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Australian Open, Ruud ko: Brooksby lo batte sul suo terreno, fuori le prime due teste di serie [VIDEO]
Grande partita del giovane americano, che elimina il norvegese in quattro set: Casper ha vinto solo un quarto degli scambi oltre i nove colpi

J. Brooksby b. [2] C. Ruud 6-3 7-5 6-7(4) 6-2
Un’altra eliminazione eccellente nel tabellone maschile: dopo la prima testa di serie, cade infatti anche la seconda. E se Nadal era stato sconfitto da McDonald, anche Ruud ha dovuto soccombere di fronte a un giocatore americano. È infatti Jenson Brooksby l’autore di questo scalpo, a dire la verità non inatteso quanto quello dello spagnolo. Il numero 39 del mondo ha disputato una partita tatticamente ineccepibile, insistendo fino all’accanimento sul rovescio del norvegese. Quest’ultimo, non al meglio da un punto di vista fisico, ha provato a lottare su ogni punto ma con poche armi che andassero oltre la speranza nell’errore dell’avversario. Casper ha infatti vinto solo un quarto degli scambi che si sono prolungati oltre i nove colpi e questo la dice lunga sulle sue condizioni. Jenson ha chiuso le ostilità al quarto set dopo essere stato a un punto dalla vittoria già nel terzo. La combattività del numero 3 del mondo ha allungato il match (durato quasi quattro ore), ma non è bastata per ribaltarlo, e come ha confermato lo stesso tennista norvegese in conferenza stampa, la sua preparazione pre-torneo non è stata adeguata.
Brooksby, che non aveva mai giocato l’Australian Open, sfiderà ora il connazionale Tommy Paul al terzo turno (traguardo raggiunto nel 2022 anche allo US Open e a Wimbledon): l’unico precedente è a favore del più esperto dei due (Tommy è del ’97, Jenson del 2000) e risale allo scorso agosto quando Paul vinse in due set a Cincinnati.
Primo set: Ruud, è un mezzo disastro
I primi cinque game scorrono abbastanza scialbi, con un Ruud non particolarmente entusiasmante e Brooksby che dimostra di aver preparato bene la partita, tra scambi gestiti sagacemente e con la giusta potenza da fondo, segnali che l’americano non è qui per fare la comparsa. E lo dimostra mettendo la freccia nel settimo game: dopo aver annullato con grande serenità e sicurezza una palla break sul suo servizio, inizia a rispondere un po’ più dietro la linea di fondo campo e ed essere aggressivo in risposta, scovando un paio di errori gravi di Ruud che conducono a palla break. Quella buona è la seconda, con uno scambio lungo a ritmi molto alti dove è proprio il norvegese a cedere per primo, mostrandosi un po’ appannato. E le sensazioni negative della tds n.2, che chiude un primo set disastroso con 15 non forzati, culminano nel nono decisivo gioco, che dà la vittoria del parziale a Brooskby, con il secondo break di fila. L’americano chiude con una risposta vincente, in totale tranquillità e controllo, sfruttando la pessima condizione di Ruud piuttosto che farsene condizionare.
Secondo set: Brooksby più continuo e aiutato dalla fortuna
Inizia però con un altro passo il secondo parziale del norvegese, anche sull’onda lunga di un piccolo (prevedibile) calo dell’avversario, che inizia a regalare qualcosa. Dopo due chance fallite nel primo game, nel terzo Ruud sale in cattedra, spingendo con il dritto e variando con il rovescio, per quanto appaia ancora in affanno. E l’apparenza stavolta non inganna, dato che la sensazione di difficoltà di Casper si tramuta in un quarto gioco da dimenticare, in cui restituisce il break a 15 con errori che non appartengono al suo repertorio. Errori che danno fiducia a Brooksby, il quale nel game successivo risale da 0-40 tornando ad alzare l’asticella del proprio gioco. Il set prosegue su quanto detto finora, con Ruud scarico, che spesso neanche aggredisce la palla, e l’americano che gioca la sua onesta partita senza strafare. E, per oggi, anche gli dei del tennis sembrano aver preso le parti del n.39 del mondo, e al momento giusto. Su un set point giocato ad alta intensità, con uno scambio lungo in cui comunque Jenson è stato bravo a tenere il ritmo costante, un nastro molto simile a quello fatale a Berrettini mette fuori dai giochi Ruud, che riceve anche un medical time out tra secondo e terzo parziale.
Terzo set, reazione Ruud: annulla tre match point e prolunga la partita
Il terzo set si apre con due break di fila, il primo dei quali (secondo gioco) ha tanto il sapore di una resa per il n.3 del mondo, che ancora perde il servizio per qualche regalo di troppo, con l’americano ancora impeccabile. Nel game successivo però Brooksby sembra accusare un po’ di tensione, certo dovuta anche dalle ultime resistenze del norvegese, al quale con il primo doppio fallo concede un immediato contro-break. Ciononostante è emblematico quante volte Ruud abbia giocato il back, perché costretto dall’incapacità di odierna di arrivare sulla palla con il giusto timing, e lo sguardo di sofferenza mostrato tra un punto e l’altro, che poco hanno da spartire con il tipo di giocatore che è. La capacità di variazione (tante volte oggi ha cambiato ritmo dal lato sinistro, anche lungolinea) e la tenuta in difesa permettono a Brooksby prima di ritrovare il break, poi anche di annullare la chance di rientro a Ruud, sempre tenendo lo scambio e lasciando poco al caso. Ma, sul più bello, ben 3 match point vengono annullati dalla versione originale della tds n.2, che almeno mostra grinta e qualità da lottatore anche in una giornata no, compiendo veri miracoli sulla terza chance avuta dall’americano per chiudere. Da lì la partita gira: Jenson non gioca così male, ma Casper inizia a giocare bene, ritrovando pesantezza e profondità, e anche il servizio, alzando il livello nel tie-break, dove non sbaglia quasi nulla e chiude 7 punti a 4 con servizio e rovescio. Riaccende la partita, e rivedendo quei match point…forse anche da favorito.
Quarto set: Brooskby sta meglio fisicamente e chiude
I problemi di Ruud, però, riaffiorano immediatamente in avvio di quarto parziale dopo una pausa di un quarto d’ora: il numero tre del mondo torna a pagare dazio sulla diagonale di rovescio e in sostanza regala il break all’avversario commettendo un doppio fallo e sbagliando di almeno mezzo metro un comodo dritto da metà campo. Dal canto suo Brooksby gestisce di nuovo benissimo gli scambi pur non nascondendo la stanchezza. Casper, però, è nettamente più in difficoltà dell’americano e soffre qualsiasi cambio in lungolinea sul dritto, oltre ai rovesci più stretti di Jenson. Arriva così anche il secondo break che sembra l’ennesima ipoteca sul match da parte del numero 39 del mondo.
Non è ancora finita, però: i crampi di Brooskby e un altro sussulto d’orgoglio di Ruud che, sotto 3-0, riesce finalmente a girare intorno alla palla per colpire di dritto, rimettono tutto in discussione. Ma solo per qualche minuto: dopo aver recuperato uno dei due break di svantaggio, infatti, il norvegese – inerme ogni volta che non entra la prima – perde per la terza volta in fila il servizio. I capovolgimenti di fronte ora sono davvero terminati: Casper cerca di prolungare gli scambi il più possibile ma non ne viene più a capo e così sul 5-2, al quinto match point a un’ora e mezzo di distanza dai primi, Brooksby approfitta di un errore in risposta dell’avversario per porre fine all’incontro dopo 3 ore e 55 minuti.
(ha collaborato Andrea Mastronuzzi)
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Roland Garros: Tiafoe liquida Karatsev, Cerundolo facile su Hanfmann, Jarry estromette Paul. Ok Zverev [VIDEO]
Lehecka non vede palla con Giron, mentre il giustiziere di Medvedev, Seyboth Wild, approda al terzo turno

A Parigi continuano i match di secondo turno maschili che, oltre all’uscita di scena di Sinner, De Minaur, Bautista Agut e Korda, vedono il procedere silenzioso di giocatori insidiosi come Tiafoe (recente vincitore di Houston), Jarry (recente vincitore di Ginevra) e Cerundolo (finalista a Lione la settimana scorsa).
[Q] T. Seyboth Wild b. G. Pella 6-3 3-6 6-4 6-4
Non si ferma qui il sogno del brasiliano, che, dopo aver estromesso a sopresa il numero 2 al mondo Danil Medvedev nel suo match di primo turno, non ha deluso le aspettative e approda così al terzo turno di uno Slam per la prima volta in carriera. Nonostante le poche prime palle di servizio in campo, il brasiliano è stato bravo ad annullare 9 palle break su 12 concessee, con qualche rischio in più, che gli ha consentito di fare sì più errori del suo avversario, ma anche più vincenti, si è portato a casa il match. Ora se la dovrà vedere con il giapponese Nishioka.
Z. Zhang b. [Q] T. A. Tirante 7-6(3) 6-3 6-4
Una partita gestita alla perfezione dal cinese, che, escludendo l’equilibrio del primo set, ha tenuto le redini del match per la restante ora e mezza di gioco. Solido sia al servizio che con i fondamentali, Zhang approda al terzo turno, nel quale affronterà Ruud.
[12] F. Tiafoe b. [Q] A. Karatsev 3-6 6-3 7-5 6-2
L’americano regola l’insidioso Karatsev (fresco di semifinale a Madrid) in quattro set; perde il primo, annulla due set point nel terzo, ma riesce a chiudere la pratica in meno di tre ore di gioco. Solidissimo con la prima di servizio, con la quale ha lasciato appena 9 punti su 59, il numero 12 al mondo ha giocato d’intelligenza, concedendo solamente 13 errori, contro i 44 del russo. Tiafoe attende ora il vincente del match di secondo turno che vedrà opposti Molcan e Zverev.
N. Jarry b. [16] T. Paul 3-6 6-1 6-4 7-5
Diventano sette le vittorie consecutive del cileno che, dopo la recente vittoria a Ginevra (in finale con Dimitrov) e quella di qualche mese fa a Santiago, sta trovando probabilmente la miglior condizione di forma della sua carriera. Fresco di best ranking, ha sfoggiato un incredibile tennis contro l’americano Paul. Dopo un primo set decisamente poco brillante, nel quale ha prevalso lo statunitense, il cileno ha iniziato a ingranare la marcia giusta ed è stato in controllo del match per i restanti 3 set. Bravo anche ad annullare 13 palle break sulle 15 concesse, e coraggioso a prendere spesso l’iniziativa rischiando un po’ di più. Al terzo turno, ora, lo aspetta un altro americano, Giron.
M. Giron b. J. Lehecka 6-2 6-3 6-2
È bastata solo 1 ora e 44 minuti all’americano per regolare il ceco Lehecka. Una prestazione impressionante del giocatore a stelle e strisce, che non è mai stato sotto nel punteggio. Appena 3 sono i punti concessi (su 40 totali) da Giron quando ha messo in campo la prima di servizio, per non parlare del conto tondo quando si parla delle palle break salvate: 4 su 4. Non si può dire altrettanto dell’avversario, che ha racimolato pochi punti con la seconda di servizio, ha annullato appena 2 delle 8 palle break concesse, e, come ciliegina sulla torta, ha commesso 38 errori, più del doppio del suo avversario. L’americano eguaglia così il suo record nell’approdare al terzo turno di uno Slam, e ora se la dovrà vedere con il pericoloso Jarry.
[23] F. Cerundolo b. [LL] Y. Hanfmann 6-3 6-3 6-4
Anche questa volta il tedesco non ce l’ha fatta contro il numero 1 argentino: terza sconfitta su altrettanti incontri. Pur facendo fatica a chiudere molti game, il sudamericano è stato avanti nel punteggio per tutto il match e in poco più di due ore e mezza ha vinto la partita. In fiducia dopo la recente finale a Lione (battuto da Fils), l’argentino ha servito molto bene, ed è riuscito ad annullare ben 10 palle break sulle 12 concesse. Nonostante da entrambi i lati gli errori siano stati molti, Cerundolo ha messo a segno 15 vincenti in più del tedesco, e quest’ultimo non è stato bravo a sfruttare al meglio la battuta nei punti importanti, permettendo così all’avversario di prevalere. Ora Cerundolo dovrà sfidare il vincente del match serale che vede opposti Rinderknech e Fritz.
[22] A. Zverev b. A. Molcan 6-4 6-2 6-1
Già dai primi punti il tedesco fa capire al suo avversario che tempo da perdere non ne ha. In pochi minuti si ritrova con la palla per il doppio break, ma lo slovacco riesce a rimanere agganciato all’avversario. Nel quinto gioco stessa storia, ma le palle break annullate da Molcan questa volta sono tre. Zverev, però, si fa bastare un break e, dopo aver annullato una sola palla break nell’ottavo gioco, conquista il primo set con il punteggio di 6-4. Il secondo set è quasi la fotocopia del primo come andamento: Zverev strappa subito il servizio all’avversario, quest’ultimo nel quinto gioco annulla tre palle break e nel game successivo è il tedesco a doverne annullare una. Nel settimo gioco, però, arriva il tanto agognato doppio break, che permette al numero 27 al mondo di portarsi a casa il secondo parziale per 6 giochi a 2. Il terzo parziale inizia con un assolo del tedesco, che mostra un gran tennis e si porta subito 4-0. Nel sesto gioco lo slovacco cerca di rientrare in partita sfoderando le ultime armi a disposizione; non riesce però a sfruttare sei palle break, perde il gioco e si abbandona al suo destino. Zverev conclude così la pratica (6-1 il risultato del terzo set) e conquista il primo scontro diretto con Molcan. Per quest’ultimo i soli 12 vincenti, i 6 break concessi, e i pochi punti con prima e seconda di servizio hanno fatto sì che fosse il tedesco a comandare il match. Lui, infatti, oltre al 100% delle palle break salvate (8 su 8), è stato molto solido al servizio, ha massacrato l’avversario a suon di vincenti (ben 42) e con le numerose discese a rete. Al terzo turno, ora, se la dovrà vedere con Francis Tiafoe, con cui ci ha perso 1 sola volta su 7 e che non ha mai incontrato sulla terra rossa.
Andrea Binotto
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Roland Garros: Alcaraz lascia un set a Daniel ma non rischia. Ora terzo turno con Shapovalov [VIDEO]
Qualche distrazione per il numero 1 del mondo non sempre a suo agio anche a causa del vento a folate. Mai in discussione, comunque, il risultato finale

[1] C. Alcaraz b. T. Daniel 6-1 3-6 6-1 6-2
L’esordio sul Philippe Chatrier di Carlos Alcaraz in questa edizione del Roland Garros coincide con vittoria tutto sommato comoda per il numero 1 del mondo che prosegue quindi il suo cammino da primo favorito del torneo, almeno secondo il seeding. Non è stata una prestazione impeccabile quella che lo ha portato a superare in quattro set Taro Daniel, ma in nessun momento si è avuta la sensazione che il giapponese potesse davvero impensierire Carlitos fino a metterne in discussione l’approdo al terzo turno. A influenzare il gioco dello spagnolo sono state forse anche le condizioni climatiche, caratterizzate da forti folate di vento. In ogni caso, gli sprazzi del vero Alcaraz non sono mancati e in quelle fasi per Daniel non c’è stato assolutamente nulla da fare, se non guardare i solchi lasciati sul campo dalle palline colpite dall’avversario. Già a partire dal prossimo match contro Shapovalov, però, il murciano dovrà rendere sempre più sporadici quei passaggi confusionari (già visti in parte contro Cobolli) di cui sono indici un eccessivo ricorso alla palla corta e qualche errore di troppo con il dritto.
Primo set – Alcaraz con il pilota automatico
Non sembra avere problemi con gli approcci alle partite Alcaraz che, come con Cobolli, non perde tempo e spinge subito per togliere speranze all’avversario. Lo spagnolo parte con un game di servizio tenuto a zero e poi piazza immediatamente il primo break della partita mostrandosi particolarmente centrato soprattutto con il rovescio incrociato con cui butta fuori dal campo Daniel. Il giapponese, invece, nonostante il vento a favore, non riesce a incidere a sufficienza con il dritto. Il numero 112 del mondo cerca comunque di restare mentalmente dentro la partita e nel terzo game approfitta di un doppio fallo di Carlos per procurarsi una palla break: il dritto di Daniel, però, si conferma troppo macchinoso e si infrange sulla rete. Rimane questo il primo e unico momento di “difficoltà” nel set per il numero 1 del mondo che poi amministra con grande tranquillità iniziando a scavare solchi sul campo con il dritto incrociato o con a sventaglio in lungolinea. Dopo 35 minuti e un altro break, il parziale va in archivio con il punteggio di 6-1.
Secondo set – Non è tutto facile per il numero 1: Daniel brekka e non si fa riprendere
Consapevole della superiorità dell’avversario, Daniel riesce a non farsi condizionare troppo dall’esito del primo set e, anzi, trova la forza per dare un’impronta più aggressiva al suo gioco. Dopo un buon game in battuta, Taro decide di fare qualche passo avanti in risposta e la scelta pare azzeccata: il giapponese riesce ad anticipare bene soprattutto con il rovescio e mette così pressione ad Alcaraz. Il murciano, poi, pasticcia un po’ dal lato del dritto tra palle corte e attacchi imprecisi e concede quindi il break. Daniel ha anche il merito di non farsi prendere dalla frenesia che un vantaggio inaspettato di solito porta e infatti continua a giocare con ordine e senza strafare. In questo modo consolida il break salendo sul 3-0 e poi, nel quinto game, annulla la prima chance di controbreak a disposizione dello spagnolo. Taro può contare anche su una prima di servizio decisamente più penetrante rispetto alla prima mezz’ora di gioco che gli permette di entrare in campo e spingere con il dritto.
Il giapponese arriva allora a servire per il set sul 5-3 e gioca bene anche in questo game: il suo rovescio lungolinea sorprende in un paio di occasioni Alcaraz che, oltretutto, non trova più quella facilità di esecuzione con il dritto che aveva avuto nel primo set. Daniel si prende quindi il parziale e Carlos si dirige verso la panchina con aria perplessa.
Terzo set – Alcaraz si sfoga e torna in sé
Tanto impronosticabile questo esito di secondo set, quanto prevedibile la reazione di Alcaraz nel terzo: lo spagnolo rientra infatti in campo con l’attitudine di chi non vuole concedere più nulla, nemmeno una briciola. I suoi colpi ci mettono ancora qualche minuto per tornare fluidi come nel primo parziale, ma suona già un’altra musica. Carlos è molto più attento nella gestione dello scambio e la concretezza riacquista il primato a scapito dell’impulsività. Nel secondo game arriva così il break, accolto dal numero 1 con un urlo con cui sfoga tutta la rabbia per il secondo set. Toltosi questo peso, Alcaraz torna allora ad imporre il ritmo martellante di inizio partita: Daniel non può nulla e senza vedere palla si ritrova in un amen sotto 5-0. Negli ultimi due giochi del parziale, il murciano si concede anche qualche colpo spettacolare e il pubblico apprezza (così come lo stesso Daniel). Il punteggio finale del set ricalca quello del primo: è di nuovo 6-1, anche questa volta in 35 minuti.
Quarto set – Un’altra piccola distrazione ma Alcaraz chiude senza soffrire
Dopo il toilet break del giapponese si riprende a giocare sulla scia di quanto avvenuto nel terzo: Alcaraz strappa subito il servizio all’avversario mostrando ottime cose sia in fase difensiva che offensiva, con la smorzata tornata ad essere efficace a tutti gli effetti. Sembra essere la premessa di altro set dominato dallo spagnolo, ma nel game immediatamente successivo Carlos si distrae: sul 15 pari commette un bruttissimo errore al volo che rianima Daniel tanto che poi arriva il controbreak. La qualità del match si abbassa nuovamente e così Taro torna a giocarsela più o meno alla pari. Sul 2-2, però, il numero 112 del mondo gioca uno dei game peggiori della sua partita con tre gratuiti e un doppio fallo che riportano in vantaggio Alcaraz. Questa volta lo spagnolo resta concentrato e anzi dà un’ultima sgasata per prendersi di forza un altro break sul 4-2. Il numero 1 si avvia comodamente verso la chiusura e con un dritto lungolinea vincente mette fine al match dopo due ore e mezza di gioco.
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Roland Garros, il programma di giovedì 1° giugno: Zeppieri alla prova Ruud. Monfils nel serale sfida Rune, Sinner alle prese con Altmaier
Swiatek con Liu. Cocciaretto, Vavassori e Paolini sognano il terzo turno. In campo anche Mirra Andreeva

Quinto giorno di incontri e prosegue il programma del Roland Garros 2023 con gli incontri di secondo turno dei singolari maschili e femminili.
Philippe Chatrier
Il programma sul Campo Centrale ha inizio alle 11:45 con Giulio Zeppieri opposto alla testa di serie numero 4 Casper Ruud. Il ventunenne romano, dopo aver superato al primo turno il kazako Bublik tenta l’assalto al finalista della scorsa edizione.
A seguire ritorna in campo la numero uno del mondo Iga Swiatek, che incrocia nel suo incontro di secondo turno l’americana Liu. Centouno posizioni separano le due atlete per un pronostico abbastanza segnato. Il programma diurno dello stadio principale si concluderà con la francese Oceane Dodin alle prese con una Ons Jabeur rinfrancata dal successo con Lucia Bronzetti.
Per la sessione serale non prima delle 20:15 ritroviamo Gael Monfils che dopo l’impresa nel primo turno con Sebastian Baez tenta di recuperare le forze per sfidare uno dei favoriti per il titolo, il danese Holger Rune.
Suzanne Lenglen
Alle ore 11 il sipario si apre su Rybakina-Noskova. La tennista ceca ha appena raggiunto il suo best ranking a quota 48 ma l’impresa appare ben difficile. A seguire Jannik Sinner gioca per il terzo turno con Daniel Altmaier: un solo precedente allo scorso US Open vinto dall’italiano 6-1 al quinto. Chiudono il programma Gauff-Grabher e Fritz-Rinderknech.
Simonne Mathieu
Si parte alle 11 con lo scontro a stelle e strisce tra Madison Keys e Kayla Day. Il secondo match vede sulla scena due giovanissime: la francese Diane Parry, classe 2002 lodata da Henri Leconte per il suo rovescio monomane, fronteggia Mirra Andreeva, russa classe 2007 di cui tutti parlano.
Frances Tiafoe aspetta la fine del match per cominciare la sua contesa con Aslan Karatsev. Non prima delle 17 Alexander Zverev sarà opposto, come ultimo incontro, ad Alex Molcan.
Altri incontri
Sul court numero 6 come terzo incontro ecco Jasmine Paolini contro la serba Olga Danilovic, mentre sul campo 9, Elisabetta Cocciaretto aspetta la fine di un doppio per giocare il suo secondo turno con l’elvetica Waltert. Campo numero tredici e terzo incontro del programma per Andrea Vavassori, opposto all’argentino Olivieri.
Qui il programma completo: