Australian Open: Tsitsipas e Medvedev senza problemi, Auger-Aliassime cede un set [VIDEO]

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Australian Open: Tsitsipas e Medvedev senza problemi, Auger-Aliassime cede un set [VIDEO]

Senza storia il match di Daniil Medvedev, mentre Stefanos rischia di farsi scippare il terzo set. Auger-Aliassime non brilla ma supera Pospisil nel derby canadese

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Stefanos Tsitipas (Credit: Tennis Australia)
Stefanos Tsitsipas – United Cup 2023 (foto via Twitter @ATPTour_ES)
 

[3] S. Tsitsipas b. Q. Halys 6-3 6-4 7-6(6)

Vittoria in tre set del n. 4 del mondo Stefanos Tsitsipas nella sfida inedita contro il francese Quentin Halys. Brillante fin dai primi game, il semifinalista delle ultime due edizioni (e del 2019) è in controllo nei primi due parziali, incamerati con un break in ciascuno senza concedere opportunità alla risposta del n. 61 ATP. L’andamento si fa confuso nel terzo set, con un gratuito di dritto e un doppio fallo Stefanos si ritrova sotto 0-40 quando serve sul 5-6. Dritto, servizio e rovescio lo tolgono d’impaccio, ma Halys si crea un altro set point con un rovescione lungolinea. Sembra quello buono, il colpo bimane gli procura una palla da chiudere con il dritto, ma entra timidamente e si addormenta sul passante mezzo steccato.

L’opportunità perduta di solito esige un tie-break perso nettamente dallo sfavorito ma, sarà che non era tutta questa occasione perché difficilmente l’esito finale sarebbe cambiato, sarà che Quentin ci ha un po’ preso gusto, Stef si ritrova subito sotto di due minibreak. Si esibisce in un lob al volo da fondo e rientra nel punteggio, il ventiquattrenne di Atene, mentre il dritto francese combina disastri. Non quello di Tsitsipas che al secondo match point pianta il vincente numero 46 (17 unforced), mentre sugli spalti è un tripudio sventolante di bandiere della Grecia, la presenza delle quali, immaginiamo, rimarrà incomprensibile per Mats Wilander.

[7] D. Medvedev b. M. Giron 6-0 6-1 6-2

Nessun problema per colui che un anno fa aveva quasi alzato il trofeo e si presenta a Melbourne con voglia di riscattare un’annata deludente, per quanto impreziosita dalla conquista della vetta del ranking per 16 settimane. Così, in un’ora e 36 minuti, Daniil Medvedev batte senza problemi Marcos Giron, californiano n. 56 ATP che cita come idoli Pete Sampras, Andre Agassi e Roger Federer, quindi non sorprende la sua eastern di dritto. Non sorprende soprattutto Medvedev che controlla con relativa tranquillità il meno quotato avversario, chiaramente incapace di imporsi sugli scambi lunghi, ma altrettanto privo di strumenti sufficientemente efficaci per abbreviare i punti a proprio favore a dispetto dei muscoli esibiti dallo smanicato. E anche l’umidità, come ha fatto notare il moscovita a fine match, ha influito.

Qualche occasione ce l’ha anche nel primo set, Marcos, ma Daniil non si fa infastidire abbastanza dagli insetti e le annulla. Tutto in discesa per Medvedev, dunque, mentre Giron si deve accontentare di incrementare il punteggio a ogni parziale. Però dopo i primi tre la faccenda finisce, non prima però di un warning per audible obscenity che si prende il n. 8 del mondo; il quale, forse per contratto, non può mai apparire del tutto rilassato anche nelle situazioni di massima tranquillità. Così, dopo aver mancato un primo match point, indirizza un eloquente “f*ck off” verso qualcuno nella tribuna alle sue spalle che lo aveva probabilmente punzecchiato. Al secondo turno, Medvedev troverà uno dei due che ha avuto da ridire sulle palline AO, eppure ha battuto Huesler, un avversario più avanti in classifica di una novantina di posizioni (non che sia una novità per lui battere uno svizzero più forte). Non si tratta di Rafa Nadal, chiaramente, bensì della wild card John Millman in una sfida finora mai vista.

[6] F. Auger-Aliassime b. V. Pospisil 1-6 7-6(4) 7-6(3) 6-3

I precedenti dicevano 3-1 in suo favore, ma l’ultimo era stato vinto dall’avversario, anche se ormai più di due anni fa. La sfida con il connazionale inizia allora in salita, ma alla fine Felix Auger-Aliassime si impone in quattro set su Vasek Pospisil. Come suggerisce il punteggio, una prima partita con Vasek che va di vincenti e Felix di errori. Sarà comunque il canadese più esperto a far registrare numeri più alti a fine match: 46-45 il suo saldo contro il 31-36 del numero 7 del mondo.

Parziali dall’andamento simile, il secondo e il terzo, in cui FAA allunga per primo salvo poi farsi riprendere. Non rischia però davvero di perderli nonostante la conclusione al tie-break, anche perché il servizio fa il suo dovere nella parte centrale del primo dei due, al contrario di quello di Pops, che finisce con il subire l’aggressività di Felix. Un break all’inizio del quarto set è sufficiente ad Auger-Aliassime per tirare dritto e chiudere quando mancano un paio di minuti allo scoccare delle quattro ore di gioco. Prossimo turno contro lo slovacco Alex Molcan, vincitore di Wawrinka al quinto set e contro il quale ha perso lo scorso anno a Marrakech.

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