.
Inizio particolarmente aggressivo di Holger Rune in risposta: il danese fa partire quasi sempre lo scambio, si procura subito due palle break, ma Taylor Fritz è bravo a salvarsi con due servizi vincenti nei momenti più difficili. Nel game successivo è la testa di serie numero 7 a concedere la palla break e sul 30-40 commette un doppio fallo, regalando così il 2-0 allo statunitense. I due continuano ad avere problemi alla battuta e l’idolo di casa concede la palla del contro-break nel terzo gioco, ma la annulla con un bel servizio al centro. Alla sesta palla break il nativo di Gentofte riesce a convertire, allungando sempre di più gli scambi e sfruttando i limiti negli spostamenti del suo avversario, giocando con più coraggio. Il set prosegue sui binari dell’equilibrio fino al 4-3, quando Rune gioca un game scellerato, fatto di scelte errate come il serve and volley ed errori piuttosto inspiegabili. Fritz ha preso decisamente più ritmo e costanza al servizio dall’inizio del match, ha alzato le sue percentuali e chiude il primo set sul 6-3.
Il secondo set si apre con un altro passaggio a vuoto di Rune che si fa brekkare da 40-15 sbagliando malamente ancora sotto rete e un paio di dritti alla sua portata. Il servizio del danese continua a balbettare per tutto il parziale, annulla una palla del doppio break sull’1-3, mentre Fritz è ordinato, commette pochi errori e al servizio si salva sempre quando va sotto nel punteggio nel game grazie all’apporto della prima palla. Un secondo set ai limiti della perfezione per il californiano come testimoniano anche i numeri: appena tre errori gratuiti, sette vincenti e soli sei punti persi al servizio in cinque turni di battuta. Adesso scoglio più complicato ai quarti di finale per il campione di Indian Wells 2022 che affronterà uno tra Tommy Paul e il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz.
E. Ruusuvuori b. [26] B. van de Zandschulp 4-6 6-4 7-5

Emil Ruusuvuori riesce a venire a capo di un match incredibile contro Botic van de Zandschulp vincendo in rimonta con il punteggio di 4-6 6-4 7-5: due ore e 46 minuti di partite condite da tantissimi errori da ambo le parti, 54 per il finlandese e 38 per l’olandese. L’approccio al match è stato sicuramente più favorevole al numero 32 del mondo che parte forte in particolar modo al servizio, perde appena sei punti alla battuta nel primo set e raccoglie i tanti errori del suo avversario che non sembra essere in giornata positiva. Anche nel secondo parziale il neerlandese va per due volte avanti di un break e si ritrova 4-3 e servizio dopo un game disastroso di battuta del tennista di Helsinki. I problemi arrivano alla battuta per van de Zandschulp che è sempre più negativo anche con il linguaggio del corpo, si lamenta tanto con il suo angolo e perde sei game consecutivi tra la fine del secondo set e l’inizio del terzo. Ruusuvuori mantiene il break di vantaggio nel set decisivo fino al 5-3, quando non riesce a chiudere il match, commettendo qualche errore di tensione e si fa controbrekkare sul più bello. Il finlandese annulla anche due palle break pericolose con due bellissimi dritti in diagonale sul 5-5 e approfitta di un game disastroso al servizio da parte dell’olandese sul 5-6, con tre errori gratuiti dovuti all’impazienza. Ruusuvuori sarà quindi per la terza volta l’avversario di Sinner a Miami: l’azzurro ha vinto nel 2021 e lo scorso anno annullando ben tre match point.
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ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev
Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

Da Miami, il nostro inviato
[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4


Continua senza sosta la marcia di Jannik Sinner verso i piani altissimi della classifica. In un percorso a tappe forzate verso il traguardo finale delle Nitto ATP Finals di Torino, Jannik Sinner è arrivato senza perdere un set ai quarti di finale del Miami Open presented by Itaù, e lo ha fatto sconfiggendo nel suo ultimo incontro Andrey Rublev, numero 6 del seeding e numero 7 del ranking mondiale, che veniva da 10 vittorie negli ultimi 12 incontri sul cemento, compresa la finale nell’ATP 500 di Dubai.
Sinner aveva già battuto Rublev in precedenza, ed era in controllo del punteggio lo scorso anno al Roland Garros quando fu costretto a ritirarsi, ma non l’aveva mai sconfitto in una maniera così dominante e perentoria.
Un match giocato splendidamente dal ragazzo di Sesto Val Pusteria, che ha lasciato solamente sei game al suo avversario senza mai concedere una palla break. E soprattutto ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante dalla parte del rovescio, con il quale ha quasi sempre dominato gli scambi mettendo in enorme difficoltà il russo.
PRIMO SET – Inizio della partita con cielo velato e sole che faceva capolino tra le nubi, lascito dei temporali della sera prima che hanno fatto sensibilmente aumentare l’umidità. La partenza di Sinner è a razzo, quella di Rublev un po’ meno travolgente, e il break arriva subito al terzo gioco quando dopo due accelerazioni di rovescio di Sinner il russo si trova 15-40. La prima palla break viene annullata con un diritto vincente, ma sulla seconda un diritto di palleggio finisce in rete.
Sul suo servizio Sinner è una sentenza (saranno solo quattro i punti persi in questo set sulla sua battuta, e due soli in più nel set successivo), e in risposta aggredisce le seconde come lo abbiamo visto fare solo molto di recente. Rublev cancella una palla del doppio break con uno schema servizio-diritto, ma il 4-1 pesante arriva poco dopo: se Sinner riesce a tenere il diritto di Rublev fuori dallo scambio non c’è gara.
Sull’1-5 Rublev muove il punteggio nella sua casella a forza di prime di servizio, ma il set ormai è andato e Sinner perfeziona il 6-2 in 32 minuti.
SECONDO SET – La breve durata del primo set fa si che il consueto esodo di spettatori che vanno a rinfrescarsi alla fine di ogni parziale sia molto meno consistente de solito, anche se la giornata è decisamente calda e l’orologio segna quasi mezzogiorno. Rublev resiste meglio a Sinner di quanto aveva fatto nel primo set, ma sulla battuta dell’altoatesino è sempre traffico a senso unico. Sul 2-2 Andrey recupera da 15-30 con il servizio e con un po’ di fortuna quando un suo recupero di rovescio finisce per diventare una palla corta incrociata sulla riga. Il break arriva due game più tardi, quando Sinner carica in risposta sulla seconda di servizio e Rublev cede la battuta con un altro errore di diritto.
Prima che Sinner serva per il match sul 5-4 il deejay prova a mettere un po’ di pepe nella sfida scegliendo “Hit Me With Your Best Shot” di Pat Benatar come canzone per il cambio di campo, ma Jannik è inscalfibile e chiude il match in un’ora e 12 minuti raggiungendo i quarti di finale a Miami per la terza volta in carriera.
VICINO ALLA TOP 10 – Con questa vittoria Sinner diventa virtualmente n. 10 del ranking mondiale e potrebbe essere superato solamente da Khachanov o Paul nel caso in cui si aggiudicassero il torneo. Per consolidare il suo ritorno nei Top 10 Sinner dovrebbe vincere anche il prossimo match contro chi si qualificherà tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori. Con Ruusuvuori ci sono stati quattro precedenti confronti diretti (più uno a livello Challenger), tutti vinti da Sinner (che invece aveva perso il primo scontro in un Challenger in Australia), ma alcuni con punteggi molto equilibrati come il 10-8 al tie-break del terzo set dello scorso anno qui a Miami. Contro Van de Zandschulp invece sarebbe uno scontro inedito.