United Cup: Italia-Norvegia 2-0. Musetti soffre ma piega la resistenza di Durasovic

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United Cup: Italia-Norvegia 2-0. Musetti soffre ma piega la resistenza di Durasovic

Lorenzo Musetti paga qualche calo di tensione ma chiude in due set la sfida contro il numero 343 del mondo. Ora basta un punto in tre match per chiudere la sfida

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Lorenzo Musetti - United Cup 2023 (foto via Twitter @federtennis)
 

ITALIA – NORVEGIA 2-0
L. Musetti b. V. Durasovic 7-6 (7) 6-3

Dopo la maratona tra Trevisan ed Helgo che ha aperto il programma, ha faticato più del previsto anche Lorenzo Musetti per avere la meglio del venticinquenne norvegese Viktor Durasovic. Il tennista nativo di Orkdal, numero 343 del ranking ATP, sconfitto nella prima giornata di United Cup dal brasiliano Meligeni, ha fatto soffrire il tennista carrarino grazie ad una solida prestazione al servizio ed una cattiveria che gli ha permesso di sfruttare i passaggi a vuoto di Musetti.

Le qualità di Lorenzo sono di un altro livello rispetto a quelle del norvegese, più avvezzo a giocare a livello Challenger che ai piani alti di questo sport. L’italiano tira fuori una prestazione molto solida con la prima e non disdegna di disegnare capolavori con il rovescio; tuttavia, commette qualche errore di troppo che ha tenuto in vita il tennista norvegese.

IL MATCH – I primi game sono di ambientamento per entrambi i giocatori, necessari a Musetti per prendere le misure ad un avversario poco conosciuto. Durasovic non è quello visto nel match contro Meligeni: gioca con personalità, e dalla sua ha un servizio potente e preciso come specialità della casa. Musetti nei primi game è bravo, comunque, ad aggredire il norvegese cercando di togliergli il tempo. I game al servizio sono una formalità per Lorenzo che lascia solo tre punti in cinque turni di servizio. Al contrario deve sempre faticare Durasovic con i primi turni di battuta che durano, nel primo set, in media più di 4 minuti.

Nonostante comincino a fioccare palle break, Durasovic non lascia occasione a Musetti di giocarsi il punto grazie ad una serie di prime vincenti. Quando non riesce col servizio Durasovic tira fuori il jolly, nel corso del nono game, con un rovescio lungolinea che bacia la riga.

Che il rovescio sia la specialità della casa è noto a tutti, ma nell’undicesimo game Lorenzo pennella due rovesci vincenti, il secondo dei quali a 140 km/ dall’angolo sinistro del campo che lascia esterrefatti avversario e spettatori. Il primo doppio fallo di Durasovic, finora solido al servizio, sancisce il meritato break di Lorenzo. Musetti tuttavia piazzato il break si trova ad affrontare un passaggio a vuoto che lo vede scivolare da 40-0 a palla break Durasovic, con errori di rovescio inaspettati e un sanguinoso doppio fallo. Durasovic fiuta il momento di difficoltà dell’italiano e arriva l’inaspettato controbreak grazie ad un attacco di rovescio inside out di Lorenzo spedito in corridoio.

Un poco pronosticabile tie-break decide il parziale. Lorenzo soffre, mancando di concretezza e continuità, annulla anche un set point a Durasovic e chiude 9-7 dopo 67 minuti al sesto set-point, il terzo del tie-break.

Durasovic subisce il colpo a livello psicologico. Il norvegese che non si sarebbe mai aspettato di giocare alla pari con Musetti, comincia a calare di livello ad inizio secondo set. Il tennista carrarino quindi scappa subito 4-1 giocando in maniera solida e intelligente, mentre il dritto di Durasovic, il peggior colpo del tennista norvegese, comincia a traballare, dopo una prestazione tutto sommata sufficiente nel primo parziale. Ci sarebbero anche due occasioni per il 5-1, ma il tennista norvegese non è intenzionato ad alzare bandiera bianca costringendo Musetti agli straordinari. Durasovic va a strappi ma il carrarino ritrova la lucidità necessaria per portarsi sul 5-1 con una palla corta ben congeniata. Il numero 23 al mondo regala anche spettacolo con un colpo di istinto giocato dietro la schiena che strappa gli applausi del pubblico. Il dritto out di Durasovic regala il primo match a Musetti. Il servizio di Durasovic continua però a dare i suoi frutti al norvegese che rimane ancora in partita. Col servizio, tuttavia, è tutta un’altra muscia. Lorenzo chiude per 6-3 un secondo set di un match che ha rischiato di complicarsi a causa di mancanza di cattiveria nei momenti chiave. 7 ace e 83% di punti con la prima i numeri di Musetti al servizio, che incamera 10 punti utili in classifica che gli garantiscono l’ingresso momentaneo in top 20.

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