Nick Kyrgios in vista dell'Australian Open: "È la prima volta che mi presento ad uno Slam convinto di poterlo vincere"

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Nick Kyrgios in vista dell’Australian Open: “È la prima volta che mi presento ad uno Slam convinto di poterlo vincere”

Intervistato da The Age, l’australiano ha parlato anche del suo rapporto coi media: “Sono sempre sotto osservazione, è come una battaglia quotidiana”

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Manca sempre meno all’inizio dell’Australian Open, con i primi turni pronti a cominciare nella notte italiana tra domenica 15 e lunedì 16. All’alba di questa mattina sono stati estratti i tabelloni (qui i link per vedere i draw completi, maschile e femminile), che hanno scatenato le inevitabili previsioni della vigilia. Chi non ha pescato proprio male, nonostante la bassa testa di serie, è certamente Nick Kyrgios, che intervistato dal portale australiano theage.com ha dichiarato di credere fermamente di poter lottare per vincere il titolo.

Sulla strada del numero 19 del seeding, infatti, ci sarebbe un interessante terzo turno con Holger Rune, anche se il danese non ha certo grande esperienza sulla lunga distanza. Di seguito potrebbe esserci Andrey Rublev, alle prese però con Dominic Thiem al primo turno e ancora alla ricerca della sua prima vittoria nel 2023. Il russo, infatti, ha perso all’esordio in entrambi i tornei disputati ad Adelaide. Ai quarti di finale Kyrgios troverebbe con ogni probabilità Novak Djokovic, suo prossimo sfidante in un’esibizione sold out il cui ricavato sarà destinato in beneficenza.

“Questa volta per me è un po’ diverso perché sono uno dei favoriti, ha dichiaratato il numero 20 del mondo. “Di solito sono più un possibile outsider, ma dopo l’ultima stagione sono tra i candidati al titolo: è una sensazione nuova per me. È anche la prima volta in cui genuinamente arrivo ad un torneo dello Slam e credo di poter essere uno di quelli che possono vincerlo“.

Nessun australiano potrà inoltre dimenticare la straordinaria cavalcata che l’anno scorso Kyrgios e Kokkinakis hanno compiuto per laurearsi campioni di doppio. “È stato un successo complicatissimo, perché è bellissimo giocare in casa con il pubblico a tuo favore, ma sopportare quella pressione è tutt’altro che semplice. Solo Ash Barty nell’ultimo decennio ci è riuscita, però la sua rimane un’impresa ancora più grande: vincere in singolare è totalmente diverso da farlo in doppio”.

La testa di serie numero 19 dell’Australian Open è comunque sempre sotto pressione. La sua notorietà e il suo personaggio, ancor di più in Australia, si sono sempre rivelate un’arma a doppio taglio. Amatissimo dal pubblico, certo, ma anche costantemente tenuto sott’occhio dai media. “Non credo che nessun altro giocatore, specialmente qui in Australia, stia sotto la lente d’ingrandimento dei media per tanto tempo quanto accade con me. Trovo che sia quasi una battaglia quotidiana: devo cercare di usare la notorietà come un privilegio, ma non è sempre facile. Il successo di un giocarore di casa all’Australian Open manca da tantissimo tampo, chissà che non sia arrivato il momento di spezzare questa tradizione sfavorevole. Ci guadagneremmo tutti.

Per concludere, Nick ha voluto dedicare un pensiero alla neo-mamma Ashleigh Barty (che recentemente è stata raggiunta da Naomi Osaka nel club delle future madri), sostenendo che sarà difficilissimo essere dominante come lei. “Quando ha vinto l’Australian Open l’anno scorso ero davvero contento per lei: non sono una persona gelosa. È stato splendido vederla abbracciare la sua famiglia e tutte le persone che l’hanno accompagnata in quel viaggio meraviglioso. Spero che qualcun altro possa emularla, ma nessuno di noi è dominante come lei. C’erano molte partite che vinceva quasi senza fare sforzi, lasciando per strada solo pochi game. È stata impressionante”.

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