Sascha Zverev: “Credo che Nadal si ritirerà al Roland Garros"

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Sascha Zverev: “Credo che Nadal si ritirerà al Roland Garros”

Dalla previsione azzardata su Rafa Nadal alla cautela quando si tratta del proprio recupero: “Impossibile giocare subito come prima con la pressione di un match” spiega Zverev

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Alexander Zverev of team Germany during practice ahead of the 2023 United Cup in Sydney on Wednesday, December 28, 2022. MANDATORY PHOTO CREDIT Tennis Australia/ PETER STAPLES
 

Sono giorni di vigilia all’Australian Open, il primo grande slam della stagione, e molte testate giornalistiche sono a caccia delle classiche dichiarazioni pre torneo. Fra le domande di rito, è arrivata anche quella di Eurosport, broadcaster dell’evento, che ha chiesto ad Alexander Zverev una “previsione audace” per questo 2023. Il tedesco, tornato al tennis giocato con due sconfitte in United Cup, si è lasciato andare ad una dichiarazione definita da molti “scioccante”, che ha come protagonista Rafa Nadal: “Credo che Nadal si ritirerà al Roland Garros. Non glielo auguro, ma credo che lì possa giocare nuovamente un grande torneo, potenzialmente vincerlo e poi dire addio.”  

Il tempo darà ragione al tedesco? Per ora, il maiorchino si presenta a Melbourne da testa di serie numero uno, causa ritiro di Carlos Alcaraz, e da detentore del titolo.

In un repentino passaggio da veggente a oggetto di previsioni, è difficile ipotizzare quando Sascha potrà tornare a esprimere il proprio livello di tennis pre-infortunio. Il rientro ufficiale, in United Cup, lo ha visto sconfitto piuttosto nettamente in entrambi gli incontri disputati. Contro Lehecka e Fritz poco ha funzionato, soprattutto nel gioco di gambe, “e anche il servizio è stato un disastro” ha detto Zverev al Frankfurter Allgemeine. “Ci vorrà ancora tempo. Non puoi rientrare dopo sette mesi da un infortunio grave e giocare subito come prima con la pressione di un match”.

Anche il suo coach Sergi Bruguera aveva a suo tempo patito lo stesso tipo di infortunio con la lesione di due legamenti. Era la fine del 1995 e, nonostante il rientro nel Tour dopo un paio di mesi, ritrovò il suo miglior tennis solo la stagione successiva. “Spero che questa esperienza mi possa anche aiutare” ha commentato Sascha.

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